Nuove vecchie vertenze: senza stipendio i 94 operatori di Radio Call

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venerdì 16 Dicembre 2011 - 10:15

La denuncia arriva da Uil e Cgil che hanno già inoltrato al prfetto Alecci una nota in cui si denuncia il mancato pagamento dei lavoratori dal messi di maggio 2011

Natale amaro senza stipendi ne tredicesima. Sembra essere questo il filo conduttore che attraversa e lega il mondo del lavoro anche nella nostra provincia. L’ultimo allarme, in ordine di tempo, arriva dalle Organizzazioni Provinciali di SLC-CGIL e UILCOM-UIL di Messina per i lavoratori “invisibili” dei call center, che tanti sono nel nostro territorio provinciale. Una nota è stata inviata a firma dei Segretari Provinciali di SLC Giuseppe Di Guardo e di UILCOM Nicola Alessi al Prefetto di Messina Dott. Francesco Alecci, con la quale denunciano il mancato pagamento degli stipendi, fermi al mese di maggio 2011, per i 94 lavoratori di Radio Call Service s.r.l., con sede a Gliaca
di Piraino (ME).

Nella comunicazione, oltre ad evidenziare il reiterato mancato pagamento delle retribuzioni mensili, emerge la preoccupazione che, anche per i dipendenti della Sede di Gliaca di Piraino, possa accadere quanto già verificatosi ai loro colleghi con Sede di lavoro a Palermo. Infatti, per quest’ultimi, in data 17 ottobre 2011, l’Azienda ha avviato le procedure di mobilità (ex art. 4 comma 2 L.223/91) per un numero di 14 dipendenti. A causa di tutto ciò, le Organizzazioni Sindacali che rappresentano i lavoratori, hanno avviato tutte le procedure necessarie, in ottemperanza a quanto stabilito dal vigente C.C.N.L., per preparare uno sciopero ed una manifestazione che si terrà a Messina davanti al Palazzo del Governo.
Le motivazioni per le quali l’Azienda Radio Call Service non è in condizione di mantenere le retribuzioni ai dipendenti, con regolare cadenza mensile, sono dovute, in sintesi, al notevole ritardo nei pagamenti da parte delle Aziende committenti per i servizi svolti, per un totale complessivo di oltre €. 400.000,00.

Il perdurare di questa situazione non permette alle famiglie dei 92 lavoratori, di vivere serenamente il quotidiano, precarizza il loro presente e rende incerto il futuro, in una realtà provinciale già ampiamente segnata da una oggettiva e costante progressiva perdita di posti di lavoro.
Pur comprendendo le difficoltà che Radio Call, con Amministratore Michela Pizzino, vive nel quotidiano, le OO.SS. sono state costrette ad indire, formalmente, lo ”stato di agitazione dei dipendenti” con la riserva di ulteriori azioni a sostegno dei diritti dei lavoratori, fermo restando il rispetto della L.146/90 per che i servizi svolti dalla società Radio Call Service s.r.l., rivestono il carattere di Pubblica Utilità.

Infatti le Aziende committenti ed inadempienti nei pagamenti sono l’Azienda Sanitaria Provinciale di Messina, l’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti Papardo e Piemonte, l’Azienda Sanitaria Provinciale di Catania e l’Azienda Ospedaliero Universitaria Vittorio Emanuele di Catania: si comprende cosa comporterà uno sciopero dei lavoratori di Radio Call Service per i cittadini/pazienti di questi quattro gradi ospedali che rischiano, in concreto, di non potere più effettuare le prenotazioni per le visite mediche. I Segretari di SLC-CGIL ed UILCOM-UIL insieme ai lavoratori di Radio Call Service chiedono alle Aziende committenti di effettuare, con l’urgenza che il caso comporta e ciascuno per la propria parte, i pagamenti delle fatture già scadute e l’autorevole intervento Prefetto di Messina, anche attraverso l’indizione di un tavolo, al quale siedano tutte le parti, al fine di una positiva risoluzione della problematica.

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