Gli incivili non risparmiano nulla. L'invasione riguarda interi quartieri trasformati in puzzolenti discariche abusive, un "dramma" che spesso brucia
Un’invasione inesorabile da Nord a Sud di Reggio Calabria che pare non avere più fine e a nulla valgono gli sforzi per la raccolta straordinaria. La lotta è impari. Mobili, divani e materassi spuntano, già dopo qualche ora, ad ogni angolo come “piante infestanti”, accompagnati da cumuli di immondizia maleodoranti che il più delle volte vengono dati alle fiamme con le conseguenze dannose che tutti conoscono.
Invasione barbarica
Gli incivili non risparmiano scuole, abitazioni private, piazze e luoghi in cui si incontrano le famiglie. Ogni angolo è “utile” ai loro scopi. Interi quartieri trasformati in puzzolenti discariche abusive e le forze per tenere il “dramma” sotto controllo sembrano non bastare più. Una situazione che ha mosso decine di persone all’azione. La cosiddetta cittadinanza attiva che spinta dal senso civico, ma anche dal disgusto e dalla rabbia si organizza ormai quasi ogni giorno per raccogliere, ripulire, sostituirsi spesso all’amministrazione. Il problema dei rifiuti è sempre stato la piaga della città, ma oggi sembra più che mai insostenibile.
Furbetti e piano rifiuti
Un catastrofe ambientale, quindi, che si sta consumando da tempo e che forse ha inizio con la raccolta porta a porta. Una scelta che ha avviato il processo della differenziazione dei rifiuti. Una svolta, perciò, civile e di rispetto per l’ambiente. D’altro canto, però, ha scoperto il nervo dell’evasione fiscale che a Reggio raggiunge percentuali altissime e il problema degli “svuota cantine” fai da te. E’ utile ricordare che nel marzo del 2019 il sindaco Falcomatà, dichiarò di aver scoperto, grazie ad un lavoro certosino della società Hermes, 1263 “furbetti”. Evasori totali dei tributi, addirittura non recensiti. Un numero così sufficiente da giustificare le tonnellate di rifiuti abbandonati per strada? Forse una lotta più forte, più serrata che non dia respiro potrebbe essere la soluzione definitiva? Nel frattempo la città è ancora in attesa del nuovo piano rifiuti, annunciato già da tempo, ma che tarda ad arrivare. Basterà?