Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub hanno denunciato Atm in liquidazione, nuova Atm e Comune per condotta anti sindacale posta in essere dalla parte datoriale dell’Azienda Trasporti Messina in liquidazione. Ieri il primo round al Tribunale del Lavoro. I sindacati hanno evidenziato l’assenza del Comune, che ha deciso di non presentarsi in Tribunale, l’assessore al contenzioso Dafne Musolino spiega a mezzo stampa il motivo dell’assenza.
«Il ricorso promosso dalle organizzazioni sindacali intende censurare una pretesa condotta anti sindacale che sarebbe consistita nell’omesso invio da parte del datore di lavoro, e dunque di ATM in liquidazione, della comunicazione alle rappresentanze sindacali e/o alle associazione di categoria ai sensi dell’art. 47 comma 1 e 4 Legge n. 428/1990. La superiore comunicazione, che rappresenta una sorta di invito da parte del datore di lavoro alle rappresentanze sindacali per l’avvio di un tavolo di confronto, è di esclusiva spettanza della parte datoriale, e dunque della ATM in liquidazione.
Ne deriva, pertanto, che qualsiasi argomentazione e difesa in merito alla procedura in esame ed alla presunta inosservanza di eventuali obblighi, resta di esclusiva spettanza delle parti del rapporto di lavoro: i lavoratori da un lato e il datore di lavoro dall’altro.
Il Comune di Messina non può entrare nel merito della vicenda, restando Ente terzo a tutela della legalità e della trasparenza delle procedure, rimettendosi pertanto al giudizio della Magistratura alla quale è stata devoluta la questione. Per tale ragione il Comune di Messina non ha inteso costituirsi nel detto giudizio, al quale è estraneo non vantando una legittimazione né attiva né passiva, che dunque non gli avrebbe consentito di esporre alcuna argomentazione o difesa.
Di ciò i sindacati ricorrenti sono perfettamente consapevoli, prova ne sia il fatto che tutte le domande sono sostanzialmente rivolte nei confronti di ATM in liquidazione e solo in modo strumentale vengono dirette anche contro il Comune di Messina, al quale tuttavia non può certo muoversi un addebito di condotta anti sindacale non trattandosi di condotta di sua specifica competenza o sulla quale avrebbe potuto né dovuto interferire in alcun modo.