Liquidazione Atm legittima? Il parere era stato chiesto dal Centro per l'impiego, scatenando le ire dei liquidatori
La liquidazione Atm è ormai una saga a puntata. A rimescolare le carte, dopo gli scontri degli ultimi giorni tra liquidatori e Centro per l’Impiego, ci pensa adesso il parere dell’Avvocatura di Stato. Un parere che era stato richiesto dal dirigente del Centro per l’Impiego Gaetano Sciacca, dopo i quesiti e i dubbi espressi dai sindacati.
A comunicarlo sono proprio Filt Cgil, Uiltrasporti e Cub che avevano chiesto chiarimenti sulla legittimità dei liquidatori nelle procedure di licenziamento dei 461 dipendenti di Atm. Soprattutto alla luce del fatto che il piano di liquidazione ha avuto la bocciatura del consiglio comunale e i liquidatori hanno deciso di far partire la liquidazione coatta.
Il Centro per l’Impiego ha inoltrato il parere prodotto dall’Avvocatura dello Stato sia all’Atm che ai sindacati, parere che ha confermato di fatto i dubbi avanzati da Cgil, Uil e Cub, facendo riferimento all’articolo 50 dello statuto Atm. Una soluzione per superare questo problema però potrebbe esserci. E tira in ballo il Consiglio comunale.
Il parere dell’Avvocatura di Stato
«Prendiamo atto che il direttore del Centro dell’impiego dà massima disponibilità a riprendere il percorso presso il centro dell’impiego. E suggerisce che, affinché si possa procedere secondo le indicazioni del parere dell’Avvocatura di Stato, occorrerebbe proporre al Consiglio Comunale la votazione di un atto che legittimi il Collegio di Liquidazione ad effettuare il licenziamento collettivo in conformità al citato art. 50 dello Statuto di Atm» spiegano i sindacati.
Fit Cgil, Uiltrasporti e Cub ringraziano il Centro dell’impiego per le azioni poste in essere a tutela dei lavoratori. Viste le risposte avute dall’Avvocatura di Stato, reputano opportuno che in aderenza all’articolo 50 dello statuto si trovi in tempi brevi soluzione alla problematica in Consiglio Comunale, dove è già in atto l’iter per la integrazione della clausola di salvaguardia nel contratto di servizio. «Auspichiamo che si riprenda il confronto al centro dell’impiego in tempi ragionevolmente brevi».