L'evento organizzato dal centro Faro che combatte contro le dipendenze dal 1983
MESSINA – Lo spettacolo teatrale “Scintille“, ideato e portato in scena martedì 29 ottobre sul palco del Palacultura dal centro di solidarietà Faro (Fraterno Aiuto Riabilitazione Orientamento), attivo nella lotta contro le dipendenze dal 1983, è stato un successo. Alessio Bitto, Vanessa Musolino ed Emanuele Pilato, i tre studenti che si sono esibiti nei ruoli di Persona, Sinapsi e Mr. Sostanza, al fianco di alcuni utenti della comunità Faro, hanno raccolto gli applausi del pubblico presente. E a partecipare sono stati in tanti, tra studenti e adulti. In scena un racconto ricco di esperienze, con al centro le sfide legate alle dipendenze e alle vie per la liberazione.
Il centro Faro combatte contro le dipendenze patologiche, dalla tossicodipendenza all’azzardo, dal 1983. Questo spettacolo ha rappresentato una tappa fondamentale del progetto “Il Viaggio dell’Eroe: itinerari in-dipendenti”, coordinato da Valentina Mondello con il supporto di Ewa Vadalà, operatore del centro. Il progetto è finanziato dal Dipartimento delle Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’iniziativa, realizzata in collaborazione con La Casa sulla Roccia di Avellino e il Ce.Re.So. di
Reggio Calabria, si è rivolta in particolare ai giovani, con l’intento di promuovere consapevolezza sulle varie forme di dipendenza, in particolar modo quella legata alle sostanze, attraverso attività artistiche e creative.
Il messaggio e le scuole presenti
Quella andata in scena è stata una lettura autentica, coinvolgente e commovente di un disagio adolescenziale più che mai attuale, dove il teatro ha dimostrato di essere un potente mezzo di comunicazione, raccontando storie di dipendenza, ma anche di rinascita e cambiamento, lanciando ai ragazzi delle scuole (I.C. “Mazzini”, I.C. “Boer-Verona Trento”, Liceo Ginnasio Statale Giuseppe “La Farina-Basile”, I.T.T.L. “Caio Duilio”, Liceo Classico “Maurolico”, I.I.S. “Antonello da Messina”) messaggi forti circa la necessità di stare attenti a ciò che li circonda, alle persone che frequentano e a chiedere immediatamente aiuto. La risposta del pubblico è stata eccezionale, alla presenza di moltissimi studenti e
spettatori adulti, tutti coinvolti e commossi nel dibattito finale che ha stimolato riflessioni profonde e interrogativi sul tema. Quest’evento ha dimostrato come l’arte possa essere un valido strumento di prevenzione, capace di suscitare emozioni e aprire a nuove prospettive.
Per la realizzazione dello spettacolo, il centro di solidarietà Faro s’è avvalso della collaborazione di due attori del territorio di Messina, Stefano Cutrupi (Teatro dei 3 Mestieri) e Maria Pia Rizzo (Teatro dei Naviganti), e della scenografa e costumista Cinzia Muscolino, che hanno coordinato il laboratorio teatrale in vista della messa in scena. Lo spettacolo avrà una sua replica il 14 Novembre presso l’auditorium Due Pini a Roma, insieme alle pièce teatrali di altre due comunità terapeutiche: La casa sulla Roccia di Avellino ed il Ce.Re.So. di Reggio Calabria.