Un seminario sul tema del Welfare si è svolto al Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche di UniMe
MESSINA – Lunedì 31 marzo si è svolto presso il Dipartimento di Scienze politiche e giuridiche dell’Università degli Studi di Messina il seminario dal titolo “Il welfare oggi. Tra diritti dei cittadini e assetto delle istituzioni pubbliche”. Un seminario animato dai docenti universitari Tanja Cerruti (Università degli Studi di Torino) e Giuseppe Laneve (Università degli Studi di Macerata). Dopo i saluti istituzionali del direttore del Dipartimento, il professore Alessandro Morelli, i lavori sono stati introdotti dal professore Alberto Randazzo, a nome del Comitato organizzatore composto anche dal docente universitario Antonio Ignazio Arena e dal dottor Cosimo Lotta. A moderare l’incontro, invece, è stato il professore Pierangelo Grimaudo.
Welfare e Costituzione, seminario a Messina
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La professoressa Cerruti, nel corso della sua relazione, si è occupata del tema dell’assistenza sociale nel sistema costituzionale, prendendo in considerazione, tra l’altro, la legge n. 328 del 2000 con cui è stata disciplinata in modo organico tutta la materia dell’assistenza. “Questa legge – è stato evidenziato – introduce elementi di innovazione in quanto pone al centro l’individuo con tutti i suoi bisogni, prevedendo un sistema integrato in cui i diversi attori (persona, famiglia e Stato) devono agire in sinergia per garantire l’effettività dei diritti sociali”.
L’insegnamento di Aldo Moro e il rapporto tra educazione e libertà
Il professore Laneve si è, quindi, occupato del diritto all’istruzione all’interno del sistema costituzionale il quale, contrariamente a quanto previsto dallo Statuto Albertino che la configurava come instrumentum regni, la erge a mezzo per formare cittadini liberi. “Il sistema di istruzione, potentissimo nell’esplicare il principio pluralistico, si articola – ha spiegato il docente – in tre principi:pluralità della scuola, pluralità nella scuola, principio di sussidiarietà. Tutti concorrono a mettere al primo posto l’individuo per renderlo libero”. Infatti, richiamando l’insegnamento di Aldo Moro, Laneve ha evidenziato che “non c’è libertà senza educazione e non c’è educazione senza libertà”.
Dopo le relazioni dei due ospiti si è svolto l’intervento programmato del dottor Vittorio L. Tumeo, dottorando di ricerca in Scienze politiche, e, a seguire, ampio dibattito sulle relazioni.
Il seminario svoltosi si inserisce in un ciclo dedicato, per il quarto anno consecutivo, al tema “Costituzione e Stato sociale”, organizzato dalle cattedre di Diritto costituzionale e pubblico dei Dipartimenti di Giurisprudenza e di Scienze politiche e giuridiche. Nel corso di questi anni, i seminari hanno visto la partecipazione di docenti di università italiane e di altri Paesi e la collaborazione, nella prospettiva della “terza missione”, con licei, associazioni, enti del terzo settore, ordini professionali.
Sottolineano gli organizzatori: “In continuità con questa esperienza, che ha trovato positivo riscontro in termini di partecipazione e coinvolgimento della comunità accademica, il Seminario di giorno 31 marzo ha inteso offrire un’occasione di riflessione e di approfondimento in relazione a tematiche di attualità e stimolare una riflessione sul Welfare pubblico e privato alla luce dei principi costituzionali e di rafforzare una cultura diffusa dei diritti fondamentali, tenendo naturalmente conto del contesto contemporaneo segnato da una consapevolezza non sempre piena, a livello collettivo, dell’importanza, in particolare, dei cc.dd. “diritti sociali” (sanità, istruzione, assistenza, previdenza, ecc.) per la vita di ciascuno e per la più piena realizzazione dei valori costituzionali. I seminari puntano, tra l’altro, a coniugare il rigore metodologico proprio delle discipline giuridiche con la ineludibile esigenza di situare la ricerca in un orizzonte interdisciplinare”.
Presente all’incontro anche una componente studentesca del liceo classico “La Farina”.
