Messina. Il racconto di una signora: "Io, vittima della burocrazia, ma la macchina mi serve per andare a curarmi in ospedale"
MESSINA “Il 20 agosto ho portato la mia macchina in un’officina per una verniciatura totale. Il titolare mi aveva subito rassicurato: il veicolo sarebbe rimasto lì per circa 10 giorni. Oggi, 5 ottobre, posso dire che non ho più rivisto la mia auto. Dopo 46 giorni, io, malata, sono priva della mia macchina. Uno strumento per me indispensabile. Il motivo? L’officina è stata sequestrata dall’Annona perché abusiva e non in regola con lo smaltimento dei rifiuti. Ed è iniziata la mia odissea burocratica”. A parlare è una signora avvilita, Irene Morganti, per “le inaccettabili lungaggini”.
E racconta: “Quando lasciai l’auto in quella officina, scrissi una frase con la matita per gli occhi (nella foto in evidenza, n.d.r.), dedicata alla mia macchina: Fatti bella che presto ritorni da me. Oggi mi sembra una sorta di premonizione”.
“Io, malata, quanto devo aspettare ancora per riavere la mia auto?”
Aggiunge la cittadina: “Devo pagare una multa? Fatemela pagare e ridatemi la mia auto. Sono ancora in attesa della decisione del magistrato che se ne sta occupando. Ho pure parlato con il comandante della polizia municipale, Giovanni Giardina, che è stato molto gentile. Ma, quando si ha bisogno di un mezzo, dato che io ogni giorno mi curo in ospedale, l’attesa diventa snervante”.
Il 4 settembre la signora è stata nella sede dell’Annona e ha presentato un’istanza. “Ho specificato, allegando documentazione, di essere malata e di necessitare con urgenza del mezzo per potermi recare in ospedale ed effettuare le necessarie visite e terapie”, spiega.
Continua Irene Morganti: “La polizia municipale mi ha riferito di dover aspettare la convalida del sequestro, prima di inoltrare la mia istanza in Procura. L’istanza è stata poi inoltrata il 13 settembre e da allora non ho ricevuto alcuna notizia. E nel verbale sull’officina sequestrata i veicoli presenti all’interno dell’area non vengono neanche menzionati. Quest’attesa non è più accettabile”.
“Il comandante Giardina è stato gentile”, ma adoperarsi perché la signora torni in possesso del proprio veicolo, che non è sottoposto a provvedimenti restrittivi, mi pare di capire, è impresa troppo gravosa? La gentilezza senza efficienza suona quasi come una presa in giro. Efficienza, questa sconosciuta…..
Buonasera, non dipende dal comandante Giardina, non può forzare le procedure. Si attende la decisione del magistrato
Cordiali saluti
La signora per questioni squallidamente burocratiche rischia di non potersi curare, ma Lei sa, lei conosce la vicenda.
Fosse stata sua madre o sua sorella?
Lei dimentica che sono io l’autore dell’articolo! Per il resto, è l’ultima volta che le rispondo
Come spesso succede, la magistratura si rivela un problema uguale o anche peggio di quello che lei stessa combatte.
…stiamo a guardare le peregrinazioni di una Nostra Concittadina, alla quale va tutta la nostra solidarietà… ed appare chiaro, come evidenzia il Direttore che tutto dipende dal Magistrato, il quale ha posto i sigilli e BUONANOTTE … PERALTRO MI PARE estremamente interessante la lettura della vicenda in un’altra ottica , ovvero del sequestro per attività abusiva e per smaltimento dei rifiuti ( che a ben leggere significa inquinanti come olio grassi parti meccaniche gomme ecc ecc ) perchè interessante ? perchè se si danno da fare possono sequestrare Mezza Messina … SE SI DANNO DA FARE … DETTO IN DIALETTO : PUVERAZZO A CU C’AMMMATTI !!!
Secondo me, prima di sequestrare l’officina avrebbero dovuto contattare i proprietari dei veicoli per farli prelevare, dato che non era previsto (a quanto pare) il sequestro degli stessi. Una pagina assurda di miope burocrazia.