Al Santuario Sant'Antonio comtinuano le iniziative per il beato
MESSINA – Il 27 aprile diventerà santo. Oggi a Sant’Antonio l’omaggio alla reliquia del beato Carlo Acutis, morto a 15 anni nel 2006 per una leucemia fulminante.
“Era uno dei nostri obiettivi, arrivare a smuovere i giovani attirando la loro curiosità di conoscere la storia di un ragazzo moderno come loro che sta per diventare Santo”. Così padre Mario Magro, rettore della Basilica Santuario Sant’Antonio, dove fino a oggi sono state esposte le reliquie del beato, ha commentato gla presenza di tanti gruppi di giovani in chiesa. Tutti attirati dalla storia del ragazzo santo. “Un evento importante e reso ancora più positivo dall’affluenza di tanti ragazzi e giovani. È riuscito ad arrivare ai loro cuori è questo ci rende felici”, ga aggiunto.
Domenica la messa e martedì la testimonianza della madre del futuro santo
Un fine settimana che è iniziato, ieri mattina, con la visita di numerosi devoti e pellegrini provenienti anche da altre città della Sicilia e dalla vicina Calabria, di scolaresche e famiglie che hanno voluto rendergli omaggio, sostando davanti all’altare vicino alla navata destra dove si trova il reliquiario con un frammento del cuore di Carlo, morto di leucemia a soli quindici anni. Nel pomeriggio, la catechesi su “Carlo Acutis e il suo amore per l’Eucaristia”, tenuta da fra Rosario Gugliotta dell’ordine dei frati minori di Assisi e delegato per i santuari dell’Umbria.

Le celebrazioni si concluderanno, domenica 23 in serata, con la messa delle ore 18 presieduta da Fra Gugliotta e dopo una breve processione, la riconsegna del reliquiario che farà rientro ad Assisi. Martedì 25 marzo, alle ore 19, il momento finale, con la testimonianza di Antonia Salzano, la madre del futuro santo, la quale si collegherà in videoconferenza da Milano con la basilica messinese, per dare la sua testimonianza e raccontare Carlo.
