Il presidente di Messina servizi bene comune: "Si sta cercando di fare passare il messaggio che le città del nord stanno tornando ai cassonetti e che quindi avremmo fatto la scelta sbagliata con il porta a porta. Non è così. Chiariamo come stanno le cose"
MESSINA – “Basta con le false notizie sulla raccolta differenziata. Artatamente messe in giro per allarmare la gente e andare contro il nuovo servizio a Messina. La raccolta porta a porta dei rifiuti ad oggi è il miglior metodo per differenziare”.
Si dice amareggiato il presidente di Messinaservizi bene comune. Ma è determinato a portare avanti la causa mirata a cambiare radicalmente rotta in uno dei settori più delicati, quale quello dei rifiuti.
A colpire oggi l’attenzione del presidente di MessinaServizi è l’affondo dell’associazione Missione Messina che ha posto i riflettori sui disservizi di questi giorni. Lombardo replica così.
Il caso Bologna
“Diversi cittadini ed alcuni ex consiglieri comunali, sicuramente tra quelli più restii ai cambiamenti continuano a sottolineare erroneamente sui social o in alcuni comunicati, che Bologna avrebbe risolto il problema dei rifiuti modernizzando il servizio di raccolta. Non proseguirebbe poi il porta a porta, tornando ai cassonetti però tecnologici. Tuttavia, come spesso accade, si leggono i titoli delle notizie e non le notizie, perché Bologna non ritorna indietro con il porta a porta, ma si avvia al futuro, proseguendo con la raccolta della differenziata porta a porta, e raccogliendo solo i rifiuti indifferenziati nei cassonetti, ai quali si accede con tessera magnetica.
Questo con l’obiettivo principale – prosegue Lombardo – di comprendere chi non differenzia, e per fare la tariffa ‘puntuale’ , calcolata sul numero di conferimenti dei rifiuti indifferenziati, in modo di far pagare di più chi non differenzia, quindi paradossalmente i cassonetti a Bologna sono stati posizionati er non essere utilizzati o utilizzati il meno possibile”.
Questione cestini e kit
Ancora più importante però la questione kit, mastelli e carrellati. Perché tra le cause dei disservizi di questi giorni ci sarebbe anche il fatto che non tutti i cittadini delle zone in cui è iniziato il porta a porta hanno ricevuto i cestini.
«Per quanto riguarda i mastelli e i carrellati “sono stati acquistati – chiosa Lombardo – per quante sono le utenze domestiche e commerciali, non mancano e sono in corso di distribuzione regolarmente ed in tempo utile».
Lombardo interpreta le notizie di stampa a modo suo.
La verità è l’opposto.
A Bologna il porta a porta è fallito, così come a Messina.
Venga a Milano e così vedrà cosa significa raccolta dei rifiuti, pulizia delle strade e spurgo fogne!!!!!!!!