Lombardo e Musolino: "Sui rifiuti attacchi pretestuosi da chi ha devastato la città"

Lombardo e Musolino: “Sui rifiuti attacchi pretestuosi da chi ha devastato la città”

Autore Esterno

Lombardo e Musolino: “Sui rifiuti attacchi pretestuosi da chi ha devastato la città”

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lunedì 15 Luglio 2019 - 08:30

Perentoria replica a MessinAccomuna dal presidente della Messinaservizi Giuseppe Lombardo e dell'assessore all'Ambiente Dafne Musolino

MESSINA – “Quelli che non sono stati all’altezza di gestire la città in cinque anni sono proprio i componenti della Giunta Accorinti e i manager da loro nominati. Gli stessi che ora accusano il sindaco Cateno De Luca e il management delle partecipate di colpe che sono essenzialmente loro e che l’esecutivo attuale ha ereditato”.

Lo dicono il presidente della Messinaservizi Giuseppe Lombardo e l’assessore all’Ambiente Dafne Musolino, replicando alle dichiarazioni di Messinaccomuna. “Non è nostro costume dire che la colpa era di quelli di prima – esordiscono – anche perché alcuni risultati della Giunta precedente  non sono degni nemmeno di un commento. Tuttavia è evidente dai dati in nostro possesso che la Giunta Accorinti e i suoi  direttori e manager erano e sono bravi più a lanciare vuoti slogan che a raggiungere risultati. Basta sapere leggere i dati ufficiali – proseguono Lombardo e Musolino – per quanto riguarda gli standard dei servizi ed è chiaro che con il nostro management ci sono stati grandi miglioramenti”.

“DALLA GESTIONE… APPROSSIMATIVA ALL’ASSETTO AZIENDALE”

“In primo luogo si deve ricordare che a febbraio 2019 è stato approvato per la prima volta il piano economico, industriale e finanziario della MessinaServizi. Si è così passati da una gestione approssimativa ad un assetto aziendale e programmatico, con obiettivi precisi e verificabili.

Inoltre – chiosano Lombardo e Musolino – grazie al lavoro congiunto del CdA e dell’assessore ai Rifiuti, negli ultimi sei mesi è stata approvata anche la pianta organica dell’azienda, che prima veniva gestita replicando di fatto il sistema dis-organizzativo della Messinambiente. Di seguito, sono stati avviati e realizzati investimenti per 11 milioni di euro, in parte utilizzati per l’ acquisto di attrezzatura e materiale per la raccolta differenziata porta a porta che è in fase di consegna in questi giorni e in parte per il noleggio di 120 mezzi nuovi in arrivo nelle prossime ore.

“I DATI DIMOSTRANO UNA SVOLTA”

“I dati della raccolta – sostengono Lombardo e Musolino – testimoniano che l’approccio seguito dal CdA e dall’amministrazione ha dato una svolta nei risultati raggiunti dalla società. Nell’ultimo anno c’è stato l’aumento della raccolta di carta e cartone con un +13,48%, della raccolta del vetro con un +28,59%, della raccolta di plastica con un +17,23 % e della raccolta metalli con un +7,52 %.

Numeri che la precedente amministrazione non ha nemmeno sfiorato; mentre ora la giunta De Luca sta anche  avviando  la raccolta differenziata in tutta la città  e con un’adeguata organizzazione e programmazione arriverà a fine anno al 65 %, realizzando un risultato adeguato agli standard nazionali.

“Inoltre, anche se è vero – prosegue Lombardo – che 21.000 ore di straordinario su 800.000 ore lavorate nell’azienda, sono il 2,6%, quindi un margine fisiologico, quello che non può essere accettato è che questi straordinari nascano sempre solo per problemi strutturali ereditatati dal passato, che rendono complicato l’ordinario in quanto impegnano l’azienda in molteplici servizi aggiuntivi. Tra questi l’eliminazione di discariche abusive o di ingombranti.

E in  più c’è ancora la continua rottura dei mezzi ricevuti in usufrutto dalla Messinambiente che sono vetusti. Tutto ciò senza trascurare un aspetto non secondario: la mancanza di un impianto di compostaggio che la giunta Accorinti non ha voluto realizzare in altro luogo, e che ci obbliga a portare i rifiuti a distanza di 125 km. Rammentiamo che la Giunta De Luca ha approvato mesi fa i regolamenti per il compostaggio Locale, di Comunità e di Prossimità proprio per consentire a tutti i cittadini di fare parte del ciclo virtuoso dei rifiuti e ridurre il costo di smaltimento”.

GIUDIZI CONTRAPPOSTI SULL’EX DIRETTORE

Il giudizio generosamente lusinghiero che gli attivisti continuano a riservare all’ex direttore Iacomelli ad avviso di Lombardo e Musolino “è immotivato e contraddetto dai fatti.

L’Ing. Iacomelli – sostengono – che sulla carta vanta titoli e incarichi prestigiosi, a Messina non ha saputo gestire né l’ordinario né lo straordinario. Tanto è vero che, per risolvere  la crisi dei rifiuti di novembre dello scorso anno, ha dovuto fare fronte ad un noleggio straordinario di mezzi. Ha così cercato di rimediare – continuano i due esponenti dell’amministrazione De Luca – a quello che è stato un suo errore di valutazione iniziale causato dalla interruzione del servizio di manutenzione dei mezzi che, uno dopo l’altro, a causa della vetustà e dell’usura, si sono fermati generando il blocco della raccolta. Anche il ritardo sull’avvio  della raccolta differenziata, che questa amministrazione ha dovuto colmare da dicembre 2018 ad oggi, è imputabile alle distrazioni dell’ex Direttore Generale, troppo occupato a gestire il personale mediante accordi con sindacati ed i partiti politici, pur di mantenere la poltrona, invece di gestire i problemi dell’azienda…

“NON CI INTERESSANO LE POLTRONE MA I RISULTATI”

A noi non interessa la poltrona, ma i risultati che sicuramente porteremo a compimento prima dei 5 anni sia per la differenziata, quanto per il resto e l’inversione di tendenza è già evidente. Nei cinque anni della gestione Accorinti la città non ha ottenuto alcun risultato nella raccolta rifiuti, anzi piu’ volte è stata in emergenza causando problemi igienico-sanitari e non riuscendo nemmeno a gestire l’ordinario come scerbatura, pulizia del verde e delle strade, che invece, seppur con difficoltà Messinaservizi ora porta avanti giorno per giorno”.

“Quindi riteniamo che queste accuse pretestuose che continuiamo a ricevere – concludono Lombardo e Musolino – da sindacati, movimenti, consiglieri di circoscrizione e comunali, siano attacchi strumentali, inutilmente pervicaci nel sottolineare carenze che sono dettate solo da momenti contingenti relativi alla riorganizzazione dell’azienda in base a nuovi servizi. C’è in atto solo un’ adeguata redistribuzione dei carichi lavorativi in base alle nuove esigenze. Siamo certi che riusciremo a sviluppare progetti innovativi con un adeguato impegno qualitativo, ma con i fatti non con le parole”.

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