Loredana Garufi e le arti marziali “scuola culturale formativa”

Loredana Garufi e le arti marziali “scuola culturale formativa”

Piero Genovese

Loredana Garufi e le arti marziali “scuola culturale formativa”

Tag:

domenica 30 Agosto 2020 - 08:00

Ha praticato sport sin da bambina cambiando alcune discipline. Po l'avvicinamento alle arti marziali

Loredana Garufi ha praticato sport sin da bambina cambiando alcune discipline. Della Muay Thai e della Kickboxing, come la stessa spiega, ne è rimasta affascinata vedendo dei combattimenti in tv e dei ragazzi che si allenavano in palestra.

“Incuriosita – spiega – iniziai i primi allenamenti,che con il passare del tempo mi hanno sempre più coinvolta ed i sacrifici invece di farmi desistere hanno fatto crescere questa passione in me,come fosse una sfida con me stessa”.

Afferma che nel corso della pratica “ha constatato che sono delle discipline antistress e nonostante la mole di lavoro e la fatica, a fine allenamento ci si sente molto più leggeri mentalmente e capaci di affrontare le cose con più lucidità e distensione,inoltre insegnano la disciplina,il rigore,il rispetto e ti inducono ad avere una soglia alta di concentrazione e sopportazione del dolore”.

“Il Muay Thai – spiega la Garufi – nasce in Thailandia e dopo secoli di perfezionamento si è arrivato al Muay Thai moderno,mentre la Kick Boxing è nata in Giappone negli anni 70 ma prenderà ufficialmente tra gli anni 80 e 90 in America e non prevedeva di poter dare colpi al di sotto della cintura. Un’altra differenza tra il Muay Thay e la Kick Boxing consiste nello stile di combattimento. Il primo attacca, oltre che con calci e pugni anche con ginocchia e gomiti,con colpi che sono più potenti e con movimenti più lenti avendo però in dotazione delle protezioni. La seconda non può utilizzare ginocchia e gomiti ed è più veloce…attacco e fuga”.

Queste discipline rendono chi le pratica più sicure si sé, della loro forza,della loro corporeità,del proprio spirito di sacrificio e del superare i propri limiti mantenimento alta la soglia di concentrazione.

Questi aspetti si riversano nella vita di tutti i giorni ed è importante in particolar modo per le donne che sono soggette a forme di violenza fisica,in Quanto avendo imparato queste tecniche, le possono utilizzare per difendersi da eventuali aggressori assestando colpi precisi e mantenimento un autocontrollo inaspettato dall’eventuale aggressore.

“Un altro aspetto sottolinea – è quello della pratica di queste discipline e l’essere donna. Quando mi avvicinai a queste discipline non erano molte le donne che lo praticavano,per diversi motivi,tra cui la paura del contatto fisico, della disciplina ritenuta prettamente maschile,ma dopo un primo disagio, superai tutto in maniera molto naturale e serena e senza curarmi del resto”

Oggi fortunatamente le donne che praticano queste discipline sono un numero maggiore e a prescindere se le si facciano per lunghi periodi o no , che si facciano agonisticamente o meno, lasciareanno qualcosa di indelebile in loro.

Conclude aggiungendo “che le arti marziali sono una scuola formativa importante per cultura ,disciplina, rispetto ed, educazione, una scuola i cui insegnamenti si porteranno nel tempo”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Premi qui per commentare
o leggere i commenti
Tempostretto - Quotidiano online delle Città Metropolitane di Messina e Reggio Calabria

Via Francesco Crispi 4 98121 - Messina

Marco Olivieri direttore responsabile

Privacy Policy

Termini e Condizioni

info@tempostretto.it

Telefono 090.9412305

Fax 090.2509937 P.IVA 02916600832

n° reg. tribunale 04/2007 del 05/06/2007