Femminicidio Lorena Quaranta, chiesta perizia psichiatrica per Antonio

Femminicidio Lorena Quaranta, chiesta perizia psichiatrica per Antonio

Alessandra Serio

Femminicidio Lorena Quaranta, chiesta perizia psichiatrica per Antonio

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mercoledì 17 Marzo 2021 - 15:45

La difesa di Antonio De Pace chiede la perizia psichiatrica, oggi aperto processo per il femminicidio di Lorena Quaranta

via delle Mimose a Furci Siculo luogo del femminicidio di Lorena Quaranta
via delle Mimose a Furci Siculo luogo del femminicidio

Al via a Messina il processo per il femminicidio di Lorena Quaranta, la giovane di Favara uccisa dal convivente Antonio De Pace un anno fa a Furci Siculo. I legali del ragazzo, oggi si è aggiunto nelle difese l’avvocato Salvatore Silvestro, hanno chiesto che venga disposta una perizia psichiatrica per appurare la capacità di intendere e volere del giovane infermiere vibonese al momento del delitto. La Corte deciderà sul punto alla prossima udienza, fissata per il 16 giugno prossimo.

avv salvatore silvestro
l’avv. Salvatore Silvestro, da oggi difende Antonio De Pace

Intanto stamane hanno sfilato diversi testimoni, o meglio: il collegio della Corte d’Assise(presidente Micali) ha acquisito gran parte delle dichiarazioni rese dai testimoni durante le indagini. Qualcuno di loro è stato anche interrogato dall’Accusa e dalle difese, per avere precisazioni in merito a dei passaggi dei verbali.

Entrano nel processo, quindi, i drammatici racconti dei genitori di Lorena, sconvolti dal dolore e increduli, dei parenti di Antonio, incapaci di darsi una spiegazione di quel che è successo, dei carabinieri intervenuti nella villetta di Furci, quel 31 marzo, degli amici della coppia.

avvocato Antonio Barba
l’avv. Antonio Barba, assiste la famiglia di Lorena Quaranta

Quel che rimane, quindi, alla fine dell’udienza di stamane, è la conferma di quanto era già stato ricostruito subito dopo l’arresto del giovane infermiere del vibonese.

Proprio rispondendo alle domande oggi alcuni dei testimoni hanno ricostruito quel che sapevano del ragazzo e della coppia: Antonio sembrava un tipo tranquillo, non aveva mai manifestato segni di violenza. Forse qualche impeto di gelosia per Lorena sì, ma niente di preoccupante. Certamente non era ipocondriaco, non aveva mai manifestato segni di aver paura delle malattie o comportamenti simili, tanto che non aveva problemi a svolgere la professione di infermiere.

lenzuola sui balconi a Favara per il funerale di Lorena Quaranta

Subito dopo il delitto, prima di chiudersi in un mutismo ostinato che va tutt’ora avanti, Antonio ha biascicato ai militari di aver temuto che Lorena gli avesse contagiato il coronavirus. Ma era risultato negativo al test.

avv. Cettina La Torre, presidente onlus Al Tuo Fianco

Oltre alla famiglia, assistita dall’avvocato Antonio Barba, al processo vi sono numerose parti civili, tante associazioni contro la violenza di genere e in particolare il centro “Al tuo fianco” rappresentato dall’avvocato Cettina La Torre, che per casualità ha sede a pochi metri dal luogo del delitto. Oggi si sono aggiunte altre due sigle, il centro anti violenza di Bronte e una onlus di Floridia.

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