Due brutte sconfitte per l'Ossidiana Messina che non riesce neanche a trascinare a gara-3 la serie playout. I laziali dell'Aquademia chiudono i giochi alla Cappuccini imponendosi per 6-5
MESSINA – Termina amaramente la stagione dell’Ossidiana Messina che saluta la serie B dopo una serie playout giocata per larghi tratti al di sotto del proprio potenziale. L’Aquademia, società di Anzio proveniente dal girone 3 di Serie B, non è sembrata una squadra più forte tecnicamente o fisicamente, è stata però più organizzata e continua sia all’andata nel Lazio, che al ritorno in Sicilia.
La partita alla piscina Cappuccini ha visto i locali andare in vantaggio, poi si è rivista in acqua la stessa squadra che nel terzo e quarto quarto di gara-1 non è riuscita più a segnare. Senza strafare gli ospiti sono passati in vantaggio e hanno controllato la sfida. L’Ossidiana lascia la categoria nazionale e ripartirà l’anno prossimo dalla serie C che la vedrà opposta ad altre squadre siciliane.
Tante le occasioni sprecate per gli uomini del presidente e coach dei messinesi, Nicola Germanà, solo l’ultimo parziale con un po’ di orgoglio viene vinto 3-1 dall’Ossidiana che annusa il pareggio che le consentirebbe di continuare a crederci ai rigori ma neanche la fortuna quest’anno ha aiutato i peloritani che chiudono la stagione con una sola vittoria ufficiale.
Doppiette di Blandino e De Francesco, rete di Cama che unite alle almeno quattro parate decisive del capitano Vinci non bastano a trascinare la sfida a gara-3. La statistica chiave, in negativo, è quella delle superiorità numeriche: due sfruttate sulle dieci potenziali, il dato la dice lunga su quanto la partita fosse alla portata.
Parziali: 1-2, 1-1, 0-2, 3-1. Superiorità numeriche: 2/10, 2/6. Rigori: 0/0, 0/0.
Ossidiana – Aquademia 5-6
Primi minuti in cui la partita non si riesce a sbloccare, poi al quinto di gioco ci pensa De Francesco che sorprende, da oltre cinque metri in posizione centrale, il portiere ospite. La replica di Proietti arriva quando mancano due minuti dal termine, gol quasi in fotocopia, poi a 18″ dalla prima sirena Simone Raffaeli si inventa la rete che porta i laziali in vantaggio.
Secondo quarto povero di emozioni con Blandino per l’Ossidiana che trova il pari a metà parziale in superiorità numerica, ma Carosi replica prontamente alla rete subita mantenendo il vantaggio per l’Aquademia. Nel terzo periodo si complicano ulteriormente le chance dei messinesi: sterili in attacco e disattenti in difesa. Nei primi giri di orologio concedono due superiorità che gli avversari sfruttano con Ferracci e Proietti e scavano il solco portandosi sul 2-5.
Provano a caricarsi prima dell’ultimo parziale gli atleti dell’Ossidiana che trovano la rete, la seconda in partita, di De Francesco dopo un minuto di gioco. Ma La Rosa, lanciato in contropiede due minuti dopo e senza marcatura, colpevolmente in ritardo, rimette i suoi di tre avanti. È un duro colpo per i peloritani che però trovano con due suoi veterani, Blandino e Cama, le reti che regalano la speranza quando mancano 2’15”. Il numero sei messinese è abile a smarcarsi da centro boa e colpire immediatamente sul bel passaggio filtrante del compagno; Cama neanche un minuto dopo si prende la responsabilità del tiro in superiorità numerica che piega le mani del portiere ospite. Nell’ultimo minuto e ultimo possesso per l’Ossidiana un’altra superiorità che, se sfruttata, avrebbe regalato il pareggio. Ma il tiro di De Francesco è forzato, scontato e l’ultima occasione per i messinesi. I secondi finali prima della sirena scorrono con il portiere dell’Aquademia che tiene il pallone lontano dalla sua porta e dagli avversari, mentre i compagni a bordo vasca iniziano già a festeggiare la salvezza.