Il vice-segretario del Pd parla di scelte non condivise ed invita il segretario del suo stesso partito a concentrarsi sulle elezioni politiche, «appuntamento fondamentale per il destino dell’intero Paese»
Il segretario cittadino del Pd Giuseppe Grioli convoca la Conferenza programmatica cittadina del Partito (vedi correlato), il vice-segretario Armando Hyerace gli “volta le spalle”. In una nota, che segue quella mattutina del collega, Hyerace parla di scelta non condivisa sulla data della Conferenza programmatica cittadina del Partito, fissata per i giorni 8 e 9 febbraio. «Purtroppo – scrive il vice-segretario del Pd – la data dell’iniziativa non è stata oggetto di una riunione degli organi deliberanti del Partito nel corso della quale si sarebbe potuta valutare l’opportunità di far svolgere un così importante appuntamento durante la campagna elettorale per le elezioni nazionali che sottrarrà, inevitabilmente, attenzione ed energie ad un evento dal quale si attendono indicazioni politiche e programmatiche fondamentali per il futuro assetto di governo del capoluogo».
Hyerace va oltre, sostenendo che «appare del tutto intempestiva la convocazione di un “tavolo” tra i partiti del Centrosinistra per definire già adesso la data e le modalità di svolgimento delle primarie per la scelta del candidato Sindaco della Città».
Quanto alle primarie, il giudizio espresso dal vice-segretario del Pd è tutt’altro che positivo: «l’esperienza registrata a Messina in occasione delle primarie nazionali, infatti, è stata fortemente negativa ed è tuttora additata dall’opinione pubblica nazionale come modello da respingere perché estraneo ai principi fondativi del Partito democratico. Se non si vuole che le primarie, da fondamentale momento di partecipazione alle scelte più significative della vita del PD e, più in generale, dell’intero Centrosinistra, degradino in esercizio di potere clientelare e di strutture personali, occorre riflettere approfonditamente su quanto accaduto nelle settimane scorse e fissare regole di partecipazione e garanzia profondamente diverse rispetto a quelle delle recenti esperienze».
In caso contrario, secondo Hyerace, il rischio è che le primarie diventino «soltanto una rappresentazione rituale di potere personale con l’unico, pernicioso effetto di allontanare e frustrare ogni autentico e disinteressato spirito di partecipazione democratica».
L’esponente del partito democratico ritiene comunque necessario rimandare il discorso sulle primarie , impegnandosi in questo momento «con ogni energia per conseguire i migliori risultati possibili nelle elezioni politiche nazionali, che costituiscono un appuntamento fondamentale per il destino dell’intero Paese».