L'ottobre 2023 è stato il più caldo e secco anche a livello regionale.
Anche a livello regionale, e non solo locale, l’ottobre del 2023 è risultato il più caldo e secco della storia. Come annuncia il Sias, nella consueta analisi climatologica mensile, il mese appena trascorso, come vedremo fortemente anomalo anche per le temperature, ha permesso di registrare il quantitativo di precipitazione più basso della serie storica che parte dal 1921.
La media regionale calcolata sulla base dei dati della rete di stazioni Sias arriva ad un accumulo medio di circa 6 mm, valore inferiore anche al minimo precedente di 9 mm registrato nel 2001, che avviò lo sviluppo successivo di un lungo periodo di grave siccità che ebbe il suo culmine nel 2002.
Alcuni dati
La precipitazione massima giornaliera sulla rete Sias è stata registrata con 33,0 mm il giorno 7 dalla stazione Palazzolo Acreide (SR), dove risulta anche il massimo accumulo mensile di 34,2 mm. Il numero di giorni piovosi nel mese risulta variabile in genere tra zero e 3, con il massimo di 4 giorni piovosi registrati a Castelvetrano (TP) a fronte di un accumulo totale di soli 9,4 mm. La maggior parte del territorio regionale è stata interessata da accumuli inferiori a 5 mm.
Durante il mese in realtà si sono verificati fenomeni più significativi ma estremamente localizzati, in particolare nell’area etnea e sulla costa ionica nei pressi di Taormina, dove il giorno 16 sono stati rilevati accumuli superiori a 80 mm ma al di fuori della portata della rete Sias.
La carenza di eventi piovosi significativi incide fortemente sul bilancio pluviometrico non solo a breve termine, facendo mancare apporti fondamentali per gli agrumi e le foraggere in particolare, ma anche nel medio termine, portando buona parte della regione in situazione di deficit da inizio anno nonostante gli anomali e non sempre benefici apporti dei mesi di maggio e giugno.