Il Papardo liquida ai direttori amministrativo e sanitario Moncada e Reitano oltre 95 mila euro ad integrazione del periodo luglio 2014-dicembre 2015. Perplessa la Funzione pubblica Cgil: "chiediamo un incontro con Vullo per capire, quali obiettivi sono stati assegnati e raggiunti, chi ha valutato i due dirigenti e perchè sono state liquidate le somme a loro mentre i dipendenti attendono ancora i premi di produttività".
Con la delibera 245 del 14 aprile, pubblicata sul sito dell’azienda ospedaliera Papardo il 17 aprile, si autorizza il pagamento della quota integrativa del trattamento economico per i direttori amministrativo e sanitario, Domenico Moncada e Paolina Reitano per i 18 mesi che vanno dal 1 luglio 2014 al 31 dicembre 2015 per un ammontare complessivo di 95.958,89 euro.
La normativa (art.1 comma 5 D.P.CM 502/’95) prevede che “il trattamento economico annuo dei direttori Generali delle aziende sanitarie può essere integrato di una ulteriore quota fino al 20% sulla base dei risultati di gestione ottenuti e della realizzazione degli obiettivi fissati dalla Regione”. Sempre la normativa stabilisce che gli obiettivi possano essere fissati annualmente dal Direttore Generale. La delibera 245 quindi in base ad obiettivi e risultati gestionali raggiunti da Domenico Moncada e Paolina Reitano nei 18 mesi indicati (quelli che hanno visto la vicenda Piemonte-Papardo-Irccs, dallo smantellamento all’accorpamento, dalla riduzione dei doppioni all’attuale fase di stallo), liquida le somme calcolate.
Il provvedimento fa riferimento anche al verbale dell’Organismo indipendente di valutazione n°15 del 1 aprile 2016 con il quale viene confermato, a seguito di richiesta del Direttore Generale, il pieno raggiungimento degli obiettivi annuali fissati dalla Direzione strategica aziendale per il periodo Luglio 2014-Dicembre 2015 del Direttore amministrativo e sanitario. La proposta d’integrazione è stata presentata dal responsabile dell’unità complessa Sviluppo organizzativo e risorse umane Carmelo Alma ed individua gli incrementi per un ammontare complessivo di 95.958,89. Per il direttore amministrativo Moncada la cifra da liquidare è di 41.324 euro, mentre per il direttore sanitario Reitano la cifra è di 54.634 euro.
La delibera 245 tra l’altro riporta l’acquisizione del parere positivo all’erogazione delle somme da parte degli stessi destinatari e cioè Moncada e Reitano, nella qualità di direttore amministrativo e sanitario (del resto sarebbe stato insolito se avessero dato parere contrario). Le somme sono attinte dal Fondo produttività organi istituzionali.
La delibera, che non viene contestata sul piano normativo e della legittimità, ha suscitato qualche perplessità da parte della Funzione Pubblica Cgil, che chiede una serie di chiarimenti e si appresta a chiedere un incontro con il manager Vullo.
“Vorremmo sapere a questo punto, anche in sede di concertazione- spiega la segretaria generale FP Cgil Clara Crocè- quali sono gli obiettivi che erano stati prefissati e se sono stati raggiunti. Ricordiamo ai vertici dell’azienda che se i generali raggiungono i risultati è sempre grazie all’esercito, allora la domanda che ci poniamo è perché sono state liquidate le somme ai due direttori e invece non si ha notizia del premio di produttività per gli operatori del comparto? Chiediamo di conoscere gli obiettivi assegnati e se sono stati raggiunti, considerato che in assenza di atto aziendale non sono chiari e noti gli obiettivi dello stesso direttore generale Vullo. In assenza di atto aziendale, che è l’atto principe di programmazione dei direttori generali come si è proceduto? E perché i dipendenti non hanno ancora preso la produttività 2015?”
Val la pena ricordare infatti che al momento, a causa del “congelamento” della Pianta organica e degli atti aziendali, voluto dall’assessore Gucciardi in attesa della realizzazione del Polo di riabilitazione Irccs-Piemonte, l’azienda ospedaliera Papardo, come più volte sottolineato sia dai sindacati che dallo stesso manager Vullo, sta attraversando un periodo di criticità che causa disagi sia ai lavoratori che ai pazienti ed ha ripercussioni anche sulla qualità dell’assistenza. Al prefetto Trotta, proprio nei giorni scorsi, è stato rinnovato l’appello a intervenire presso la Regione evidenziando una situazione di grave difficoltà.
“Infine- conclude Clara Crocè- ci chiediamo, chi ha valutato i dirigenti? Ricordiamo che l’Oiv, dopo le dimissioni di Ninni Artemisia (ndr. andato a ricoprire questo ruolo a Palazzo Zanca), era rimasto senza un componente. Ci chiediamo chi sia subentrato ad Artemisia e sulla base di quali obiettivi e risultati l’Oiv ha basato la valutazione. Tutte domande legittime alle quali auspichiamo che il direttore generale Vullo dia risposte”.
Rosaria Brancato
Ma che schifo.
Ma che schifo.