La commozione in Cattedrale a Palermo per l'addio al campione
PALERMO – L’addio a Totò Schillaci. Una folla commossa ha accolto con un lungo applauso l’ingresso nella cattedrale della bara e poi l’uscita alla fine della cerimonia. Spiccano tutte le maglie che ha indossato, dalla nazionale alla Juventus e l’Inter, ma soprattutto la numero 9 del Messina. Maglia portata dall’Acr Messina, presente con il suo direttore generale Pippo Trimarchi. Impossibile dimenticare quei lunghi sette anni in giallorosso, con allenatori come Scoglio e Zeman. Trampolino di lancio per le “notti magiche” da goleador a Italia ’90.
Ma oggi è il momento della commozione e dei pensieri per l’uomo Schillaci, e non solo il campione, provato dalla malattia che lo ha strappato alla vita all’età di 59 anni. Un pensiero speciale è riservato alla moglie Barbara Lombardo e ai figli Jessica e Mattia, dal primo matrimonio con Rita Bonaccorso, e Nicole.
Vedere la gente che filma col proprio cellulare l’ingresso di una bara in chiesa è una scena vomitevole! Siamo ridotti alla frutta. Già non posso tollerare gli applausi, figuriamoci il filmino! Mah. Per quanto una persona possa essere stata una celebrità in vita, la morte è sempre un evento che va rispettato col silenzio e con il rispetto.
Addio grande uomo e grande campione, ci hai fatto sognare col Messina e con la nazionale, avevo 23 anni a Italia 90, ma dopo dopo 34 anni ricordo ancora quelle bellissime notti.
Ciao Totò . Non ci sono altre parole. Un abbraccio alla tua famiglia! Adesso sei anche tu una stella del cielo, oltre ad esserlo stato del calcio e della Terra! 🌹🙏🏆 Riposa in pace!
Il mio pensiero oggi va a Salvatore Schillaci che ci ha lasciato prematuramente dopo aver lottato come un leone contro una grave malattia. A parte la sua carriera calcistica che lo ha visto protagonista ai mondiali del 90, Salvatore non è stato molto fortunato nella sua vita. Rimangono scolpite nella mia mente le sue imprese al Celeste di Messina sotto la guida di allenatori del calibro di Zeman e Franco Scoglio che ne esaltavano l’imprevedibilità. Salvatore ha fatto sognare un paese intero ai mondiali del 90 dove è stato anche capo cannoniere nelle ormai famose e indimenticabili “notti magiche”. Un ragazzo umile che veniva da una famiglia umile, è diventato un camione amato da tutti grazie al suo temperamento e alla sua grande forza d’animo. Ciao Totò chi ti ha visto giocare non ti dimenticherà. Te ne sei andato troppo presto, ma ci hai lasciato dei ricordi che rimarranno per sempre scolpiti nella nostra memoria e nel nostro cuore. R.I.P.