Abbiamo analizzato l`immensa mole debitoria del Comune, così come fotografata dai dirigenti dei vari Dipartimenti nel report aggiornato al 31 dicembre 2013, che è suddiviso per settori e distingue tra debiti fuori bilancio e debiti potenziali. E non mancano le" curiosità"
Il Comune di Messina naviga in un mare di debiti, che rischiano di trascinarlo negli abissi più profondi. Per non affondare, a Palazzo Zanca è rimasta un`unica ancora di salvezza: il fondo di rotazione nazionale, istituito con il decreto 174/2012 (convertito nella Legge 213/2012) , meglio conosciuto come decreto salva-comuni. Se il Piano di riequilibrio approvato dal Consiglio comunale il 2 settembre scorso ed inviato a Roma e Palermo venerdì 12 Settembre otterrà il placet della Corte dei Conti, il Governo nazionale elargirà un prestito di circa 60 milioni di euro. Cifra che complessivamente supera di poco la metà dei debiti fuori bilancio censiti nel piano di riequilibrio, pari a 109.768.130,12 euro, ed equivale ad 1/9 dei debiti potenziali dell`ente, che ammontano a circa mezzo miliardo di euro.
Insomma, si tratta di una goccia in un oceano, che comunque servirebbe a garantire un po’ di ossigeno al Comune, portando quella liquidità che oggi è del tutto carente e che costringe l`ente a continue anticipazioni di tesoreria.
Come più volte scritto negli ultimi giorni, il responso definitivo sul piano di riequilibrio, che tanti punti deboli presenta (vedi correlato), non si conoscerà prima di fine anno. In attesa di raccontare gli sviluppi che si verificheranno nella fase dell`istruttoria, avviata con la presentazione del documenti di risanamento alla Sezione regionale di controllo della Corte dei Conti ed alla Commissione per la stabilità finanziaria degli enti locali, vogliamo soffermare la nostra attenzione sull`immensa mole debitoria del Comune, così come fotografata dai dirigenti dei vari Dipartimenti nel report aggiornato al 31 dicembre 2013, che è suddiviso per settori e distingue tra debiti fuori bilancio e debiti potenziali.
Ovviamente ad ogni debito corrisponde un credito. Ebbene, ciò che salta immediatamente agli occhi visionando il report dei debiti, è che il Comune gran parte dei creditori ce li ha in "casa". Sono dirigenti, dipendenti, consiglieri di circoscrizione e l'attuale assessore De Cola. Andiamo a vedere più nel dettaglio.
UFFICIO DI GABINETTO. DEBITI FUORI BILANCIO L`attuale dirigente del Dipartimento Ambiente, Domenico Signorelli, rivendica € 31.692,88 per l`incarico provvisorio di direttore di esercizio della linea tranviaria.
SEGRETERIA GENERALE. DEBITI POTENZIALI. I Consiglieri circoscrizionali hanno avviato un contenzioso con il Comune per maggiori somme richieste su normativa regionale. Il totale ammonta ad € 180.000,00. Per l`amministrazione Accorinti il Contenzioso ha una rischiosità del 50%. Ci sono poi i rimborsi oneri di quattro consiglieri di circoscrizione per una somma complessiva di circa 40mila euro. Qui la rischiosità preventivata è del 100%
POLIZIA MUNICIPALE. DEBITI FUORI BILANCIO. 177 DIPENDENTI O EX DIPENDENTI DI CATEG."D" E "C" battono cassa per la mancata corresponsione di emolumenti dovuti per salario accessorio, rimborsi, spese, prestazioni di lavoro straordinario, spese di vitto negli anni 2000 al 2011. Fanno fede Sentenze del Tribunale del Lavoro e Decreti Ingiuntivi. Il totale è di € 140.254,19 . Tra i creditori anche VARI RICORRENTI-VARI PROCURATORI DISTRATTARI, che chiedono il pagamento delle spese di giudizio a seguito sentenze di accoglimento emesse dai Giudici di Pace sui ricorsi proposti dagli utenti avverso sanzioni amministrative per infrazioni al Codice della Strada negli anni 2004 al 2013, con Sentenze emesse dai Giudici di Pace. Il totale del debito è in questo caso di € 3.811.967,17
AVVOCATURA. DEBITI FUORI BILANCIO. Avvocati e spese legali incidono in maniera consistente sulla massa debitoria di Palazzo Zanca. Alla voce AVVOCATI ESTERNI troviamo un debito di € 7.247.815,57 per spese giudiziali, arbitrati, sentenze e parcelle avvocati. Alla voce AVVOCATI INTERNI, compare un debito di € 36.000,00 per parcelle da liquidare secondo quanto previsto dall'art. 16 Regolamento Comunale Organizzazione Uffici e Servizi al 31/12/2012. E ancora: SENTENZE DI CONDANNA, Spese liquidate in sentenza a titolo di responsabilità extracontrattuale limitatamente alla sorte capitale per un totale di € 12.920.912,25; SENTENZE DI CONDANNA, Sentenze e/ o altri provvedimenti di condanna a titolo di responsabilità extracontrattuale e spese legali sentenze per un totale di € 1.137.509,50 (trattasi di giudizi pendenti al 31/12/2012 conclusi nel 2013); SENTENZE DI CONDANNA, somma dovuta per spese registrazione sentenza per un totale di € 489.494,02. Infine, tra i creditori si annoverano i DIPENDENTI E AMMINISTRATORI DELL'ENTE, che avanzano il rimborso spese per patrocinio legale per una somma complessiva di € 524.043,56
AVVOCATURA. DEBITI POTENZIALI. In questo caso i potenziali creditori sono: DIVERSI ATTORI, per giudizi pendenti al Giudice di Pace o al Tribunale per sinistri stradali. Il totale debito è € 1.475.000,00, la rischiosità attribuita dall`amministrazione Accorinti del 50%; TIGANO ALDO, Avvocato, per fattura arbitrato TORNO. Il debito totale è di € 249.163,20, con rischiosità del 100%; BONAVENTURA CANDIDO, Avvocato, per Fattura arbitrato TORNO. Debito totale è di € 379.102,94 , rischiosità del 100%; FALZEA GREGORIO ,Avvocato, per Fattura arbitrato TORNO. Il debito di € 645.301,95, con rischiosità del 100%; DIVERSI ATTORI per giudizi passivi pendenti comunicati con nota dagli avvocati Fiertler-Grasso-Rappazzo-Rizzo-Saccà . Debito di € 6.848.500,00, con rischiosità del 50%.
PROTEZIONE CIVILE E DIFESA DEL SUOLO AUTOPARCO MUNICIPALE. DEBITI FUORI BILANCIO. Il totale del debito ammonta a € 139.599,80, che nasce tra le mura "interne" di Palazzo Zanca e comprende: Indennità varie 1991/1995, Sentenza 370/2001; Sentenza Trib. Lav. Messina ; Esecuzione Lavori somma urgenza località Bordonaro e Cumia; lavoro straordinario e ferie non fruite; sanzioni amministrative e cartelle esattoriali inerenti i veicoli di proprietà dell'Amministrazione Comunale; Debiti per lavoro straordinario prestato in occasione dell'alluvione 2009 Giampilieri; Ricorso pendente Tribunale del Lavoro di Messina differenze retributive anno 2000/2002 più produttività ; Ricorso pendente Ttrbunale del Lavoro si Messina inerente progressione economica orizzontale anni 2007/2012; Risarcimento danni in solido con Regione e Presidenza Consiglio per alluvione Giampilieri 2010.
PROTEZIONE CIVILE E DIFESA DEL SUOLOAUTOPARCO MUNICIPALE.DEBITI POTENZIALI. La somma complessiva ammonta a € 15.836.750,00. I creditori sono : dipendente per Debiti per lavoro straordinario prestato in occasione dell'alluvione 2009 Giampilieri; nove dipendenti per Ricorso pendente Tribunale del Lavoro di Messina per differenze retributive anno 2000/2002 più produttività; Diversi dipendenti per ricorso pendente Tribunale del Lavoro si Messina inerente progressione economica orizzontale anni 2007/2012.Questi debiti hanno per l`amministrazione un potenziale del 100%, cioè sono praticamente certi. In questo settore risultano tra i potenziali creditori anche: un dipendente x risarcimento danni in solido con Regione e Presidenza Consiglio per alluvione Giampilieri 2010, Cifra complessiva € 800.000,00 (POTENZIALE 50%); DIVERSI CREDITORI P.P. per risarcimento danni in solido con Regione e Presidenza Consiglio per alluvione Giampilieri 2010. Debito totale € 15.000.000,00 (POTENZIALE 25%).
SERVIZI AL CITTADINO. DEBITI FUORI BILANCIO . Figurano tra i creditori: dipendente per lavoro straordinario prestato in occasione delle elezioni politiche del 13/05/2001 e del 24/06/2001. Il Totale debito è € 4.722,61. C`è anche R.F.I. S.p.a. FERROVIE ITALIANE , per il imborso oneri ai datori di lavoro dei Consiglieri Circoscrizionali. In questo caso il debito è di € 50.295,55.
DEMANIO EPATRIMONIO ESPROPRIAZIONI. DEBITI FUORI BILANCIO. Il totale del debito è di € 3.928.755,40.Risutano creditori anche AGENZIA DEL DEMANIO, MINISTERO ECONOMIA E FINANZ, R.F.I.,A N A S, AGENZIA DEL DEMANIO, DEMANIO MARITTIMO REGIONE SICILIA, AUTORITA' PORTUALE DI MESSINA. Ci sono poi i privati.
DEMANIO EPATRIMONIO ESPROPRIAZIONI. DEBITI POTENZIALI. In questo settore il debito potenziale è di € 12.463.350,58. Ecco i creditori: GRUPPO IMMOBILIARE 2R s.r.l.; COOP. SOLEMAR; STAITI NICOLA; CLEMENTE GAETANO; CLEMENTE MARIA AGATA ; CRIMI ROSARIO; DE DOMENICO GIOVANNI;BUCALO + 9;PRINZI GIUSEPPE + ALTRI; COOP IRIS BARCA; PUGLISI GRAZIA;DESTRO E LONGO; PANTANO GIACOMO;CURRO' +1; CANNAO' FRANCESCA +2; DE SALVO GAETANO;VENUTI ANTONINO E ELISA RAPISARDA; D'ARRIGO;BERTONE ATTILIO Coop. La Gazzella;DE LUVA E ZUCCARELLO Coop. La Pantera; GAROFALO Ingresso Autostrada; GERACE MARIANO;D'ARRIGO MARIA + ALTRI; RAPPAZZO CATERINA; MUNAFO' CATERINA; GIACOPELLO ANDREA + 8; COOP ATENEA; GRUPPO IMMOBILIARE 2R s.r.l.; GRUPPO IMMOBILIARE 2R s.r.l.; EDILSUD; CONDOMINIO OGLIASTRI;CONDOMINIO CARONIE; O.N.P.I.; SITAT; BATTISTA BENEDETTA + ALTRI; DENARO LUCIA. Si tratta di debiti su cui vi è attualmente un decreto ingiuntivo con opposizione pendente o stimati con una rischiosità del 50%.
POLITICHE PER LA CASA. DEBITI FUORI BILANCIO. Unico creditore è l`AZIENDA MERIDIONALE ACQUE MESSINA (Amam) per la fornitura acqua negli alloggi comunali per funzionamento collettori solari periodo 11/2010 – 12/2012. Il totale del debito ammonta € 3.295,58 .
POLITICHE PER LA CASA. DEBITI POTENZIALI. Il totale del debito potenziale è di € 1.020.278,79. I creditori sono privati cittadini e condomini. Per l`amministrazione si tratta di debiti con rischio al 50%. POLITICHE SOCIALI. DEBITI FUORI. Il Comune ha un debito di € 2.226.748,5 . Risultano creditori: COOP.SERVIZI SOCIALI ARC;CEFPAS;COOP. NUOVA PRESENZA; SCIACCA BARATTA;COOP. AZIONE SOCIALE; ISTITUTO SUORE FRANC.S.CHIARA;CASA FAMIGLIA REG.ELENA FAM.AMATO; FAMIGLIA DIVIN ZELO ;DIVERSI ISTITUTI Ex Istituzione; VARI CREDITORI Ex Istituzione; STRUTTURE RESIDENZIALI Ex Istituzione; ASSOCIAZIONE PENELOPO Ex Istituzione; ISTITUTO MASCHILE S. ANTONIO Ex Istituzione; ISTITUTO ANTONIANO MASCHILE "Cristo Re" Ex Istituzione; ISTITUTO ANCELLE RIPARATREICI CUORE DI GESU' Ex Istituzione; ASS.NE VILLA FRANCESCA; VILLARI FRANCESCA; COOP. IDEA
POLITICHE SOCIALI TOTALE. DEBITI POTENZIALI. La somma complessiva è di € 6.073.209,42. Tra i maggiori creditori spiccano: DON ORIONE, € 624.866,25, DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PENDENTE; COOP.FARO 85, € 233.311,27, DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PENDENTE; COOP. AZIONE SOCIALE, DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PENDENTE x 1,5 milioni di euro circa; COOP. ZANCLE 85 a.r.l. € 87.488,94, POTENZIALE 100%; COOP. NUOVA PRESENZA , DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PENDENTE x oltre 60mila euro; A.I.A.S., DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PENDENTE per circa 500 mila euro; COOP. FUTURA € 437.529,95 DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PENDENTE.
SERVIZI ALLE IMPRESE. DEBITI FUORI BILANCIO. Un solo creditore ed un debito di € 21.331,60
SERVIZI ALLE IMPRESE. DEBITI POTENZIALI . A parte di un debito di meno di 400 euro, che ha un rischio del 50%, pesa il debito con la FONDAZIONE ANTIUSURA "PADRE NINO PUGLISI" per attività sportello antiracket ed antiusura anno 2009, pari € 30.000,00 ed un rischio stimato al 100%.
POLITICHE CULTURALI ED EDUCATIVE.DEBITI FUORI BILANCIO. Il debito è di € 58.120,00. I creditori sono: ARTECNICA;GRAFO EDITOR S.r.l.;GRAFO EDITOR S.r.l.;SOC.COOP. "LAM 85".
POLITICHE CULTURALI ED EDUCATIVE. DEBITI POTENZIALI . La cifra sale a € 145.717.533,16 ed il debito potenziale è quasi tutto a favore del F.C.MESSINA, alias famiglia Franza, per : per lavori presso stadio S.Filippo anni 2004/05 € 652.123,00, DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PEND; richiesta rimborso per lavori presso gli stadi € 456.482,00, DECRETI ING. CON OPPOSIZIONE PEN.; Lavori campo Celeste 2001/2003 € 265.986,00 POTENZIALE 50%; richiesta somme per riparazione manto erboso San Filippo danneggiato da concerto Vasco Rossi, € 90.000,00 POTENZIALE 50%; Richiesta somme per lavori S.Filippo 2006/07 € 350.235,00 POTENZIALE 50%; MONDOMESSINASERVICE € 80.000.000,00, AVVOCATURA POTENZIALE 25%; F.C. MESSINA PELORO € 60.000.000,00 AVVOCATURA POTENZIALE 25%. Tra i maggiori creditori troviamo anche ISTITUTO CREDITO SPORTIVO (Pallanuoto Messina), Fideiussione solidale prestato dal Comune all'Istituto per il Credito sportivo a garanzia di un mutuo concesso alla società Pallanuoto per € 3.221.140,00, POTENZIALE 50%.
DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI . DEBITI FUORI BILANCIO. Il debito totale è di € 2.488.044,49. Tra i creditori troviamo lo studio dell`assessore Sergio De Cola, che batte cassa per € 128.201,34 , per i lavori di sistemazione del basamento del Pilone e realizzazione di opere per la fruizione del mare e attrezzature turistiche. DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI. DEBITI FUORI BILANCIO . Il totale del debito è di € 111.387.687,04 . E anche qui figura il nome di De Cola, che con il suo studio "BUFFI Giampiero Arch.- Prof. Arch. Pier Paolo Baldo di Vinadio e Studio De Cola Associati" ha un debito potenziale di € 123.626,25 , per incarico progettazione definitiva dei parcheggio a raso di Torre Fato. Per la giunta, questo debito ha un rischio del 50%.
RISORSE UMANE. DEBITI FUORI BILANCIO. Il debito è di € 310.933,44. Dipendenti che a vario titolo avanzano dall`ente somme dovute n virtù di sentenze per Tfr, inquadramento professionale etc.
RISORSE UMANE. DEBITI POTENZIALI. Anche in questo caso i creditori sonio dipendenti che reclamano somme, per un debito potenziale di € 2.104.816,89 . Il debito è maturato per lavoro straordinario non retribuito, Salario accessorio , differenze retributive, ferie non godute, spese di vitto pendente , liquidazione buoni pasto pendente, indennità di responsabilità pendente, mansioni superiori, rimborsi spese, alta professionalità, compensi incentivanti pendenti.
Meriteranno un capitolo a parte i DEBITI FUORI BILANCIO CON LE AZIENDE E/O SOC. PAETECIPATE PROVVEDITORATO ECONOMATO AZIENDE PARTECIPATE. Qui basta dire che il debito fuori bilancio del Comune, che vede come creditori Ato3 e Messinambiente è di € 18.769.343,69
Stesso discorso per i DEBITI POTENZIALI CON LE AZIENDE E/O SOCIETA` PAETECIPATE PROVVEDITORATO ECONOMATO AZIENDE PARTECIPATE, che ammontano ad € 32.988.372,25 e vedono creditori E.A.S. Ente Acquedotti Siciliani ed Atm. Con un rischio che l`amministrazione valuta del 100%.
Danila La Torre
Gentile redazione,
sarebbe possibile conoscere i nomi degli eventuali consiglieri vecchi e nuovi nonché di loro
familiari interessati a vario titolo dall’articolo?
Ovvero facenti parte di cooperative associazioni varie o studi professionali che battono cassa presso il comune?
Potrebbe rivelarsi illuminante.
Grazie
Salvatore
Gentile redazione,
sarebbe possibile conoscere i nomi degli eventuali consiglieri vecchi e nuovi nonché di loro
familiari interessati a vario titolo dall’articolo?
Ovvero facenti parte di cooperative associazioni varie o studi professionali che battono cassa presso il comune?
Potrebbe rivelarsi illuminante.
Grazie
Salvatore
A questo punto si dovrebbe davvero riflettere. A mio avviso, in una situazione simile e con una città comunque allo stremo, il dissesto (con le enormi conseguenze negative che porta) e’ comunque preferibile a piani di rientro che, soprattutto per via della non capacità contributiva di molti cittadini, sono probabilmente irrealizzabili e non fanno che prolungare quella che è una vera e propria agonia
A questo punto si dovrebbe davvero riflettere. A mio avviso, in una situazione simile e con una città comunque allo stremo, il dissesto (con le enormi conseguenze negative che porta) e’ comunque preferibile a piani di rientro che, soprattutto per via della non capacità contributiva di molti cittadini, sono probabilmente irrealizzabili e non fanno che prolungare quella che è una vera e propria agonia
Grazie Tempostretto,
Finalmente!
Erano 50 anni che a Messina non si leggeva una vera notizia giornalistica. Cioè un articolo verificato che mettesse il lettore di fronte ad una asettica verità, che gli permettesse di trarre una sua valutazione. Perché no, una sua verità.
In questo caso che la strenua difesa del consiglio, dell’amministrazione, dei dirigenti e, financo, dei dipendenti del debito del Comune non sia finalizzata al Principio, all’Istituzione, all’Indipendenza bensì alla difesa della Propria Pagnotta!
Ora finalmente sappiamo a cosa rifarci alle prossime elezioni. Non è il No Ponte si, No Ponte No, il default qui il default lì, il dissesto ma il dissesto però… È solo una questione di ” Io tengo famiglia! E la mia famiglia è più importante della tua per cui, caprone, zitto e paga le tue tasse al massimo livello e finché voglio io. Perché Io comando e tu no!”
Grazie Tempostretto,
Finalmente!
Erano 50 anni che a Messina non si leggeva una vera notizia giornalistica. Cioè un articolo verificato che mettesse il lettore di fronte ad una asettica verità, che gli permettesse di trarre una sua valutazione. Perché no, una sua verità.
In questo caso che la strenua difesa del consiglio, dell’amministrazione, dei dirigenti e, financo, dei dipendenti del debito del Comune non sia finalizzata al Principio, all’Istituzione, all’Indipendenza bensì alla difesa della Propria Pagnotta!
Ora finalmente sappiamo a cosa rifarci alle prossime elezioni. Non è il No Ponte si, No Ponte No, il default qui il default lì, il dissesto ma il dissesto però… È solo una questione di ” Io tengo famiglia! E la mia famiglia è più importante della tua per cui, caprone, zitto e paga le tue tasse al massimo livello e finché voglio io. Perché Io comando e tu no!”
e tra poco si aggiungeranno i danni che la Cartour chiede allo “scalzo” per i divieti di transito sul cavalcavia.
e tra poco si aggiungeranno i danni che la Cartour chiede allo “scalzo” per i divieti di transito sul cavalcavia.
Mezzo miliardo di debiti complessivi. Il comune di Roma, con una popolazione dieci volte quella di Messina, stava fallendo con 900milioni di euro di debiti. Se tanto mi dà tanto, facendo il paragone con Roma, con 500 milioni di debiti negli anni passati avremmo dovuto avere le strade lastricate d’oro. Complimenti agli amministratori passati e a chi li ha votati, avete fatto un ottimo lavoro.
Mezzo miliardo di debiti complessivi. Il comune di Roma, con una popolazione dieci volte quella di Messina, stava fallendo con 900milioni di euro di debiti. Se tanto mi dà tanto, facendo il paragone con Roma, con 500 milioni di debiti negli anni passati avremmo dovuto avere le strade lastricate d’oro. Complimenti agli amministratori passati e a chi li ha votati, avete fatto un ottimo lavoro.
Bravissima Danila LA TORRE, l’allieva ha superato il maestro, se tu non ci fossi dovremmo inventarti come giornalista economica che faccia del defendit numerus il suo strumento di analisi, in merito all’allieva stavo scherzando. Voglio commentare il tuo articolo esprimendo subito il mio stato d’animo: UN BRIVIDO NELLA SCHIENA. La classe politica ha ferito a morte Messina, iene e avvoltoi messinesi, a volte anche gente estranea alla città ma aiutata dai nostri concittadini più in vista, se ne sono impossessati per finirla, spolpando avidamente la sua carne ancora viva, cioè il territorio e la spesa corrente. Perchè i tanti mariedit, puntuali nel versare tributi e tasse di ogni tipo, dovrebbero pagare i debiti fatti per ingrassare iene e avvoltoi messinesi? IO non ci sto, CHE DISSESTO SIA, che paghino chi ha spolpato la città. DIFFIDIAMO di chi difende questo Piano di Riequilibrio, una palla di piombo ai piedi dei giovani messinesi, confezionato per restituire a chi non lo merita i debiti fatti per farli arricchire. IL DISSESTO azzererà tutto, ricominceremo con un bilancio sanato a disposizione di chi poi vincerà le elezioni, RENATO sindaco è il messinese giusto per gestirlo insieme ai commissari. Da TempoStretto si levi un urlo, DISSESTO DISSESTO DISSESTO, unica salvezza per far fuggire iene e avvoltoi.
Bravissima Danila LA TORRE, l’allieva ha superato il maestro, se tu non ci fossi dovremmo inventarti come giornalista economica che faccia del defendit numerus il suo strumento di analisi, in merito all’allieva stavo scherzando. Voglio commentare il tuo articolo esprimendo subito il mio stato d’animo: UN BRIVIDO NELLA SCHIENA. La classe politica ha ferito a morte Messina, iene e avvoltoi messinesi, a volte anche gente estranea alla città ma aiutata dai nostri concittadini più in vista, se ne sono impossessati per finirla, spolpando avidamente la sua carne ancora viva, cioè il territorio e la spesa corrente. Perchè i tanti mariedit, puntuali nel versare tributi e tasse di ogni tipo, dovrebbero pagare i debiti fatti per ingrassare iene e avvoltoi messinesi? IO non ci sto, CHE DISSESTO SIA, che paghino chi ha spolpato la città. DIFFIDIAMO di chi difende questo Piano di Riequilibrio, una palla di piombo ai piedi dei giovani messinesi, confezionato per restituire a chi non lo merita i debiti fatti per farli arricchire. IL DISSESTO azzererà tutto, ricominceremo con un bilancio sanato a disposizione di chi poi vincerà le elezioni, RENATO sindaco è il messinese giusto per gestirlo insieme ai commissari. Da TempoStretto si levi un urlo, DISSESTO DISSESTO DISSESTO, unica salvezza per far fuggire iene e avvoltoi.
L’INVASORE E’ UNO DI NOI. Cara Danila LA TORRE dopo aver riletto il tuo articolo, uno spietato atto di accusa contro la classe politica messinese, contro la borghesia economica e delle professioni messinese, contro la burocrazia comunale messinese, contro i dipendenti di Palazzo Zanca messinesi, sale ancora più alto l’urlo DISSESTO DISSESTO DISSESTO DISSESTO.
L’INVASORE E’ UNO DI NOI. Cara Danila LA TORRE dopo aver riletto il tuo articolo, uno spietato atto di accusa contro la classe politica messinese, contro la borghesia economica e delle professioni messinese, contro la burocrazia comunale messinese, contro i dipendenti di Palazzo Zanca messinesi, sale ancora più alto l’urlo DISSESTO DISSESTO DISSESTO DISSESTO.
DEFENDIT NUMERUS, nei numeri è la sicurezza. Prendo un giorno a caso, il 4 SETTEMBRE, su 42 atti esitati dalla Giunta 40 sono AFFARI LEGALI, cioè incarichi ad avvocati. E’ UN’AGGRESSIONE LEGALE contro i messinesi, non contro Palazzo Zanca, difendiamoci urlando DISSESTO DISSESTO DISSESTO DISSESTO.
DEFENDIT NUMERUS, nei numeri è la sicurezza. Prendo un giorno a caso, il 4 SETTEMBRE, su 42 atti esitati dalla Giunta 40 sono AFFARI LEGALI, cioè incarichi ad avvocati. E’ UN’AGGRESSIONE LEGALE contro i messinesi, non contro Palazzo Zanca, difendiamoci urlando DISSESTO DISSESTO DISSESTO DISSESTO.
Amici i debiti “potenziali” non esistono si tratta di una invenzione. Il Comune avrebbe dovuto fare una negoziazione con i creditori e successivamente provvedere a fare riconoscere dal C.C. gli stessi, ma è stata scelta una strada diversa. Ciò rappresenta uno degl anelli deboli del piano di riequilibrio che non presenta nel suo complesso una massa debitoria certa ne riconoscita dal Consiglio comunale in dettaglio. L’approvazione del piano in termini così approssimativi e generici non mi pare possa sanare il mancato iter di certificazione dei debitii, primi tra tutti quelli relativi alle Partecipate.
Amici i debiti “potenziali” non esistono si tratta di una invenzione. Il Comune avrebbe dovuto fare una negoziazione con i creditori e successivamente provvedere a fare riconoscere dal C.C. gli stessi, ma è stata scelta una strada diversa. Ciò rappresenta uno degl anelli deboli del piano di riequilibrio che non presenta nel suo complesso una massa debitoria certa ne riconoscita dal Consiglio comunale in dettaglio. L’approvazione del piano in termini così approssimativi e generici non mi pare possa sanare il mancato iter di certificazione dei debitii, primi tra tutti quelli relativi alle Partecipate.
Addio Comune di Messina, ritengo che sussistano i presupposti per la dichiarazione di Dissesto Finanziario, spero che la magistratura, con atto masochistico, si sobbarchi di indagare sulla leicità di tutte le spese che compongono i vari debiti accumulati dalle varie amministrazioni.
Complimenti a Danila La Torre per il lavoraccio svolto.
Bel presupposto per la costituzione della nuova città metropolitana, poi non chiedetevi come mai alla Regione nessuno prende in considerazione i politici messinesi.
In bocca al lupo anche ad Accorinti & co. che si è trovato un bel fardello sulle spalle ed in aggiunta avrà anche l’onore ed onere d’iscrivere tra i debiti il futuro risarcimento ai Franza per il danno provocato dal fermo dei TIR.
Addio Comune di Messina, ritengo che sussistano i presupposti per la dichiarazione di Dissesto Finanziario, spero che la magistratura, con atto masochistico, si sobbarchi di indagare sulla leicità di tutte le spese che compongono i vari debiti accumulati dalle varie amministrazioni.
Complimenti a Danila La Torre per il lavoraccio svolto.
Bel presupposto per la costituzione della nuova città metropolitana, poi non chiedetevi come mai alla Regione nessuno prende in considerazione i politici messinesi.
In bocca al lupo anche ad Accorinti & co. che si è trovato un bel fardello sulle spalle ed in aggiunta avrà anche l’onore ed onere d’iscrivere tra i debiti il futuro risarcimento ai Franza per il danno provocato dal fermo dei TIR.
Ma è impazzito/a?
Ma è impazzito/a?
paga buddace, paga
paga buddace, paga
Aveva ragione Lei a riguardo.
Non mi aspettavo un tale “cannibalismo” interno.
Non ci resta che azzerare tutto per ripartire.
Quanta amarezza però.
Salvatore
Aveva ragione Lei a riguardo.
Non mi aspettavo un tale “cannibalismo” interno.
Non ci resta che azzerare tutto per ripartire.
Quanta amarezza però.
Salvatore
Come se ce ne fosse bisogno, appare chiara la strenua difesa del bilancio delle’Ente a tutti i costi. Qui si vuole garantire una pletora di amministratori e gente che ha interesse a che non si dichiari dissesto, poiché i soldi avanzati dal Comune, in termine di rendimento, sono meglio di qualsiasi altro investimento. Se a cio’ si aggiunge che in casi di dissesto non maturano piu’ interessi e sono sospese le azioni di recupero del credito, si puo’ ben capire quanti siano quelli che non vogliono assolutamente il dissesto, ma che si spalmi il debito presente e soprattutto futuro su tutti gli imbecilli cittadini che dovremo pagare.
Renatino…non è che ci hai profondamente deluso…CI STAI AFFOSSANDO PER TUTTA LA VITA CON LE TUE MANI!!!
Come se ce ne fosse bisogno, appare chiara la strenua difesa del bilancio delle’Ente a tutti i costi. Qui si vuole garantire una pletora di amministratori e gente che ha interesse a che non si dichiari dissesto, poiché i soldi avanzati dal Comune, in termine di rendimento, sono meglio di qualsiasi altro investimento. Se a cio’ si aggiunge che in casi di dissesto non maturano piu’ interessi e sono sospese le azioni di recupero del credito, si puo’ ben capire quanti siano quelli che non vogliono assolutamente il dissesto, ma che si spalmi il debito presente e soprattutto futuro su tutti gli imbecilli cittadini che dovremo pagare.
Renatino…non è che ci hai profondamente deluso…CI STAI AFFOSSANDO PER TUTTA LA VITA CON LE TUE MANI!!!
scusate ..ma con 60 milioni di eventuale contributo..che ci fa il Comune, ci paga un paio di bollette??
Tutto cio’ non normale è semplicemnte pazzesco, leggendo le cifre vengono i brividi.
E’ come se ti dicessero che la tua famiglia ha un debito di un milione di euro e tu ne guadagni 10mila l’anno, sai che per tutta la vita per quanti sforzi farai non ne uscirai mai!!!
E’ una città da abbandonare, altro che biasimare chi scappa.
E se questa era l’ultima opportunità di cambiare, abbiamo finalmente capito che non cambiera’ mai nulla!
scusate ..ma con 60 milioni di eventuale contributo..che ci fa il Comune, ci paga un paio di bollette??
Tutto cio’ non normale è semplicemnte pazzesco, leggendo le cifre vengono i brividi.
E’ come se ti dicessero che la tua famiglia ha un debito di un milione di euro e tu ne guadagni 10mila l’anno, sai che per tutta la vita per quanti sforzi farai non ne uscirai mai!!!
E’ una città da abbandonare, altro che biasimare chi scappa.
E se questa era l’ultima opportunità di cambiare, abbiamo finalmente capito che non cambiera’ mai nulla!
parcelle legali da 400.000,00 a 600.000,00 euro??? solo un avvocato??
Chi difinnemmu u Colosseu da Attila?
parcelle legali da 400.000,00 a 600.000,00 euro??? solo un avvocato??
Chi difinnemmu u Colosseu da Attila?
Se potessi me ne andrei da Messina anche oggi, tutto cio’ è nauseabondo, vomitevole.
Accorinti che ci sei andato a fare al Comune??? Questo sarebbe il cambiamento dal basso?? Cioe’ condannarci a pagare i debiti degli altri ?? Alla faccia del cambiamento!!!
Se potessi me ne andrei da Messina anche oggi, tutto cio’ è nauseabondo, vomitevole.
Accorinti che ci sei andato a fare al Comune??? Questo sarebbe il cambiamento dal basso?? Cioe’ condannarci a pagare i debiti degli altri ?? Alla faccia del cambiamento!!!
sti parcelli sulu pi ll’amici !!
sti parcelli sulu pi ll’amici !!
Non è corretto perndersela con Accorinti come se il debito fosse causa sua.
Alla luce di quanto scritto nell’articolo anche io penso sia meglio il dissesto, ma non è corretto imputare a Renato nulla di più se non una scelta non condivisibile o sebagliata che si voglia.
Facciamo troppo presto a dimenticare.
Quando veniva detto che il presente era condizionato dal passato molti continuavano a dire che uno due anni dovevano bastare ed avanzare per cambiare le cose, ora invece scopriamo che non solo il passato condiziona ancora il presente ma che lo paralizza con debiti che farebbero impallidire una metropoli non Messina.
Dove è stata la cittadinanza tanto attenta oggi all’operato di Acccoriti negli ultimi decenni?
A raccogliere le briciole dei corsi di formazione?
A beccare gli scarti dei contratti di collaborazione?
Ora la festa è finitae e la colpa è nostra.
Non avremmo avuto bisogno di nessun Accorinti a cui aggrapparci come dei disperati se fossimo stati delle persone coraggiose ed intellettualmente oneste.
Invece siamo solo dei cialtroni, pronti ad indicare sempre chiunque tranne che noi.
Ne ho sentite e ne sento di tutti i colori sul Sindaco ed oggi lui “paga” per tutti non solo per le sue scelte sbagliate.
Mille commenti che danno addosso al Sindaco assolvendo del tutto i cittadini, negandone le colpe e le connivenze.
Un minimo di auto critica santo cielo.
Tutti sapevamo quello che succedeva.
“Tantu robbunu tutti”, questa è la frase che ho sentito negli ultimi 30 anni da chiunque parlasse di politica. Assoluzione per tutti perchè tutti colpevoli nessun colpevole.
Abbiamo atteso il “messia” e gli abbiamo delegato ogni nostro impegno sociale ogni nostro interesse o coinvolgimento e ce ne seiamo lavati le mani come sempre, perchè devono essere gli altri a tirarci fuori dai guai e solo dopo che la situazione è divenuta irreparabile, mai prima.
Il dissesto ci sarà perchè il programma di rientro decennale è ingurdabile, e la colpa di tutto dalla “A” alla “Z” sarà solo ed escusivamente di noi cittadini messinesi.
Salvatore
Non è corretto perndersela con Accorinti come se il debito fosse causa sua.
Alla luce di quanto scritto nell’articolo anche io penso sia meglio il dissesto, ma non è corretto imputare a Renato nulla di più se non una scelta non condivisibile o sebagliata che si voglia.
Facciamo troppo presto a dimenticare.
Quando veniva detto che il presente era condizionato dal passato molti continuavano a dire che uno due anni dovevano bastare ed avanzare per cambiare le cose, ora invece scopriamo che non solo il passato condiziona ancora il presente ma che lo paralizza con debiti che farebbero impallidire una metropoli non Messina.
Dove è stata la cittadinanza tanto attenta oggi all’operato di Acccoriti negli ultimi decenni?
A raccogliere le briciole dei corsi di formazione?
A beccare gli scarti dei contratti di collaborazione?
Ora la festa è finitae e la colpa è nostra.
Non avremmo avuto bisogno di nessun Accorinti a cui aggrapparci come dei disperati se fossimo stati delle persone coraggiose ed intellettualmente oneste.
Invece siamo solo dei cialtroni, pronti ad indicare sempre chiunque tranne che noi.
Ne ho sentite e ne sento di tutti i colori sul Sindaco ed oggi lui “paga” per tutti non solo per le sue scelte sbagliate.
Mille commenti che danno addosso al Sindaco assolvendo del tutto i cittadini, negandone le colpe e le connivenze.
Un minimo di auto critica santo cielo.
Tutti sapevamo quello che succedeva.
“Tantu robbunu tutti”, questa è la frase che ho sentito negli ultimi 30 anni da chiunque parlasse di politica. Assoluzione per tutti perchè tutti colpevoli nessun colpevole.
Abbiamo atteso il “messia” e gli abbiamo delegato ogni nostro impegno sociale ogni nostro interesse o coinvolgimento e ce ne seiamo lavati le mani come sempre, perchè devono essere gli altri a tirarci fuori dai guai e solo dopo che la situazione è divenuta irreparabile, mai prima.
Il dissesto ci sarà perchè il programma di rientro decennale è ingurdabile, e la colpa di tutto dalla “A” alla “Z” sarà solo ed escusivamente di noi cittadini messinesi.
Salvatore
premmesso che il Comune è un ente pubblico e sicuramente questo debito così enorme non lo ha creato di certo Accorinti, guardi che è tutta l’Italia che si trova in queste condizioni e in particolar modo ad essere completamente fuori controllo è la spesa degli enti locali ed enti autonomi : regione, provincia, comune,asl perchè non vi è alcuna forma di controllo sulle loro spese semplicmente perchè non vi sono le leggi per poterlo fare
SE CREDE CHE ANDANDO FUORI MESSINA LA MUSICA E’ DIVERSA, ALLORA VADA IN INTERNET CON UN MOTORE DI RICERCA E DIA UN’OCCHIATA AGLI ARTICOLI SOTTO INDICATI CHE LE SUGGERISCO DI LEGGERE CON ATTENZIONE E SI RENDERA’ CONTO DI COME E’ MESSA ADESSO L’ITALIA E GUARDI CHE QUELLI CHE LE HO SOTTO INDICATO SONO SOLO UNA MINIMA PARTE , LA CORRUZIONE E’ IL TUMORE CHE STA DISTRUGGENDO L’ITALIA
Usl 16, ammanco di un milione. Ma non ci sono responsabili …
mattinopadova.gelocal.it › Cronaca
02/set/2014 – Un buco di oltre 1 milione di euro nella sanità padovana e nessun colpevole. … non ha pagato i canoni d’affitto dovuti all’Usl per la concessione in uso di … avviata nel 2011, grazie anche agli articoli del Mattino di Padova
Impiegata del-Usl 9 fa sparire 4,2 milioni – la Tribuna di …
tribunatreviso.gelocal.it › Veneto
26/feb/2009 – Oltre 4 milioni di euro dirottati nei conti correnti di parenti. … è lasciata alle spalle il più grosso «buco» che l’Asl di Treviso abbia mai registrato. … all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’impiegata ora accusata di … n. bagni 2 1 piano cucina: Abitabile Box rustico diviso in orizzontale su due piani .
Ammanchi in municipio: l’impiegata incastrata dal suo capo …
http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/TREVISO/…/421685.shtml
03/gen/2014 – aveva sottratto alcune migliaia di euro: a processo … TREVISO – Faceva sparire i soldi dalla cassa del Comune di Carbonera: l’ha fatta … da Loredana Bolzan per far sparire 4 milioni dalle casse dell’Usl 9), soldi destinati all’Ente. … Una ragioniera modello, ma ora non si fa più trovare … 1 commenti presenti
Giallo: 28 milioni di euro spariti dal caveau – Cronaca – la …
tribunatreviso.gelocal.it › Cronaca
02/ott/2013 – +; -. Il caveau della North East Services a Silea … Spariti 28 milioni di euro (ma c’è chi parla di dieci di più) dei … ieri da parte di Veneto Banca e Banca Intesa, di ottenere 20 milioni complessivi di liquidità da
parte della Nes
premmesso che il Comune è un ente pubblico e sicuramente questo debito così enorme non lo ha creato di certo Accorinti, guardi che è tutta l’Italia che si trova in queste condizioni e in particolar modo ad essere completamente fuori controllo è la spesa degli enti locali ed enti autonomi : regione, provincia, comune,asl perchè non vi è alcuna forma di controllo sulle loro spese semplicmente perchè non vi sono le leggi per poterlo fare
SE CREDE CHE ANDANDO FUORI MESSINA LA MUSICA E’ DIVERSA, ALLORA VADA IN INTERNET CON UN MOTORE DI RICERCA E DIA UN’OCCHIATA AGLI ARTICOLI SOTTO INDICATI CHE LE SUGGERISCO DI LEGGERE CON ATTENZIONE E SI RENDERA’ CONTO DI COME E’ MESSA ADESSO L’ITALIA E GUARDI CHE QUELLI CHE LE HO SOTTO INDICATO SONO SOLO UNA MINIMA PARTE , LA CORRUZIONE E’ IL TUMORE CHE STA DISTRUGGENDO L’ITALIA
Usl 16, ammanco di un milione. Ma non ci sono responsabili …
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02/set/2014 – Un buco di oltre 1 milione di euro nella sanità padovana e nessun colpevole. … non ha pagato i canoni d’affitto dovuti all’Usl per la concessione in uso di … avviata nel 2011, grazie anche agli articoli del Mattino di Padova
Impiegata del-Usl 9 fa sparire 4,2 milioni – la Tribuna di …
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26/feb/2009 – Oltre 4 milioni di euro dirottati nei conti correnti di parenti. … è lasciata alle spalle il più grosso «buco» che l’Asl di Treviso abbia mai registrato. … all’ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell’impiegata ora accusata di … n. bagni 2 1 piano cucina: Abitabile Box rustico diviso in orizzontale su due piani .
Ammanchi in municipio: l’impiegata incastrata dal suo capo …
http://www.ilgazzettino.it/NORDEST/TREVISO/…/421685.shtml
03/gen/2014 – aveva sottratto alcune migliaia di euro: a processo … TREVISO – Faceva sparire i soldi dalla cassa del Comune di Carbonera: l’ha fatta … da Loredana Bolzan per far sparire 4 milioni dalle casse dell’Usl 9), soldi destinati all’Ente. … Una ragioniera modello, ma ora non si fa più trovare … 1 commenti presenti
Giallo: 28 milioni di euro spariti dal caveau – Cronaca – la …
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02/ott/2013 – +; -. Il caveau della North East Services a Silea … Spariti 28 milioni di euro (ma c’è chi parla di dieci di più) dei … ieri da parte di Veneto Banca e Banca Intesa, di ottenere 20 milioni complessivi di liquidità da
parte della Nes
Concordo sull’amarezza. Non si può essere contenti ad avere ragione in casi come questi. Si spera sempre di sbagliare
Concordo sull’amarezza. Non si può essere contenti ad avere ragione in casi come questi. Si spera sempre di sbagliare
Se esce fuori un problema finanziaro grosso come una casa e che si protrae, ed aumenta, da DECENNI verosimilmente NON E’ colpa di Accorinti.
Non è da persone capaci d’intendere e volere addossare la colpa al malcapitato di turno.
L’operato del sindaco attuale può essere discutibile (sicuramente lo è) ma SICURAMENTE la spazzatura che era nascosta sotto i tappeti dell’ufficio ragioneria del Comune di Messina non ce l’ha messa Accorinti.
Premesso ciò, vorrei guardare in faccia Buzzanca, Genovese, i prefetti che si sono alternati ed i revisori dei conti mentre dichiarano che prima di Accorinti i conti erano in ordine!!!
Vorrei guardare anche gli elettori affetti da clientelismo acuto mentre ricevono le future tasse da pagare e ringraziare le vecchie amministrazioni DA LORO VOLUTE per il regalo ricevuto.
Chi è causa del prioprio male pianga se stesso!!!
Se esce fuori un problema finanziaro grosso come una casa e che si protrae, ed aumenta, da DECENNI verosimilmente NON E’ colpa di Accorinti.
Non è da persone capaci d’intendere e volere addossare la colpa al malcapitato di turno.
L’operato del sindaco attuale può essere discutibile (sicuramente lo è) ma SICURAMENTE la spazzatura che era nascosta sotto i tappeti dell’ufficio ragioneria del Comune di Messina non ce l’ha messa Accorinti.
Premesso ciò, vorrei guardare in faccia Buzzanca, Genovese, i prefetti che si sono alternati ed i revisori dei conti mentre dichiarano che prima di Accorinti i conti erano in ordine!!!
Vorrei guardare anche gli elettori affetti da clientelismo acuto mentre ricevono le future tasse da pagare e ringraziare le vecchie amministrazioni DA LORO VOLUTE per il regalo ricevuto.
Chi è causa del prioprio male pianga se stesso!!!
Uno che la pensa come me.
Grazie
Salvatore
Uno che la pensa come me.
Grazie
Salvatore
guardi che è da almeno 10 anni che al prefetto è stato tolto il potere di controllo sulla spesa sdegli enti locali a volere fortemente ciò è stato Bossi che è diventato ministro della Repubblica grazia anche al voto di tanti meridionali, messinesi in testa
guardi che è da almeno 10 anni che al prefetto è stato tolto il potere di controllo sulla spesa sdegli enti locali a volere fortemente ciò è stato Bossi che è diventato ministro della Repubblica grazia anche al voto di tanti meridionali, messinesi in testa