I vincitori del concorso dovranno fare il Piano di inquadramento operativo e il progetto della prima parte
Avranno 60 giorni di tempo, a partire dalla proclamazione, i vincitori del concorso di progettazione per il nuovo lungomare Boccetta – Annunziata. Dovranno completare gli elaborati concorsuali, redigendo per la parte di pianificazione il Piano di Inquadramento Operativo, con gli elaborati necessari per le successive fasi approvative, e per la parte di progettazione la fattibilità tecnica ed economica.
Il progetto, in una prima fase, riguarderà i padiglioni dell’ex Fiera, quelli considerati di valore e salvati dalle demolizioni, ad integrazione del parco fronte mare in fase di realizzazione. L’intervento potrà essere completato una volta chiusa al traffico navale la rada San Francesco (quindi con la fine dei lavori e l’apertura del nuovo porto di Tremestieri), che potrà tornare alla fruizione pubblica insieme alla vicina spiaggia del Ringo.
Con il Pio (Piano di inquadramento operativo) dovranno essere delineati i principali interventi trasformativi, precisando le destinazioni funzionali previste, i criteri realizzativi, con alcuni dettagli tipologici, tecnologici, costruttivi, materici, affinché si comprenda il progetto ideativo nel suo complesso, ed emergano le logiche compositive e di passaggio tra la scala urbanistica e quella architettonica. Un “Masterplan”, corredato da relazioni ed elaborati, da intendersi come progetto propedeutico all’approfondimento relativo agli ambiti Wat 2 e Wat 3 previsto nella successiva fase.
Le linee guida
Cosa ci sarà nella fascia costiera? Attività di accoglienza dei croceristi, da un lato verso il centro città e dall’altro verso il Museo, ma soprattutto il recupero dell’affaccio sullo Stretto, eliminando barriere fisiche e visive. Poi ancora approdi per il diporto, impianti per gli sport acquatici, ormeggi per eventuali servizi marittimi di collegamento longitudinale alla costa a fini turistici, rimessaggio a secco di piccole imbarcazioni da pesca, all’interno di una riqualificazione complessiva dell’area che assicuri ampi spazi pubblici destinati a verde e alle attività sportive all’aperto oltre che luoghi di natura espositiva, ricreativa e culturale e una spiaggia urbana facilmente e liberamente fruibile dalla cittadinanza e dai turisti.
I costi
Dalle analisi preliminari effettuate dall’AdSP dello Stretto è stato stimato preliminarmente e sommariamente in 152 milioni l’importo complessivo dell’intervento urbanistico (Pio) e in 68 milioni l’importo complessivo per il Pfte.
Manco fra cent’anni. Ma vi rendete conto di quante cose più semplici non riescono a vedere la fine? Figuriamoci opere come questa, manco i nostri nipoti avranno questo privilegio.
“Non c’è niente di meglio di un sogno per creare il futuro” (Victor Hugo)
……. ma Messina è tutta un’altra storia!!!!
Ad maiora