Colpo di scena in appello per Sebastiano Puliafito, condannato all'ergastolo. In primo grado era stato scagionato
La Corte d’Assise d’Appello di Messina ha condannato all’ergastolo l’ex agente penitenziario Sebastiano Puliafito nel processo per l’omicidio di Stefano Oteri avvenuto nel 1998 a Milazzo. I giudici hanno ribaltato la sentenza di primo grado che lo aveva assolto accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Felice Lima, che aveva chiesto la condanna alla pena dell’ergastolo.
Fatta luce su 4 omicidi con l’operazione Nemesi
Cambia tutto quindi per l’ex guardia giurata, scagionato in primo grado, coinvolto nell’operazione Nemesi, l’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Messina che ha chiarito gli scenari di quattro omicidi di mafia a Barcellona, risalenti nel tempo.
Lupara bianca
Oteri venne ucciso a colpi d’arma da fuoco la sera del 27 giugno 1998. Era un ex tossicodipendente ed è stato punito perché si muoveva in modo troppo autonomo. Sem Di Salvo, reggente dello storico boss Gullotti, avrebbe incaricato della sua uccisione Carmelo D’Amico che poi si è scelto la squadra, hanno spiegato gli investigatori dopo il blitz Nemesi. Oteri sarebbe entrato in contrasto con Puliafito e per questo punito, ucciso davanti casa della sorella a Milazzo dove, secondo il clan di Barcellona, cominciava ad allargarsi autonomamente, atteggiandosi a “boss”. Gli arresti per questo caso di lupara bianca scattarono nel gennaio del 2019.