Si è spento il musicista, compositore ed etnomusicologo Orazio Corsaro. Fondamentale il suo lavoro di ricerca sul folklore siciliano
Si è spento dopo una lunga malattia Orazio Corsaro, notissimo musicista, compositore ed etnomusicologo messinese. Originario della città dello Stretto, aveva conseguito il diploma in teoria e solfeggio al Conservatorio “Alfieri” di Asti e, nel 1980, la laurea al Dams dell’Università di Bologna. Lunga e proficua la sua collaborazione con l’Università di Roma per la catalogazione dei brani popolari siciliani dell’Archivio di Stato. Virtuoso di zampogna, fisarmonica e cornamusa, Corsaro è stato insegnante di etnomusicologia al Magistero di Messina, direttore di scena del Teatro Vittorio Emanuele e maestro di palcoscenico per Taormina Arte. Storico anche il suo legame con il progetto Universiteatrali.
Al centro della sua lunghissima opera la Sicilia, con un meticoloso lavoro di ricerca nelle tradizioni e nel folklore dell’isola a fare da filo conduttore dagli anni dell’apprendistato fino agli ultimi lavori prodotti. Nella memoria di molti il suo rapporto privilegiato con la zampogna, strumento popolare per eccellenza. Commosso il ricordo espresso dai vertici del Teatro Vittorio Emanuele sulla pagina facebook ufficiale dell’Ente: “Con enorme tristezza apprendiamo della scomparsa di Orazio Corsaro, musicista, compositore, etnomusicologo, virtuoso di zampogna, fisarmonica, cornamusa. Lunghissima la sua collaborazione col Teatro di Messina, maestro di palcoscenico della stagione lirica dal 1992, direttore di scena dal 2006, maestro collaboratore per numerosissime opere liriche. Autore delle musiche di scena di spettacoli prodotti dall’Ente, ha condotto numerosi laboratori teatrali, alimentando e vivificando con passione e dedizione quel confronto necessario con le giovani generazioni, all'insegna della musica e dell’arte. A lui sarà dedicato il concerto di questa sera al Vittorio Emanuele con protagonisti Giovanni Renzo e l’Orchestra del Teatro Vittorio Emanuele”.
I funerali saranno celebrati nella chiesa di San Francesco domani 9 aprile alle ore 16.
