Mons. Gulletta ha officiato i funerali della poetessa scomparsa mercoledì all’età di 89 anni. Presenti tutti i maggiori rappresentanti delle istituzioni cittadine
Un addio che lascia il segno sull’intera comunità messinese: gremita oltre misura la piccola chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Paradiso per l’ultimo saluto a Maria Costa, poetessa omerica depositaria di un antico sapere popolato dagli splendori e dalle miserie dello Stretto.
Nel giorno del lutto cittadino parenti, semplici conoscenti e tutti i rappresentanti delle istituzioni si ritrovano per un addio intriso di quella sincera commozione riservata solo a chi ha saputo incidere con reale intelligenza sulla cultura di un popolo: l’identità messinese spesso infiacchita da vuote banalità trovava nei versi di Maria Costa una maestà largamente sconosciuta, quel vigore degradato oramai alla condizione di impotenza.
Una carrozza antica trainata da quattro cavalli bianchi per l’ultimo viaggio della poetessa tra le case basse di Paradiso, punto di osservazione privilegiato da cui narrare le asperità della vita e il trionfo della fantasia: di fronte lo Stretto, paziente luogo del Mito.
Domenico Colosi