La Cisl Fp a muso duro contro Le Donne, i dirigenti e l’amministrazione Accorinti

La Cisl Fp a muso duro contro Le Donne, i dirigenti e l’amministrazione Accorinti

La Cisl Fp a muso duro contro Le Donne, i dirigenti e l’amministrazione Accorinti

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giovedì 04 Agosto 2016 - 14:09

Il segretario provinciale Calogero Emanuele attacca il segretario/ direttore generale, la classe dirigente e la giunta e sottolinea l’ inefficienza diffusa della macchina amministrativa di Palazzo Zanca

La Cisl Funzione Pubblica attacca il direttore generale del Comune di Messina, Antonino Le Donne e la delegazione trattante per quello che il segretario provinciale, Calogero Emanuele, definisce «un comportamento assurdo, inaccettabile, una vera e propria strumentalizzazione messa in campo da chi non è nelle condizioni di potere dare risposte agli impegni assunti».

Il nodo è la riunione sul contratto integrativo del 2016 convocata dal direttore generale di Palazzo Zanca per questa mattina e, solo ieri pomeriggio alle 17, rinviata ‪al 31 agosto. La motivazione addotta, «pretestuosamente» per Calogero Emanuele, era una comunicazione «che – spiega Emanuele – come da consuetudine la Cisl Fp invia a tutti gli enti, ovvero quella della chiusura dei propri uffici amministrativi».

Ma lo stesso Emanuele precisa: «Il direttore generale Le Donne aveva comunque ricevuto, a scanso di equivoci, conferma della mia partecipazione al tavolo e infatti questa mattina ero presente a Palazzo Zanca. Questo perché la riunione è stata rinviata ieri alle 17, tanto che i sindacalisti che hanno accesso alle segrete stanze avevano anche “anticipato” la decisione».

«È stato un clamoroso fuorigioco, quello di “Balotelli”-Le Donne – afferma sarcasticamente Calogero Emanuele – non è sicuramente lo stile che si richiede a un dirigente fuoriclasse».

Ma Emanuele rincara la dose, ricordando le parole che l’assessore al Bilancio Luca Eller pronunciò in merito ai comportamenti della classe dirigente che non ritengono di assolvere ai più semplici procedimenti che riguardano i dipendenti. «E’ strano che ogni atto che riguarda i dipendenti del Comparto, contrattisti compresi, viene trasmesso ai Revisori, alla Commissione di Vigilanza e alla Corte sei Conti e per la dirigenza non accada».

Intanto i dipendenti aspettano la liquidazione delle spettanze accessorie del 2015, i contrattisti stabilizzati aspettano la ricontrattualizzazione, i precari aspettano la stabilizzazione, oltre la liquidazione dell'acconto delle spettanze 2016, la polizia municipale aspetta e spera i buoni pasti negati ingiustamente da anni e il recupero delle risorse dell'ex fondo regionale della Polizia Municipale.

Secondo Emanuele i dirigenti sono « inadatti a reggere la farraginosa macchina amministrativa del Comune di Messina: dissestato, squilibrato, male amministrato, male rappresentato e mal gestito».

Ma le accuse della Cisl Funzione Pubblica non si fermano qui e sono rivolte anche alla Giunta: «Una Amministrazione che si tiene attaccata al carro trincerandosi dietro un piano di riequilibrio che s’è iniziato tre anni fa e che ancora non vede la luce o su una fantomatica società o multiservizi che deve mettere tutto dentro i servizi essenziali, tranne poi ripensarci e tornare indietro. Purtroppo, ancora, i tenutari dei cordoni della borsa della città tengono in piedi l'amministrazione "caduta nel basso"».

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