Da un'idea della Space Donkeys, troupe formata da giovani messinesi, nascerà un film documentario che racconterà la storia del Birrificio Messina, dal vecchio stabilimento alla lotta per il lavoro, fino al futuro che porta il nome delle tre birre che entreranno in produzione in autunno.
I quindici. Quelli che non si sono arresi. Quelli che ci hanno provato. Quelli che adesso si raccontano attraverso parole e occhi che presto diventeranno un docu-film. Sono i quindici del Birrificio Messina, i quindici che pochi giorni fa hanno vissuto forse uno dei momenti più belli ed emozionanti di un cammino difficile, coraggioso, bellissimo. Hanno presentato le tre etichette in un Salone degli specchi affollato ed emozionato, hanno risvegliato l’entusiasmo e la solidarietà di una città che quasi sempre appare dormiente e svogliata, oggi e domani proveranno a far conoscere la loro storia oltre lo Stretto. Si presenteranno al mondo dal padiglione Kip International School dell’Expo di Milano, racconteranno chi sono e perché hanno deciso di rimboccarsi le maniche, scommettere soldi e risparmi di una vita e restituire alla città di Messina uno stabilimento di birra. Ad aiutarli ci sarà anche il video realizzato dalla troupe messinese Space Donkeys, un gruppo di giovani che voleva realizzare un documentario sul lavoro e ha voluto loro, i quindici, perché sono un simbolo positivo in una città in cui il lavoro appare sempre più come un miraggio.
Il trailer anticipa il documentario che la Space Donkeys, per la regia di Alessandro Turchi, sta realizzando su questa esperienza e riesce a raccontare in pochi minuti questi anni di “lotta senza quartiere”, come racconta uno di loro.
“Mio nonno faceva la birra, mio padre faceva la birra, io voglio continuare a fare la birra” dice con lo sguardo fiero Mimmo Sorrenti, mentre i suoi compagni di battaglia raccontano come in questi mesi hanno fatto di tutto. Sono diventati manovali, operai, imbianchini, hanno cambiato il volto dei due capannoni della zona Asi di Larderia con le loro mani e con il loro lavoro. Ma vogliono tornare a fare la birra perché è la cosa che sanno fare meglio. E non volevano far disperdere quel sapere trasmesso dai loro nonni e dai loro padri solo perché un bel giorno qualcuno ha deciso che a Messina non si doveva più produrre birra. Erano in 41 a lottare per salvare lo stabilimento ex Triscele di via Bonino. Oggi sono 15 e il loro futuro si chiama Birrificio Messina.
Questo dei nostri BIRRAI è uno dei lampi di un temporale rigeneratore di Messina, un’altro potrebbe essere, in occasione dell’ISOLA DUOMO, una potatura drastica degli alberi, anche quelli di piazza MAUROLICO, per ridurne le dimensioni e condizionarne lo sviluppo e, ridarci nuovamente, come per i nostri AVI,la possibilità di ammirare dagli ingressi queste splendide piazze con i suoi prospetti. Impegnarsi come i BIRRAI per il lampo di GALLERIA VITTORIO EMANUELE o del maestoso FORTE GONZAGA o di PORTA CASA PIA,da spostare a Piazza Cairoli per farla mirare ai nostri visitatori, e deviarne il flusso nel nostro centro commerciale. Il lampo PAN LAB di Veterinaria è dell’altro ieri, e poi c’è quello che ci riguarda da vicino il lampo TEMPOSTRETTO.
Questo dei nostri BIRRAI è uno dei lampi di un temporale rigeneratore di Messina, un’altro potrebbe essere, in occasione dell’ISOLA DUOMO, una potatura drastica degli alberi, anche quelli di piazza MAUROLICO, per ridurne le dimensioni e condizionarne lo sviluppo e, ridarci nuovamente, come per i nostri AVI,la possibilità di ammirare dagli ingressi queste splendide piazze con i suoi prospetti. Impegnarsi come i BIRRAI per il lampo di GALLERIA VITTORIO EMANUELE o del maestoso FORTE GONZAGA o di PORTA CASA PIA,da spostare a Piazza Cairoli per farla mirare ai nostri visitatori, e deviarne il flusso nel nostro centro commerciale. Il lampo PAN LAB di Veterinaria è dell’altro ieri, e poi c’è quello che ci riguarda da vicino il lampo TEMPOSTRETTO.
FRANCESCA, mi sono commosso ad ascoltare questi messinesi,VERI MESSINESI,come sentire le voci dei nostri AVI,tra le genti più intraprendenti dell’allora mondo conosciuto.Nelle carte e mappe antiche molti sono i riferimenti agli artigiani.Intorno al Duomo c’era la porta della CONCERIA VECCHIA e via dei PIANELLARI,tra il Duomo e San Giovanni le carte indicano le strade dell’INCANTO residenza degli argentieri,Dei FORNARI,Dei BOTTARI,Dei CALDERARI,Dei ROTELLARI,Dei CHIAVARI,mentre sul piano San Giovanni c’era una grande fontana destinata al lavaggio delle sete,i cui artigiani gravitavano nella zona.E poi ancora il fiorente artigianato di prodotti della lavorazione della canapa e del cotone. Mi fermo qui, oggi a pieno titolo c’è via Dei BIRRAI.
FRANCESCA, mi sono commosso ad ascoltare questi messinesi,VERI MESSINESI,come sentire le voci dei nostri AVI,tra le genti più intraprendenti dell’allora mondo conosciuto.Nelle carte e mappe antiche molti sono i riferimenti agli artigiani.Intorno al Duomo c’era la porta della CONCERIA VECCHIA e via dei PIANELLARI,tra il Duomo e San Giovanni le carte indicano le strade dell’INCANTO residenza degli argentieri,Dei FORNARI,Dei BOTTARI,Dei CALDERARI,Dei ROTELLARI,Dei CHIAVARI,mentre sul piano San Giovanni c’era una grande fontana destinata al lavaggio delle sete,i cui artigiani gravitavano nella zona.E poi ancora il fiorente artigianato di prodotti della lavorazione della canapa e del cotone. Mi fermo qui, oggi a pieno titolo c’è via Dei BIRRAI.
Grandiiiiii !!!!!!!!!!!!!!!!!
Grandiiiiii !!!!!!!!!!!!!!!!!
Ai “lagnosi” lamentosi pseusomessinesi giunge, a monito di laboriosità INTELLIGENTE, la DIGNITOSA perseveranza a “continuare a fare la birra”:un lavoro come se ne sarebbero potuto SALVARE per amore del lavoro -mezzo per poter vivere senza MENDICARE, PIETIRE un diritto naturale.Ma quale politucolo,mezzacalzetta……LORO QUINDICI,in prima persona,si sono INVENTATI un’attività.Precari esodati,disoccupati a divinis(insomma,iMAMMADOVELAMETTO) sono INVECE IMPEGNATI a fare sit-in,reclamare prerogative di NULLAFACENZA in attesa dell’INFORNATA di POSTI DI LAVORO…assolutamente illegale,non immaginabile se non per….ILLUSIONE.E c’é ancora chi crede che l”onorevoluncolo” scoverà il posto fisso.
BRAVISSIMI I QUINDICI!!!
Ai “lagnosi” lamentosi pseusomessinesi giunge, a monito di laboriosità INTELLIGENTE, la DIGNITOSA perseveranza a “continuare a fare la birra”:un lavoro come se ne sarebbero potuto SALVARE per amore del lavoro -mezzo per poter vivere senza MENDICARE, PIETIRE un diritto naturale.Ma quale politucolo,mezzacalzetta……LORO QUINDICI,in prima persona,si sono INVENTATI un’attività.Precari esodati,disoccupati a divinis(insomma,iMAMMADOVELAMETTO) sono INVECE IMPEGNATI a fare sit-in,reclamare prerogative di NULLAFACENZA in attesa dell’INFORNATA di POSTI DI LAVORO…assolutamente illegale,non immaginabile se non per….ILLUSIONE.E c’é ancora chi crede che l”onorevoluncolo” scoverà il posto fisso.
BRAVISSIMI I QUINDICI!!!