L'appello dell'Anm e la solidarietà di Antoci. Intanto si indaga sulla scomparsa dell'allevatore Chiofalo e si teme una recrudescenza criminale.
Si riaccendono i riflettori su Barcellona dopo i preoccupanti episodi dei giorni scorsi.
In Procura si lavora al caso dell'allevatore scomparso. Le ricerche, proseguite anche ieri e condotte pure con gli elicotteri, non hanno svelato traccia del trentaduenne Salvatore Chiofalo, che manca all'appello da tre giorni. Si cercano testimonianze o immagini di veicoli in transito nella zona dove é stata trovata la Toyota bordeux carbonizzata, in contrada Maloto. I familiari sperano di ritrovarlo, ma il sospetto che si tratti di un altro caso di lupara bianca sembra sempre più fondato. La pista della mafia dei pascoli non è perô la sola al vaglio. Chiofalo era incensurato, e le testimonianze sin qui raccolte non parlano di recenti contrasti con alcuno.
A palazzo di giustizia del Longano un'altra preoccupazione è destata dal progetto di attentato alla PM torinese Federica Paiola. Dopo la scoperta del progetto del pregiudicato Salvatore Veneziano, i fari sono puntati sugli scarsi sistemi di sicurezza degli uffici di giustizia.
Sul tema interviene anche Ugo Scavuzzo, componente della Giunta messinese dell'Associazione Nazionale Magistrati. "La Giunta dell'ANM di Messina sottolinea la necessità di assicurare ai presidi giudiziari in prima linea nell'azione di contrasto alla criminalità organizzata, come il tribunale di Barcellona P.G., mezzi adeguati sia per la vigilanza e la funzionalità delle strutture, in pessime condizioni, sia per la sicurezza delle persone che vi operano, sia per la funzionalità degli uffici, afflitti da organici insufficienti e con ampie vacanze".
La sigla dei magistrati "…auspica che le autorità competenti intervengano senza indugio perché in un territorio come quello di Barcellona, ad altissima densità mafiosa, la presenza dello Stato sia forte e autorevole".
Solidarietà alla togata anche da Giuseppe Antoci, il presidente del Parco dei Nebrodi scampato ad un attentato nel maggio scorso "E’ triste dover constatare che, in questa Terra, i servitori dello Stato devono spesso subire la mortificazione di rischiare la propria vita e talvolta anche quella dei propri cari dichiara Giuseppe Antoci. Dunque esprimo piena ed incondizionata solidarietà al PM Federica Paiola per i fatti accaduti, con l’augurio che possa proseguire con serenità nel proprio quotidiano impegno; al Procuratore Emanuele Crescenti rinnovo il ringraziamento per il grande lavoro che sta portando avanti insieme ai suoi Sostituti in uno dei posti più difficili della Sicilia. Questi fatti dimostrano che occorre accendere i fari su questo territorio e mantenere alta l’attenzione. Investire in sicurezza e legalità è una priorità imprescindibile".
Alessandra Serio
Solidarietà al PM dagli avvocati.
Anche da quelli che difendono il mancato attentatore…………….
Solidarietà al PM dagli avvocati.
Anche da quelli che difendono il mancato attentatore…………….