L’Operazione Beta, condotta dai Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Messina, ha svelato la presenza di una cellula legata e gestita da familiari del boss catanese Nitto Santapaola operante nel messinese.
E’ tornato in libertà Fabio Lo Turco, l’imprenditore messinese coinvolto nella maxi Operazione Beta scattata all’alba dello scorso 6 luglio. Il messinese, che al momento del blitz dei carabinieri si trovava all’estero, si era poi consegnato agli uffici delle Forze dell’Ordine finendo direttamente ai domiciliari.
A stabilire la sua scarcerazione è stato il GIP Salvatore Mastroeni, dopo aver accolto la richiesta dei difensori Franco e Nunzio Rosso al termine dell’interrogatorio di garanzia.
L’Operazione Beta, condotta dai Carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Messina, ha svelato la presenza di una cellula legata e gestita da familiari del boss catanese Nitto Santapaola, operante nel messinese e con le mani su appalti nazionali (come quello sull’autostrada Salerno-Reggio Calabria), gioco illegale e scommesse calcistiche clandestine.
Le indagini, scattate nel 2013 sotto il coordinamento della Direzione Investigativa Antimafia, hanno portato alla luce una realtà criminale, fortissima nella provincia di Messina, al cui vertice sedeva Vincenzo Romeo, sotto la super visione del padre Francesco. Il tutto ricollegato alla mafia catanese dei Nitto Santapaola. (Ve. Cro.)