I giudici della Cassazione hanno confermato in gran parte la sentenza di secondo grado dell'interminabile maxiprocesso alla mafia dei Nebrodi e barcellonese. Confermati anche i 14 ergastoli per cinque imputati. Giudicate le posizioni di quasi cento persone.
La Prima Sezione Penale della Corte di Cassazione ha confermato in gran parte l’impianto accusatorio dell’operazione Mare Nostrum il più lungo maxiprocesso della storia giudiziaria italiana.
L’operazione, che portò in carcere boss ed affiliati alla mafia tirrenica e nebroidea, scattò addirittura 17 anni fa. I giudici di terzo grado, chiamati a giudicare un centinaio di posizioni, hanno confermato 14 ergastoli per cinque imputati, 39 condanne e 30 assoluzioni. Dieci le prescrizioni totali numerose quelle parziali.
Il ricorso è stato firmato dal procuratore generale Franco Cassata, dal sostituto Salvatore Scaramuzza e dal collega della Direzione Distrettuale antimafia Fabio D’Anna, cioè dai due magistrati che hanno sostenuto l’accusa in appello.