La clamorosa decisione sarebbe dettata da motivi di opportunità politica: sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia con Pavone e il suo gruppo consiliare. Così, la maggioranza perde altri pezzi.
Del tutto inattese, arriva la revoca del vicesindaco di Torregrotta, Giuseppe Pavone da parte del sindaco Corrado Ximone. La causa sarebbe da ricercare nei rapporti politici tra i gruppi civici che compongono la maggioranza: il sindaco ha spiegato che sarebbe venuto meno il rapporto di fiducia che lo legava a Pavone. La frattura arriva a poco più di un anno dalle elezioni, che hanno consegnato un consenso bulgaro all'attuale maggioranza; ma quella maggioranza è già spaccata.
Non si hanno ulteriori precisazioni sulla natura della divergenza. Pavone ha dichiarato che parlerà solo dopo aver conosciuto le motivazioni dettagliate della revoca, visto che ancora non è stato contattato direttamente dall'amministrazione torrese. Da valutare saranno anche le ricadute sulla maggioranza consiliare, visto che nel gruppo di Pavone, "Torregrotta 20-21", militano due consiglieri torresi: Giovanni Scaglione e Daniela Foti.
Non sono nuove le notizie di tensioni interne alla maggioranza: in occasione della discussione sul Prg, il consigliere di maggioranza Nino Mondì aveva contestato la scarsa partecipazione concessa ai cittadini, pur ribadendo che il suo sostegno all'amministrazione non era in discussione. Ora, arriva un'altra tegola sulla travagliata coalizione che amministra Torregrotta. E adesso bisognerà rivalutare gli equilibri interni, verificando la sussistenza di una maggioranza consiliare adeguata per proseguire nel percorso politico. Anche se sempre più isolata.