Maltempo, la settimana di "passione" nella Jonica: riflettori sulle fragilità del territorio

Maltempo, la settimana di “passione” nella Jonica: riflettori sulle fragilità del territorio

Redazione

Maltempo, la settimana di “passione” nella Jonica: riflettori sulle fragilità del territorio

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lunedì 01 Novembre 2021 - 09:10

Dalla A-18 chiusa per giorni alle frane lungo le strade provinciali. Il sindaco di Furci: "Nei prossimi giorni la verifica dei danni causati dalla mareggiata sul lungomare"

Il maltempo della scorsa settimana ha causato danni lungo le strade provinciali di collegamento interno del comprensorio jonico messinese e sui lungomari di S. Teresa di Riva e Furci Siculo. In quest’ultimo centro la mareggiata ha lasciato il segno nella parte della litoranea in cui, lato nord, sono in corso i lavori di ampliamento del marciapiede. L’assenza del muro di cinta ha consentito alla furia delle onde di sradicare alberi, segnaletica, cestini per la spazzatura ed anche un paio di pali della pubblica illuminazione. “In realtà – spiega il sindaco, Matteo Francilia – li abbiamo adagiati noi sul vecchio bastione e solo nei prossimi giorni sarà fatta una verifica reale dei danni, che fortunatamente sono meno ingenti di quanto sembrasse. Quella è area di cantiere, quindi la competenza non è del Comune – conclude Francilia – bensì della ditta che sta eseguendo l’opera”. La circolazione stradale sul lungomare nelle giornate di venerdì e sabato è stata dirottata, in quel tratto, tutta sulla corsia lato monte. Nelle due giornate è stato inoltre consentito di parcheggiare gratuitamente negli stalli blu di via IV Novembre (la Statale 114). Immediate, già da sabato mattina, le operazioni con mezzi meccanici per la rimozione della sabbia dalla sede stradale. L’intervento è stato eseguito anche a S. Teresa di Riva, nella parte del paese, centrale, più colpita dalla mareggiata che va da piazza del Gambero (transennata da mesi in seguito all’apertura di una voragine determinata dall’erosione) al quartiere Sacra Famiglia. Diversi gli smottamenti lungo le strade provinciali. L’ultimo lungo quella che attraversa la Valle dell’Agrò, tra Mongiuffi Melia e Roccafiorita, dove si è rischiata la tragedia per la caduta di numerosi massi che hanno invaso l’intera carreggiata. Sono stati posti a bordo strada ma non ancora del tutto rimossi. Ciò consente di transitare, con molta prudenza. L’intervento è stato eseguito dagli operai della Città metropolitana.

Per la riviera jonica, nonostante sia stata risparmiata dal ciclone Apollo, si è conclusa ieri una settimana di passione. Dal 25 ottobre al 29 mattina il tratto autostradale tra Roccalumera e Messina Sud è stato chiuso per la caduta di un masso all’altezza di Scaletta. Tutto il traffico è stato dirottato sulla Statale. I gravi disagi hanno fatto riesplodere il dibattito sulla fragilità del territorio, in particolare nell’area racchiusa tra i Capi di Alì e Scaletta, per la cui definitiva messa in sicurezza si attende da decenni. Sulla delicata questione ha fatto sintesi l’ex assessore al Comune di Furci Siculo, Franco Romeo: “Tutti i sindaci del comprensorio, compreso il sindaco Metropolitano – sostiene –  dovrebbero pensare in grande e non a piccoli accomodamenti. Da Tremestieri a Taormina occorrerebbe un nuovo tratto di autostrada, magari più a monte e declassare l’attuale A 18 a Statale. Ormai la Ss114 non è altro che una strada intercomunale. I fondi, se ci fosse volontà politica, e un po’ di lungimiranza si trovano”.

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