Il tecnico Claudio Mantarro: "Alla base della decisione ci sono solo motivi di natura economica". La replica affidata al direttore generale che illustra i dettagli dei pagamenti
L’allenatore in seconda della Mam Volley S. Teresa (B1 femminile di volley), protagonista della storica promozione dello scorso anno, ha rassegnato le dimissioni. Alla base della decisione ci sono motivi di natura economica. Il mancato pagamento delle spettanze di ottobre e qualche altro centinaio di pregresso. A chi parla di manovre esterne, finalizzate a destabilizzare l’ambiente, Mantarro ha risposto che le dimissioni sono esclusivamente legate alla questione economica e non ci sono altre recondite motivazioni.
"Il mio accordo economico di quest'anno preso con il vostro responsabile finanziario – sostiene Mantarro – era 500 euro per 9 mensilità. Per quanto riguarda la stagione 2014-2015 a settembre 2015 mancavano 600 euro che sarebbero stati suddivisi nelle mensilità di settembre e ottobre. Mi è stata corrisposta la mensilità di settembre. Se la matematica non è un'opinione al 26 novembre non mi sono stati corrisposti 800 euro. Riconosco che la società quest'anno ha provveduto a pagarmi il cartellino per un importo di 110 euro. Precisiamo anche – prosegue il tecnico – che ho provveduto ad anticipare un bonifico di 70 euro per l'abbonamento annuale al servizio videosharing che non è un programma, pertanto non mi resta in mano niente. Da tutto questo ne consegue che agli 800 euro che mi spettano vi dovete trattenere 40 euro. Penso che così possa bastare e Lei (cugino, missarioto e santateresino Giuseppe Arpi) abbia preso visione della situazione reale. Infine se vogliamo essere precisi vi ricordo il mio contributo per la parte del mese di novembre e saldarmi la quota parte che possiamo quantificare nella cifra di ulteriori 250 euro. Sin qui Mantarro. La replica della società è stata affidata al Dg Pippo Arpi. “Caro mister Claudio Mantarro – ha esordito – le rispondo in qualità di direttore generale del Santa Teresa Volley. Premetto che non mi piace scendere in inutili polemiche, sterili e questa per me rappresenta la prima e l'ultima volta. Il nostro rapporto lavorativo inizia il 7 settembre. Mi pare evidente – prosegue Arpi – e come da accordi, che la retribuzione del lavoro svolto si faccia ogni mese.
La società le ha dato il contributo pattuito intorno al 7 ottobre ed intorno al 7 novembre. Come società non ci nascondiamo dietro un dito ed ammettiamo che alla cifra pattuita nel mese di ottobre mancavano 90 euro per un piccolo problema di liquidità. E' vero – incalza Arpi – e non si nega che manca ancora una mensilità sul lavoro svolto nella stagione sportiva 2014-15, ma è anche vero che il tecnico ha un "titolo" a garanzia (quindi non vediamo il problema). Se si vuol cercare di più il pelo nell'uovo possiamo anche dire che in questi mesi lavorativi si è assentato diverse volte, soprattutto dopo l'arrivo del nuovo mister. Mai la società ha pensato di richiamarla ai suoi doveri per la stima ed il rispetto nell'uomo Claudio Mantarro. Pensiamo che le ragioni delle dimissioni siano altre – chiosa Arpi – e preferiamo non divulgarle. Non abbiamo fatto un comunicato stampa perché pensavamo che la discussione economica fosse troppo futile per una rottura tra le parti e che la situazione si sarebbe appianata il giorno dopo, anche se la società per qualsiasi evenienza è in diritto di guardarsi attorno. Apprendiamo con rammarico che il tecnico Mantarro rompe in maniera definitiva con la società”. Le dichiarazioni di Arpi finiscono con il “ringraziamento per l'importante apporto dato alla società e le auguriamo tanta fortuna per il suo lavoro”. Mantarro era il secondo di Vincenzo Rondinelli, il tecnico chiamato alla vigilia della prima giornata al posto di Agata Licciardello. La società non ha redatto al momento alcun comunicato. L’attenzione è puntata sul delicato match di domenica in casa del Cutrofiano (in Puglia), terza forza del campionato. La Mam è sotto di un punto.
Carmelo Caspanello