La perizia sui conti del Comune durante la sindacatura Buzzanca, sui carteggi tra dirigenti e sui lavori di consiglio comunale, eseguita dal defunto Vito Tatò, resta agli atti del processo contro consiglieri, dirigenti, sindaco e assessori. Ma sarà a sua volta periziata da un consulente nominato dalla Corte.
La consulenza Tatò resta agli atti del processo sui bilanci del comune di Messina tra il 2010 e il 2012. Ma sarà affidata ad un nuovo consulente. E' questa la decisione del Tribunale che conduce il dibattimento. La Presidente Grasso ha sciolto la riserva adottata il 3 novembre scorso, quando si era posto il problema di conservare la consulenza dell'esperto Vito Tatò, deceduto. I difensori ne hanno eccepito per questo l'inutilizzabilità.
Ma la Corte ha deciso diversamente, ed ha ammesso la consulenza, a patto che venga esaminata da un nuovo consulente, stavolta nominato dal Tribunale. Il perito, cui sarà conferito incarico alla prossima udienza del 13 dicembre, esaminerà la relazione di Tatò. Sarà lui poi a riferirne in aula, a rispondere alle domande del Pubblico Ministero ed anche a quelle degli avvocati. Non può acquisire ulteriore documentazione, ma su quella di Tatò può comunque formarsi una propria, autonoma valutazione. La consulenza è ovviamente la prova cardine delle accuse contro i consiglieri comunali, gli assessori, il sindaco e i dirigenti imputati.
La Corte ieri ha poi calendarizzato le prossime udienze: serviranno a sentire i numerosi testimoni citati, a cominciare dai pochi consiglieri comunali che non votarono i bilanci. Si andrà avanti ad una udienza al mese, fino a metà del giugno prossimo. Tra i testimoni convocati per la metà del mese prossimo ci sono gli allora consiglieri Giuseppe Melazzo, Ivano Cantello, Sebastiano Pergolizzi, Giuseppe Trischitta e il dirigente dell'avvocatura Calogero Ferlisi.
Alessandra Serio
Leggi anche: