Chiesto all’esecutivo nazionale di «bloccare i nostri debiti». Critiche anche al Governo regionale. «Non escludiamo proteste più clamorose»
Si chiama “Movimento dei forconi” il movimento degli agricoltori “dimenticati” dal Comune, che stamattina a Messina ha protestato a gran voce contro il Governo. «Avevano promesso che avrebbero salvato un milione di agricoltori dal fallimento – fa sapere il portavoce Martino Morsello – mentre sono stati salvati solo alcuni agricoltori del Nord e qualche industria agroalimentare della “Padania”». Durante il corteo, che si è chiuso sotto Palazzo Zanca dove è stato “avvistato” anche il sottosegretario al Cipe Gianfranco Miccichè, leader di Forza del Sud, è stato anche chiesto all’esecutivo nazionale di «bloccare i nostri debiti» e di creare «un fondo nazionale per dare la possibilità agli agricoltori di pagare in 30 anni». Critiche anche per il governo regionale siciliano che «ha fatto poco. Pur essendo la nostra una Regione a statuto speciale, ci sta portando al fallimento». I promotori dell’iniziativa non escludono «proteste più clamorose».
Giuseppe Scarlata, anche lui del movimento degli agricoltori, rimprovera al governo regionale «la poca attenzione per i settori produttivi: la Regione foraggia corsi di formazione senza motivo». Un altro rappresentante del movimento, Tino Antoci, sottolinea: «Siamo in crisi, sommersi dai debiti e costretti a pagare interessi usurai anche alle agenzie di riscossione. Chiediamo una moratoria di almeno di 12 mesi e vogliamo che siano rivisti gli interessi. Ho un’ipoteca sulla mia azienda per un debito di 8 mila euro. Vogliamo pagare ma chiediamo di non essere tartassati». Alla manifestazione sono presenti anche commercianti e artigiani.