Protesta organizzata dalla Rete di Aggregazione Studentesca. A loro fianco la Flc Cgil: “Contrastiamo la riduzione delle risorse del Fondo di Istituto che fino ad oggi ha consentito alle scuole pubbliche di competere con quelle private”

Edilizia scolastica, diritto allo studio, trasporti e una simpatica caricatura del presidente del Consiglio, Mario Monti, che dice che “il posto fisso è monotono”. Le motivazioni della protesta odierna si leggono sugli striscioni che oggi i ragazzi delle scuole di Messina hanno esposto in corteo.

Finito il periodo delle occupazioni e delle autogestioni, non termina invece quello delle proteste in piazza. La manifestazione è organizzata dalla Rete di Aggregazione Studentesca e vi aderisce anche la Flc Cgil.

“In queste ore, con gli studenti e per gli studenti, per il loro futuro – dichiara Graziamaria Pistorino, segretario generale della Flc Cgil – contestiamo e contrastiamo, la riduzione delle risorse del Fondo di Istituto che fino ad oggi ha consentito alle scuole pubbliche, dalle primarie ai Licei, di competere con le scuole private, offrendo progetti, laboratori extra curriculari, approfondimenti, ma che, da quest’anno, saranno ridotti di un terzo e che in futuro saranno cancellati. Già oggi, alcuni dirigenti di prestigiosi istituti chiedono ai docenti di effettuare gratuitamente le attività con gli studenti per non perdere iscritti. Non è questa la scuola pubblica che vogliamo”

Le piattaforme costruite dai ragazzi propongono una visione del futuro vissuta in prima persona, non subita rispetto alle scelte dei “potenti”, un’idea diversa del mondo e della società, in cui sia previsto il diritto alle pari opportunità, il valore della solidarietà e la giusta aspirazione al lavoro e allo sviluppo: “La Flc Cgil – conclude la Pistorino – rimane al fianco degli studenti e apprezza la loro consapevolezza sociale di essere, nella battaglia contro i tagli alla scuola pubblica, difensori di un bene comune e della vera opportunità di crescita economica per il Paese”.