"Non ci possiamo permettere che esista nemmeno la minima ombra sul contrasto delle mafie da parte di Anci Calabria”, scrivono alla presidente dell'Anci
I quattro sindaci delle città capoluogo calabresi di Catanzaro, Cosenza, Crotone e Reggio Calabria, ritornano sulla vicenda del manifesto funebre di Petilia Policastro fatto affiggere dall’amministrazione comunale per la morte di uno dei killer di Lea Garofalo, chiedendo alla presidente di Anci Calabria, Rosaria Succurro, di pretendere le dimissioni del sindaco, Simone Saporito, eletto nella sua lista nel Consiglio regionale nell’Associazione, in modo da spazzar via ogni possibile dubbio o strumentalizzazione. “L’indignazione per il manifesto di lutto del Comune di Petilia Policastro per uno dei killer di Lea Garofalo è dilagata, anche a livello nazionale. L’iniziativa del sindaco Saporito è stata stigmatizzata da istituzioni, associazioni, partiti politici. Abbiamo molto apprezzato le parole nette e tempestive della sottosegretaria Wanda Ferro e del presidente Occhiuto, ma non abbiamo sentito la voce dell’Anci Calabria”. E’ quanto si legge nella nota a firma del sindaco di Catanzaro, Nicola Fiorita, di Cosenza, Franz Caruso, di Crotone, Vincenzo Voce, di Reggio Calabria, Paolo Brunetti.
“Capiamo il forte imbarazzo della presidente Succurro – prosegue la nota -, visto che il sindaco di Petilia Policastro è stato eletto nella sua lista nel Consiglio regionale nell’Associazione ed è stato quindi un suo grande sostenitore. “Tutto ciò conferma la debolezza della presidente Succurro che farebbe bene a prender le distanze dal sindaco di Petilia pretendendone le dimissioni. Non ci possiamo permettere -conclude la nota – che esista nemmeno la minima ombra sul rifiuto e sul contrasto delle mafie da parte di Anci Calabria”.
Più che pretendere le dimissioni ( che non avverranno 😖) dovrebbe essere destituito dal suo incarico immediatamente. Nel caso in cui gli fosse stato amico , avrebbe dovuto esprimere il suo cordoglio privatamente e non pubblicamente per come ha fatto rendendogli un tributo e dandogli un ‘ importanza che NON MERITAVA😤visto il crimine efferato dell’uccisione di Lea Garofalo ….e ha rimarcato pure di essere avvocato😱 deontologia gettata alle ortiche visto il comportamento tenuto con questo manifesto che non rende giustizia e offende la memoria di questa donna che ha pagato con la vita la legalità che ha cercato di riaffermare con le sue rivelazioni.