Rapina a mano armata nel noto negozio di abbigliamento del Viale San Martino. Due giovani, alle 14.30, hanno fatto irruzione minacciando il personale e facendosi consegnare il bottino, ancora in corso di quantificazione.
Erano in due, armati e col volto coperto. Hanno aspettato che l'orario fosse propizio e, alle 14.30, sono entrati nel negozio di Zara, hanno minacciato le cassiere e si sono fatti velocemente consegnare gli introiti della mattinata.
I due giovani hanno agito con rapidità, consapevoli che l'orario avrebbe favorito la buona riuscita del colpo. E così è stato. Dopo aver incassato il bottino, poi, si sono allontanati a piedi dileguandosi nel nulla.
Sul posto sono subito intervenuti gli agenti su segnalazione delle commesse che, secondo le dichiarazioni, hanno vissuto momenti di vero panico. Sembrerebbe che il colpo abbia fruttato un buon bottino, anche se la quantificazione è ancora in corso. I poliziotti hanno avviato le indagini e sono sulle tracce dei due ragazzi.
Il dato allarmante riguarda la frequenza con cui, nelle ultime settimane, si stanno susseguendo rapine e furti nel centro cittadino. Solo nella precedente se ne erano verificate altre due, una in una nota sala giochi di via Maddalena che però, grazie alla tenace opposizione del titolare, si era risolta in una fuga a gambe levate, e la seconda nell'ufficio postale di Gravitelli. Colpo, quest'ultimo, che aveva fruttato ai due giovani ladri ben 36mila euro.
A fine novembre, inoltre, via Catania era stata letteralmente messa in croce da due mega rapine, messe a segno da tre giovani (la Polizia indaga se si possa trattare delle stesse persone) alla Banca Intesa S. Paolo ed all'Ufficio Postale. Bottini enormi che avevano fruttato nel primo caso ben 90mila euro, nel secondo 70mila.
Veronica Crocitti
In un città dove vige l’anarchia più totale sia da parte dei cittadini sia da parte delle Istituzioni cosa ci si può aspettare?
Ognuno viene lasciato liberissimo di fare quel che vuole
Quello che non continuo a capire è perché le forze dell’ordine non cercano collaborazione tra i cittadini, diffondendo identikit o altri particolari che possano servire all’identificazione dei responsabili.
Non è diffondere la teoria del sospetto ma permetterebbe alla gente che spesso si indigna solo a parole di partecipare attivamente, magari anche in forma anonima.
Guarda che le rapine non accadono solo a Messina.. Ma visto che ogni volta si parla di questa città si sa solo buttare fango e basta.. Perché non ci rimbocchiamo le maniche e si comincia a fare sul serio invece di lamentarsi sempre..
E ancora…….non abbiamo visto niente!
Scusate ma siete d’accordo ancora sull’indulto?
Mah!
Non c’e la video sorveglianza?