Lettera del presidente Trovato ai sindaci di Saponara, Rometta, Milazzo e Barcellona. «Ecco le cause delle vittime che piangiamo»

Da Saponara a Rometta, da Milazzo a Barcellona. C’è bisogno d’aiuto e ce n’è bisogno ovunque. Ad offrire una mano, come fatto per Giampilieri nell’ottobre 2009 e a San Fratello nel febbraio 2010, è l’Ordine degli ingegneri di Messina. Lo ha comunicato, attraverso una lettera inviata ai sindaci dei Comuni colpiti, il presidente Santi Trovato, che oltre a manifestare «solidarietà alle comunità colpite» e «profondo cordoglio alle famiglie delle vittime», dichiara la disponibilità dell’Ordine a dare aiuto. In particolare, scrive Trovato, viene messa a disposizione «l’esperienza maturata sul campo da più di trecento nostri colleghi che all’indomani degli eventi alluvionali, in raccordo anche con il Dipartimento di Ingegneria Civile della locale Facoltà di Ingegneria, hanno collaborato, in forma volontaria, con le istituzioni locali, le forze di polizia e i vigili del fuoco per monitorare pendii, torrenti ed edifici danneggiati, ed hanno redatto le schede per l’individuazione della stima dei primi danni subiti».

Fermo restando che «oggi non è il momento delle polemiche, è il momento del dolore e della solidarietà», Trovato, anome dell’Ordine, qualche considerazione la fa: «Assenza di pianificazione degli interventi nelle aree a rischio idrogeologico; torrenti utilizzati come vie di accesso (spesso uniche vie di accesso!) ad interi villaggi; urbanizzazioni che hanno occupato indiscriminatamente aree a rischio frana e pericolo di esondazioni (con il coinvolgimento e la connivenza di amministratori locali, professionisti, uffici pubblici); assenza di controllo e mancata verifica di idoneità all’edificazione dei suoli; ritardi nella progettazione e realizzazione degli interventi per la difesa dei territori a rischio: queste le cause delle vittime che piangiamo e dei costi che siamo costretti a sostenere e dovremo sostenere ad ogni evento alluvionale».