Il presidente del Consiglio Comunale non vuol arrendersi, propone di puntare tutto sul salvacomuni, dopo l'approvazione del bilancio, e sull'aiuto della Regione "Ma dobbiamo combattere l'evasione"
“Io sono più realista del re, fin quando c’è qualcosa che si può fare non mi arrendo”. Il colpo di quelle 25 pagine d’ultimatum della Corte dei Conti c’è stato, ma il presidente del Consiglio comunale Pippo Previti non intende scoraggiarsi. “Certo- dichiara- questa è stata una legislatura sventurata, l’alluvione di Giampilieri, il sindaco Buzzanca che si è dimesso prima della scadenza, la vicenda del patto di stabilità, lo spettro del dissesto. Ma abbiamo il dovere di tentare tutto ciò che è possibile fare prima di arrenderci”. Insomma, secondo Previti, se dobbiamo morire dobbiamo combattere in piedi fino all’ultimo momento e con tutte le armi possibili.
Il presidente, insieme ai capigruppo, chiederà al commissario un incontro urgente per capire cosa si può fare in tempi rapidissimi. Lui ha alcune idee. Intanto attivare subito i dirigenti di settore per predisporre i report richiesti dalla Corte dei Conti e quindi verificare dove ci sono le falle maggiori e capire le cifre reali.
“Poi dobbiamo assolutamente puntare sul “salvacomuni”- prosegue Previti- ma per accedervi è necessario prima approvare il bilancio previsionale, altrimenti ne stiamo fuori. Quindi, aspettiamo che diventi legge, approviamo la manovra finanziaria e chiediamo 50 milioni per il 2012 e 50 milioni per il 2013. Un altro passaggio che a mio giudizio si può fare è chiedere alla Corte dei Conti una proroga di venti giorni motivandola con un documento con il quale dimostriamo che ci stiamo muovendo”.
Secondo il presidente del Consiglio i margini per ottenere un differimento ci sono, ma bisogna fare in fretta e ad esempio iniziare a valutare la proposta di bilancio sin da lunedì. Un’altra piccola àncora è rappresentata dalla circolare dei rifiuti che consentirebbe al Comune di saldare i debiti con l’Ato3 diluendoli in 20 anni.
“Non dimentichiamo poi che, con l’aiuto della deputazione regionale possiamo chiedere un aiutino a Crocetta. Finora ad esempio, Catania e Palermo che erano nella nostra stessa situazione hanno ottenuto dal governo attenzione che a noi è mancata. A loro i contribuiti dello Stato a noi i tagli. E col dissesto sarebbe peggio”.
Previti non vuol arrendersi e chiede a tutti i dirigenti di Palazzo Zanca di attivare una sorta di “caccia al tesoro” per recuperare bandi, vie d’uscita per recuperare risorse.
“Mi chiedo perché ad esempio ci sono associazioni, enti e scuole che utilizzano immobili comunali e non pagano neanche una quota minima. C’è gente che occupa alloggi comunali e non ha mai sborsato un euro. E contemporaneamente il Comune deve pagare gli affitti. Non chiediamo cifre esorbitanti ma almeno il dovuto”.
Infine secondo il presidente del Consiglio comunale sarebbe finalmente arrivato il momento di attivare una seria lotta all’evasione dei tributi e delle imposte. Il commissario Croce e i suoi esperti sono rimasti inorriditi quando hanno scoperto, ad esempio, che nel 2012, la Serit ha riscosso lo 0,34% dei crediti. Ma per farne un altro, l’ultima Tarsu riscossa dal Comune era quella del 2010. Solo dopo le lettere della Corte dei Conti son partite le cartelle aggiornate, e saranno salatissime. E da gennaio 2013, dissesto o no, entrerà in vigore la Tia, che farà molto più male perché gli enti locali dovranno far gravare solo sugli utenti l’intero costo del servizio.
Rosaria Brancato
MI PERDONI PRESIDENTE.
MA L’UNICA COSA CHE DOVETE EVITARE E0′ DI RIMANERE ANCORA LI’ DENTRO.
ABBIAMO LETTO DI TUTTO SU QUESTO DISSESTO, MA NESSUNO HA FINORA DETTO CHIARAMENTE : I COLPEVOLI SONO TIZIO E CAIO, ED A LORO DOBBIAMO CHIEDERE CONTO.
CERTO COMPRENDO CHE NON E’ FACILE AVER TOLLERATO PER ANNI OGNI SORTA DI COLLUSIONE ALL’INTERNO DEI PALAZZI E FUORI.
MA QUALCUNO DENUNCE ED ESPOSTI CHE POTEVANO FAR LUCE SU MOLTI LATI OSCURI VE LE HA FATTE PER ANNI.
NESSUNO , AD ESEMPIO, CHE CHIEDA : RECUPERIAMO I SOLDI DELLA CARTELLONISTICA.
O QUELLI DEL SUOLO PUBBLICO.
OPPURE QUELLI DELLE ABITAZIONI COMUNALI.
O QUELLE DEI PASSI CARRABILI.
LEI E’ IN GRADO DI FARSI DIRE A QUANTO AMMONTANO LE CIFRE, SCOPRIREBBE CHE IL COMUNE OGGI SAREBBE UN COMUNE VIRTUOSISSIMO.
sono pienamente d’accordo con Lei! si è dimenticato di inserire tutta l’acqua AMAM che la gente non paga, come ad esempio interi villaggi di case popolari ove l’utenza è intestata all’Istituto case Popolari. Cosa che tutti i consiglieri sanno ma fanno finta di niente.. ovviamente per curare i loro interessi elettorali.
il presidente Previti punta sul “salvacomuni” io lo chiamerei salva consiglieri e politicanti vari. Dichiaramolo questo dissesto prima del 30/12/2012 così ci liberiamo per 10 anni di tutti questi politicanti. Che vadano a lavorare…..
Bravo consiglio anche per rendere più incisiva la cosa di portare pure un piattino per gli spiccioli, e di battere i piedi con Crocetta dicendo che a noi i piccioli non li hanno dati e agli altri si, e anche visto che la colpa anche dell’alluvione di Giampilieri di farci ridare i soldi dall’alluvionati, poi se il sindaco non si fosse dimesso ora come ora si navigherebbe nell’oro avoglia.
Certo mi viene da pensare che ci sono regione che hanno avuto un terremoto su gran parte del territorio e mi domando come mai non sono in dissesto finanziario ????
Come diceva un grande…..
MA MI FACCIA IL PIACERE ……………………
Sono molto amico e sono serto della Sua onestà sia da cittadino che da uomo politico. Ma un consiglio ritengo opportuno darglielo: Come Presidente del Consiglio Comunale sei super parte e quindi fuori da responsabilità gestionali sia amministrativi che finanziari attribuibili alla corrente gestione, tranne le decisioni che possano essere attribuiti che fanno riferimento alla passata amministrazione. Non tenga conto, l’amico Previti, alle dichiarazioni allucinanti del giornalista Lucio D’Amico rese da RTP nell’odierna edizione del telegiornale. Il giornalista crede di conoscere le procedure e le conseguenze del dissesto come il “sacrestano conosce le virtù dell0’acqua santa” Che si faccia il giornalista affrontando le problematiche, che ce ne sono in abbondanza , di una città ridotta alla sfascio più assoluto ed alla disperazione più completa, ed abbandoni, per professionalità, tutto ciò che poterebbe, per incompetenza culturale, metterlo a disagio. Lasci stare tutto quello che interessala “contabilità pubblica. e non faccia, di tale argomento, il predicatore, dato che non rientra nel suo mestiere. Smettiamola ad erigerci a paladini per la difesa di una realtà che. sotto gli occhi fi tutti, non è più camuffabile.
I messinesi già sono ridotti alla miseria e se il giornalista Lucio D0’Amico vuole salvare coloro che il danno hanno prodotto, e meglio che sappia che i ” bei tempi sono finiti” e che i cittadini messinesi da tempo nascono già “con gli occhi aperti” e non si fanno abbeverare da incosciente, approfittatori e sprovveduti, (Commento da non censurare
scusasse sig.Previti.lei chiede ai messinesi di non arrendersi? ma se proprio lei con Buzzanca,cosa vuole dai cittadini.Si vergogni e vada a curarsi il suo orticello,tanto arrivera’ il GRILLO e per il suo guardino sarà cavoli amari.I grilli sono terribili,divorano tutto quello che trovano.
MAX 21. UN ALTRO DEI SOLITI MESSINESI CHE PARLANO TANTO CHE CHE SI AUTO CASTRANO.IL DISCORSO NON E’CAPIRE DEL PERCHE’ ANCHE OGGI CATANIA E PALERMO CON DEBITI SUPERIORI AL NOSTRO DOPO LA REGALIA DEL GOVERNO BERLUSCONI NON SIANO AL DISSESTO E NOI SI.MA NOI DA BUONI MESSINESI CHE FACCIAMO?SI!! IL DISSESTO!FACCIAMO RIDERE TUTTA ITALIA! DOPO TARANTO ED ALESSANDRIA MESSINA..HANNO RAGIONE A CHIAMRCI “BUDDACI”…
PS.ANCORA NON SI E’ CAPITA UNA COSA CON IL DISSESTO I FANTOMATICI E NON CONTABILIZZATI( SI DEVE DIRE) 240 MILIONI DI EURO NON E’ CHE SI CANCELLANO…RESTANO..TANTO PER CAPIRCI..2)NON SI PUO’ PIU’ CONTRARRE NESSUN MUTUO..TASSE AL MASSIMO! SERVIZI NON ESSENZIALI MA DA PAESE CIVILE ELIMINATI!E CHI PAGA?SEMPRE I POVERI CRISTI..IL PASTO DELLA MENSA SCOLASTICA CHI CRDEDTE NE USUFRUISCA?O LO SCUOLA BUS? IL FIGLIO DEL RICCO? BUDDACI!!
Guardi presidente, se il dissesto di cui si parla (e sparla)tanto dovesse interessare SOLTANTO i cattivi amministratori di questa sfortunata città (“sfortunata” anche perchè purtroppo è stata da voi amministrata…)sarebbe una bellissima manna dal cielo!
Andare a casa (sarà la Magistratura a stabilire “quale”…) e PAGARE per la vostra INCAPACITA’ sarebbe il minimo…
Purtroppo però pagheranno sempre e solo i soliti…e non soltanto quegli “stolti” e “illusi” che allora vi diedero il voto.
la serit ha riscosso lo 0,34 per cento dei crediti??? non può essere vero… l’ultima tarsu era quella del 2010??? ma siamo seri!!!
il dissesto è l’unica strada per mettere un punto! e mandare a casa questa classe dirigente!
ART.21 COSTITUZIONE. Non è una legislatura sventurata,come dichiara PREVITI,ma una legislatura con la sventura di avere cotanti Consiglieri Comunali,uso volutamente l’aggettivo indefinito,per lasciarvi specificare liberamente la QUALITA’ dei nostri eletti. La ciliegina sull’acida torta CONSIGLIO COMUNALE è del presidente PREVITI, aveva giurato di trasmettere le sedute del Consiglio nella rete web,finisce il mandato con i resoconti pubblicati in forte ritardo e con le sedute delle Commissioni dei CARBONARI,di cui non si sa nulla.PREVITI politico non ha una parola,ma tante,troppe. FINALMENTE il dott.Ferdinando COGLITORE si materializza,concede una video intervista alla Gazzetta del Sud, rivelatrice,vedremo più avanti di che cosa. Alla domanda, SARA’ DISSESTO, risponde CREDO DI SI,senza una proroga della Corte per OTTEMPERARE le loro richieste. Il dirigente usa finalmente il verbo OTTEMPERARE,cioè ubbidire rispettosamente,verbo che conosce poco. Chiarisce poi, il perchè della forte differenza di valutazione del debito,con gli esperti di Croce,il suo è la somma degli ATTI EFFETTIVAMENTE PRESENTATI E DOCUMENTATI, mentre il loro è la somma dei debiti MAI CENSITI E MAI DOCUMENTATI,si ostina a usare il condizionale quando afferma, POTREBBERO AVERE UN FONDO DI VERITA’. A questo punto toccherà alla magistratura contabile,scoprire chi NON ha censito e documentato i debiti.Il Ragioniere Generale chiede alla Corte più tempo per la RIVISITAZIONE di tutti i debiti fuori bilancio e ACCERTARE i residui. COGLITORE utilizza il sostantivo RIVISITAZIONE,per dirci che riesaminerà I DEBITI secondo nuovi criteri. Ci da una notizia diversa di quella fornita dalla Corte dei Conti, i bilanci di ATM non sono approvati dal 2001 e non dal 2004. Questo significa che saranno chiamati a darne conto,alla magistratura contabile,anche i Commissari,che si sono alternati per responsabilità di noti azzeccagarbugli,una vacatio della politica, causa dello strapotere dei dirigenti. Cita poi la procedura farraginosa per ATM, LIQUIDAZIONE per valutare il credito dell’azienda nei confronti del Comune, per renderlo esigibile. Su questa affermazione la Corte farà un’obiezione, basta leggersi la delibera della sezione piemontese per il comune di Alessandria.
Pippo Previti ti dovresti vergognare. Pensavo fossi diverso dagli altri. In tutti questi anni ve ne siete infischiati (per non usare un termine diverso, ma più appropriato sicuramente) delle finanze di Palazzo Zanca e adesso volete fare i solerti, chiedendo alla Corte dei conti altri 20 giorni di proroga per fare quello che non avete fatto in tanti anni……O forse????? è il tentativo di “demonizzare” e “punire” solo l’amministrazione Buzzanca, “salvando” la precedente? Se è così, perdi solo tempo, perchè non c’è salvezza per voi, perchè lo stesso non potrete candidarvi per i prossimi dieci anni. E dopo? Chi vi potrà mai votare? Dici di combattere l’evasione? Bene. Comincia a mettere una pattuglia armata su tutti gli autobus, visto che ci sono molti che non pagano il biglietto e minacciano i controllori. Questo però accade solo a Messina. Da questo punto di vista, Catania e Palermo sono molto più civili.
Volete solo salvarvi la poltrona perchè ADESSO avete tutti paura delle conseguenze e del giudizio sul vostro operato da parte della corte dei conti, e vi aggrappate al fondo salva comuni, che spero non vi accorderanno mai.
Cioe’ si sono svegliati dopo 4 anni e mezzo di fancazzismo galoppante, a parte lottizzazioni selvagge e svendita del patrimonio immobiliare ai soliti noti ovviamente
ECCO COSA DOVREBBE FARE IL CONSIGLIO COMUNALE CON IMMEDIATEZZA:
1.- deliberare, senza perdere ulteriore tempo, senza attendere la conversione in legge del decreto, l’Adesione al Piano di Riequilibrio Pluriennale ai sensi del D.L. 174/2012, su proposta formulata con delibera di G.M. dal Commissario Straordinario. La proposta di delibera del Commissario, in sostituzione della G.M. dovrebbe disporre: 1), il ricorso alla procedura di riequilibrio finanziario pluriennale, quale prevista e disciplinata dall’art. 243–bis, comma 1, del D.L.gs 267/2000, come introdotto dal D.L. 10 ottobre 2012, n. 174; 2). di trasmettere la deliberazione, entro 5 giorni dalla data della sua esecutività, alla competente sezione regionale della Corte dei Conti ed al Ministero dell’interno; 3). di impegnare il Consiglio comunale, entro il termine perentorio di 60 giorni ad approvare un piano di riequilibrio finanziario pluriennale della durata massima di 5 anni, compreso quello in corso, corredato dal parere dell’organo di revisione economico-finanziario; 4). di dare atto che le procedure esecutive intraprese nei confronti del Comune sono sospese dalla data della deliberazione fino alla data di approvazione o di diniego di approvazione del piano di riequilibrio pluriennale di cui all’art. 243-quater, commi 1 e 3 del TUEL 5).- di disporre la pubblicazione della deliberazione sul sito istituzionale dell’Ente,nonché la trasmissione a tutti gli enti ed organismi competenti ed interessati;avviando la relativa procedura nell’interesse del Comune.
2.- Deliberare, su proposta del Commissario Straordinario in sostituzione della G.M. ,la ricognizione delle società partecipate ed avviare l’iter per la cessione delle partecipazioni direttamente detenute, di quelle Società che non sono erogatrici di servizi pubblici essenziali (artt. 2 e 3 L. 244/2007).
3.- Deliberare la trasformazione dell’ATM in S.p.A., tenendo presente che ai sensi della legge 148 del 14 settembre 2011 resta del tutto ESCLUSA la possibilità di una gestione diretta o di un affidamento cosiddetto “IN HOUSE”, cioè a società direttamente controllate dall’ente locale. Il 51% delle azioni devono andare al privato.
4.- Deliberare la ricognizione dei debiti fuori bilancio, manifestatisi dal 1 gennaio al 30 novembre 2012, dei quali i Dirigenti responsabili del Comune propongono il riconoscimento della relativa legittimità, ai sensi dell’art. 194, 1° comma, del decreto legislativo n. 267/2000
.5.- Approvare, nelle more, i contratti di servizio, previsti dall’art. 4 della legge n. 95/1995 e dall’art. 35 della legge 448/01, con le partecipate.-
Mi piacerebbe sapere:
– quanti altri casi Capurro e Capone esistono in ambito Consiglio Comunale;
– quali sono stati i meriti dei dirigenti (di che?) per avere avuto riconosciuta la gratificazione economica per la loro produttività.
Dopo si può cominciare a cercare di trovare quei rimedi che il Consiglio avrebbe dovuto trovare da almeno 10 anni.
Scemo che non sono altro, come ho fatto a non pensarci prima che erano tutti impegnati ad acquisire benemerenze in altri palazzi, ad esempio quello dove si dovrebbe amministrare la giustizia, ed a creare inutili stipendifici dove allocare parenti ed affini.
Tutti a casa.
ART.21 COSTITUZIONE. Non posso consentire a Giuseppe MELAZZO, presidente,si fa per dire,della commissione POLITICHE FINANZIARIE,cui compete il controllo contabile di ATM e MessinAMBIENTE,quello sulla gestione finanziaria e sui documenti finanziari,come il bilancio di previsione,il rendiconto,i bilanci pluriennali,inoltre sulla tesoreria comunale,sul risanamento finanziario,sulle assunzioni di mutui o di altri tipo di finanziamento,DI GIOCARE ALLO SCARICA BARILE,canticchiando fino all’altro ieri,TUTTO VA BENE MADAMA LA MARCHESA,TUTTO VA BEN TUTTO VA BEN. Lo sfido a pubblicare un documento della commissione che presiede,dove c’è traccia di allarme sui conti di Palazzo Zanca. Lo sfido e gli do tempo due giorni,a pubblicare su TempoStretto, l’incidenza del Titolo 3 della SPESA, sono il rimborso per anticipazioni di cassa,il rimborso di quota capitale di mutui e prestiti,il rimborso di prestiti obbligazionari, per tutti gli anni della sua presidenza,dal 2008 al 2011, altrimenti lo farò io. Un presidente di Commissione si fa un programmino in excel per elaborare i dati ed averli a portata di Consiglio. Ma Giuseppe MELAZZO non potrà rispondermi, perchè se avesse saputo dell’importanza dell’anticipazione di cassa, dati alla mano,avrebbe posto il problema al Presidente Previti, non mi risulta, non risulta a nessuno,non risulta un bel niente.Mi scuso con MELAZZO per la foga, solo per quella, ma gli ricordo che ex abundantia enim cordis os loquitur.
saja,meriedit,vernaci e non so chi,abbiamo capito che avete le ricette per curare il morto,ma il morto è già al cimitero.quindi usate una ricetta per fare crescere il neonato.Tantu piangere u mortu sunnu lacrimi persi.Abbiamo capito che siete esperti ma di cosa ? di morti.
Complimenti per il suggerimento. Se mi permette un piccolo particolare. Anzi due. La legge di stabilità già esiste. Quindi il relativo D.L. dovrebbe essere già legge. Inoltre l’adesione, alla legge di stabilità, comporta l’adesione alla riduzione del finanziamento (art. 6 se non sbaglio) nei confronti della Regione Sicilia e Sardegna nella misura di oltre 3.200.000,00 euro tra il corrente anno (2012) nonchè il 2013 e 2014. Un’ottimo idea, quindi, aderire ad una riduzione di finanziamento che, in quota parte, danneggia anche Messina.
La ex SERIT SICILIA, oggi RISCOSSIONE SICILIA, ha perso molti ricorsi. La TARSU non è riscuotibile perchè bisogna detrarre l’iva e, quindi, l’importo non è certo ed esigibile. Ma non solo. La SERIT SICILIA avrebbe notificato con personale non regolarmente abilitato. In tal senso vedesi anche l’inchiesta della Magistratura non ancora nota gli Organi Stampa. Vogliamo aggiungere altro? Ci sarebbe molto da dire e scrivere.
LETTERA APERTA AI MESSINESI
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Tutti, adesso e soprattutto adesso, hanno la ricetta giusta per tentare di evitare il fallimento. Sarà perchè ineressa la Citta di Messina o sarà per salvarà la poltrona e non conseguire una disfatta politica? Credo, esprimendo il mio pensiero (che da alcuni strumentalmente può ritenersi politico), che oggi non è il momento giusto di accusare questa o quella classe politica. L’eventuale fallimento è di tutti e di tutte le classi politiche che, negli ultimi anni, hanno gestito la Città di Messina.
Cosa dire? Basta pensare che si è tenuti in vità un carrozzone chiamato ATM che, come denunciato dai grillini, è un serbatoio di voti (non faccio mia l’affermazione). Incarichi stratosferici anche ai più giovani che, freschi di laurea, non avevano alcuna esperienza amministrativa-gestionale. Non parliamo di incarichi legali. Anchi qui vi sarebbero diverse analisi da fare.
La cosa che, purtroppo, mi sorprende e mi dispiace molto è quella che, pur avendo manifestato ufficialmente la mia disponibilità all’attuale Commissario regionale Dr. Luigi Croce, non è stata tenuta in considerazione la possibilità di recuperare alcune centinaia di milioni di euro che, il Comune di Messina, ha pagato e non doveva. Recupero di somme che, oltre a non essere fantasioso, era reale e di imminente realizzazione. Già, mi dimenticavo, Rodi è scomodo per tanti e, quindi, non può essere enuto in considerazione. E qui, dai politici avversi o pseudo gregari, dopo questo mia lettera aperta, nasceranno le contestazioni. Purtroppo, però, nel frattempo si arriva inesorabilmente al fallimento. Ma -domanda che ci poniamo tutti- siamo sicuri che si voglia evitare il fallimento? Ho dato la mia disponibilità senz amirare a incarichi politici o alla volontà di sedere in una poltrona. La mia volontà era quella di poter dare il mio modesto contributo per evitare un fallimento che Messina, e soprattutto la gente messinese per bene, non merita. Hanno tolto tutte le maggiori istituzioni e, ora, per favore non togliete la dignità alla Città di Messina ed ai messinesi. Cambiare si può. Intanto si può iniziare dalla sala comandi.
Giuseppe Rodi
si dobbiamo combattere per garantirgli a lui e gli altri trentanove il vitalizio gli arretrati i premi ecc. ecc. speriamo che questa manfrina finisca presto… tanto tutto ormai è deciso
MA secondo te cosa ti danno centinaia di milioni aggratisse ? Secondo te con elemosine elargita fino ad oggi da questi signori cosa ci ha portato dimmi ca..zo lo voglio sapere. Decenni di politi inutili manager sulla carta solo buoni a spartirsi la torta dei finanziamenti, solo buoni a vedere dove poter arraffare, forse questa é la volta buona che ce li togliamo dalle p…..le queste persone inutili. E forse é la volta buona che chi sale abbia i titoli amore onestà morale e intellettuale per far risorgere questa stupenda città, altrimenti mio caro non ne usciamo.
Dimmi la regione ci da 100 200 300 milioni di euro, e cosa dobbiamo pagare poi per questi soldi, quali saranno gli accordi perché stai sicuro che gli accordi ci saranno, e per salvare cosa poi, un valore in termini di servizi, oppure il perpretrare de fancazzismo assoluto……
Qui mi sa che sto palando con uno che spera soltanto che la festa continui, ma amo troppo la mia citta per stare zitto scusami …… e auguridi cuore .
ART.21 COSTITUZIONE. Sono un segnale di forza della DEMOCRAZIA, gli articoli e il vivace dibattito, sul destino economico, finanziario, e anzittutto sociale della nostra città, cui partecipano con passione i cittadini messinesi, in TempoStretto si spingono fino ad articolare con precisione proposte operative, condivisili o meno. E’ un segnale ancora più forte la protesta disperata dei lavoratori messinesi, dipendenti dalla Tesoreria di Palazzo Zanca. Sono assenti i Partiti presenti al Comune, si qualche dichiarazione qua e la, ma dal Consiglio Comunale e dalle sue Commissioni, non arriva a Luigi Croce, che le ha richieste, uno straccio di linea programmatica dettagliatissima, che il Commissario possa trasformare in determina sindacale per il dirigente interessato,e questi in obiettivo e azione, su cui misurare la sua performance e poi premiarla. C’è un silenzio assordante da quelle parti, non si spiega solo con la scarsa passione per la Politica, P maiuscola, o ironizzando sulle qualità intellettuali dei Consiglieri, c’è qualcosa di più, la SUBALTERNITA’ alla burocrazia comunale, troppi per favore, per cortesia, mani sulle spalle, compare, quando una volta eletto, il rappresentate del popolo messinese deve pretendere, deve essere temuto, deve interrompere le frequentazioni, nemmeno il caffe al bar, gli incontri si fanno nelle sedi istituzionali, il Consiglio e le Commissioni, e nelle sedi dei Gruppi con i cittadini, invitandoli in orari predefiniti e ampiamente pubblicizzati. Il CONSIGLIERE COMUNALE è il POPOLO MESSINESE SOVRANO a Palazzo Zanca.
senza vergogna proprio