Cinque consiglieri si rivolgono al presidente del Consorzio Autostrade per chiedere interventi urgenti su molte rampe di accesso e uscita e sul tratto compreso tra lo svincolo di Tremestieri e il viadotto Zafferia
Una prima nota risale allo scorso 5 dicembre. Il consigliere comunale Claudio Cardile ed i colleghi di quartiere Antonino Sciuttèri, Antonino Trino e Salvatore Sentimentale avevano denunciato la situazione disastrosa di ampi tratti della tangenziale, in particolare delle rampe d’accesso e uscita.
Il Cas ha provveduto alla scerbatura di ampi tratti ed al ripristino dell’illuminazione in alcuni svincoli. Ma i problemi maggiori persistono per il manto stradale. “Lungo le rampe d’accesso ed uscita dallo svincolo di Messina Gazzi – scrivono i consiglieri – permane il pericolo che deriva dal sollevamento del manto stradale da parte delle radici dei pini. Sono stati posti coni pieghevoli catarifrangenti che evidenziano i dossi insidiosi, ma che non annullano i rischi, dal momento che si tratta di un percorso curvilineo. L’asfalto delle rampe d’accesso ed uscita (in particolare negli svincoli di Boccetta, Gazzi e Tremestieri) è in molti punti deformato e tappezzato di buche, cosa, anche questa, già segnalata”.
Richiesta simile anche da parte del capogruppo del Pd al Consiglio Comunale di Messina Paolo David, che chiede al Cas di voler attenzionare la condizione dell'asfalto lungo la bretella autostradale che dalla tangenziale conduce al viale Boccetta. "Le precarie condizioni dello strato bituminoso e la presenza di buche di dimensioni rilevanti – afferma David – caratterizzano anche i raccordi di Messina Centro e Messina Gazzi".
Non solo sulle rampe ma anche nel tratto di tangenziale che va dallo Svincolo di Tremestieri al Viadotto Zafferia e in prossimità dell’ingresso della Galleria San Giovanni, “nella corsia di sorpasso il manto stradale sollevato dalle radici dei pini ubicati nello spazio tra le carreggiate non è stato neanche segnalato, pur essendosi creati dei veri e propri dossi naturali”.
Gravi pericoli, infine, in entrata ed in uscita dello svincolo di San Filippo, che “continua a rimanere al buio e non si è vista ancora nemmeno l’ombra di interventi di scerbatura, più che mai necessari soprattutto nel tratto in uscita, ove la sede stradale è letteralmente invasa dai rovi”.