Ribasso vicino al 30 % su un importo a base d’asta di 127mila euro. Gli interventi permetteranno il ripristino della chiusura dei varchi d’accesso che avevano determinato nel tempo uno stato di totale degrado ed abbandono
Il cottimo fiduciario per i lavori di manutenzione di beni confiscati alla mafia e lavori di messa in sicurezza dell’area esterna di Forte Schiaffino, per un importo a base d’asta di 127mila euro, è stato aggiudicato alla ditta Parrino Gaetano di Alcara Li Fusi, con un ribasso del 29,78 %.
Alla gara erano state invitate 15 ditte, iscritte nell’elenco generale delle imprese di fiducia del Comune per l’anno 2012, ed erano pervenute 6 istanze di partecipazione.
Gli interventi permetteranno il ripristino della chiusura dei varchi d’accesso che avevano determinato nel tempo uno stato di totale degrado ed abbandono, e si inseriscono nel programma di recupero e riqualificazione dell’intero bene da destinare ad attività culturali e sociali del territorio che lo circonda, da finanziare attraverso il reperimento di risorse comunitarie o, in alternativa, miste pubbliche e private.
Sino a ottobre 2010, prima dell’attivazione del nuovo rifugio di Castanea in contrada Acqua Rasta, la struttura era adibita a canile municipale. La batteria umbertina costruita tra il 1889 ed il 1890, per difendere l’area che va da Mili Marina al torrente Gazzi, è posta sul monte Giulitta a Santa Lucia sopra Contesse. La batteria Giulitta, che poi assunse la denominazione di forte Schiaffino, aveva l’obiettivo della difesa da minacce che arrivavano dallo Stretto di Messina, con cannoni (6 obici, 2 cannoni a retrocarica, 4 cannoni e 2 mortai Krupp da 150 mm) che avevano un’angolazione di brandeggio di 120°.