La recensione dello spettacolo con Maurizio Marchetti e Tony Canto per "Nutrimentinperiferia"
“Ma sì, dai”: in prima assoluta, con indiscutibile successo, a Messina, presso l’aula magna “Vittorio Ricevuto” del Polo universitario al Papardo, la scoppiettante rappresentazione è stata poi portata in replica il 13 al Teatro “Annibale Maria di Francia”, registrando il tutto esaurito e incassando meritorio riscontro.
La recensione: uno spettacolo tra ironia e riflessione
Il sottotitolo, appositamente ridondante, “Analisi antropologica sul fallimento dell’animale maschio” dà già conto della cifra della pièce, diretta con garbata ironia e autorevole persuasione dal messinese Maurizio Marchetti, con la significativa collaborazione della concittadina Laura Giacobbe. Maurizio Marchetti e Tony Canto, anch’egli messinese, hanno concorso alla stesura del frizzante script, teso a dimostrare la schiacciante superiorità del sesso femminile e il correlato, anche se solo in parte, insuccesso del genere maschile.
Dalla strillata misoginia, emerge, infatti, pur se non prima facie, la positiva valutazione del femminile, reputato oltremodo resistente e più intelligente rispetto al maschio complessato ,bugiardo e ipocrita, e pur risultando ben orchestrata la amara presa d’atto delle oggettive criticità nella interazione fra i generi – che conduce alla conclusione che sarebbe assai più opportuno condurre esistenze non in convivenza – non è precluso un generale sguardo amorevole verso la donna, le donne tutte, a iniziare dalle madri, le suocere, le mogli, etc.
Marchetti e Canto ne sono stati anche i poliedrici interpreti nei panni di due artisti pseudo- falliti, che si incontrano un sabato mattina nel corso delle rispettive “ore d’aria”, mentre su due panchine adiacenti di un giardino pubblico attendono le proprie consorti.
Psicodramma della danza dell’uomo e della donna… e altre piacevolezze
Si sono susseguite umoristiche istruzioni e proposte semiserie per una ricomposizione della amorosa materia, unitamente a piccoli flashes sull’esistenza di due individui, che hanno oltrepassato di certo la soglia della piena giovinezza e gigioneggiano (certo, un po’) a tirare le somme degli accadimenti di vita loro intercorsi….e i conti sembrano non tornare, fra reciproche delusioni in campo artistico, ove non si è raggiunto l’agognato successo, e vicissitudini sentimentali poco lineari, per usare un eufemismo.
E infatti, Toni Maria, nell’incipit, sta partecipando ad una fantomatica premiazione di infimo livello, e Maurizio Cateno, dal canto suo, da musicista irrisolto, è stato “costretto” a svolgere la professione di avvocato; entrambi, poi, sono ammogliati non del tutto felicemente, il primo per la terza volta dopo due problematici divorzi, mentre per il secondo trattasi del primo matrimonio… di certo per entrambi la situazione coniugale appare nella sostanza non del tutto godibile.
Divertenti battute, sovente auto-ironiche, si sono alternate a momenti di più intima riflessione, con incursioni nell’universo poetico, ma i toni si sono mantenuti sempre sopra le righe, risultando convincenti e sovente esilaranti.
Due personaggi a confronto affidati a Maurizio Marchetti e Tony Canto
Il valente autore, compositore e chitarrista Tony Canto, per la prima volta nella veste attoriale, (ove giustamente comunque impersona un musicista) risulta perfettamente a proprio agio anche in questa qualità, potendosene apprezzare la naturalezza e l’espressività.
Maurizio Marchetti, da artista istrionico quale è, spaziando fra teatro, cinema e televisione, tiene banco per l’intera durata della rappresentazione, narrando, con affascinante dialettica e i consueti toni suadenti, aneddoti esistenziali passati e attuali, che potrebbero riferirsi ad un qualunque individuo, attivo nell’ambito dello spettacolo, alle prese con problematiche della quotidianità nei vari settori della propria vita. Canzoni, per lo più dei tempi andati, più o meno note, tali da suscitare l’entusiasmo del folto pubblico in sala, hanno inframezzato il dialogo, a tratti volutamente forzato, fra i due personaggi. Il confronto sulle rispettive vicissitudini familiari e affettive, con digressioni su pesanti tematiche dei nostri tempi (come, e solo a titolo esemplificativo, il femminicidio, la crisi del cinema e del teatro, le difficoltà dell’ingresso nel mondo del lavoro dei nostri giovani) sulle prime di incerto esito, decollerà appieno e Tony Maria e Maurizio Cateno attiveranno quella forma di solidarietà maschile, che prelude ad una inevitabile amicizia, che era parsa ab initio inverosimile davvero.
Gli strumentisti, i valenti Simona Vita, Gianluca Scorziello, Massimo Pino e Antonio Vasta, rispettivamente alla tastiera, alle percussioni, al basso elettrico e alla fisarmonica, hanno offerto supporto impeccabile alla resa della performance, contribuendo a generare un clima rilassato e accattivante, con plauso ripetuto da parte degli spettatori.
I costumi, ben concepiti e rappresentativi dei personaggi, sono stati curati da Cinzia Preitano.
La performance è inserita nel progetto “Da Nord a Sud”, nel solco del cartellone “Nutrimentinperiferia” curato da Nutrimenti Terrestri, in partenariato con Tao Scs, e finanziato dal ministero della Cultura e dall’amministrazione comunale messinese.
La condivisibile finalità, di promuovere il rilancio di iniziative culturali anche in periferia, avvalendosi del Bando Ministeriale appositamente concepito per le Città metropolitane, ha generato a Messina la messa in opera di ben 30 spettacoli dal vivo, alcuni già felicemente conclusi, altri in itinere, pensati per diversificate location cittadine, da San Placido Calonerò e Camaro, a Giampilieri, Giostra, Galati Mamertino, S. Stefano Briga, Altolia, Galati Marina, S. Maria La Scala e S. Maria Alemanna, alternando periferie a zone centrali e divulgandone al contempo la loro conoscenza.
Nutrimenti Terrestri, in particolare, è titolare di ben quattro produzioni dell’intera gamma. Le attività, tutte fin qui di indiscusso valore, si concluderanno entro dicembre 2022.