Una mareggiata di scirocco e levante nella notte fra venerdì e sabato rischia di abbattersi sulla costa ionica messinese, provocando danni a tratti anche ingenti nei litorali già esposti al fenomeno dell'erosione costiera.
Il flusso freddo e instabile, di matrice oceanica, che in queste sta interessando l’area dello Stretto di Messina, portando gli ultimi scrosci di pioggia, ci lascerà in serata, assicurando un deciso miglioramento delle condizioni atmosferiche su tutto il messinese, con l’apertura di ampie schiarite. Quella di domani, per l’appunto, sarà una giornata di tregua, con ampi rasserenamenti e spazi soleggiati che nel pomeriggio verranno osteggiato dall’avvento di nuovi annuvolamenti che interesseranno soprattutto il versante tirrenico della provincia e le aree più interne, fra Nebrodi e Peloritani. L’avvento di queste nuove nubi, da ovest, sarà il preavviso di un nuovo marcato peggioramento che rischia di penalizzare duramente il prossimo weekend, con piogge, forti rovesci e soprattutto significative mareggiate da onda lunga che batteranno tutta la costa ionica messinese, da Giardini Naxos fino al litorale di Contesse e Tremestieri. Difatti, l’approssimarsi di una nuova saccatura (ondulazione ciclonica in seno alla “corrente a getto” che entra dall’Atlantico), da ovest, verrà rallentato ad est da un robusto promontorio anticiclonico di blocco, esteso tra la Russia europea e il mar di Levante. Questa struttura di alta pressione di blocco, oltre a rallentare l’avanzata della saccatura verso levante, contribuirà ad invorticare l’onda ciclonica atlantica in un vortice depressionario che si isolerà tra l’entroterra algerino e la Tunisia. La figura ciclonica africana si contrapporrà al suddetto promontorio anticiclonico di blocco, presente ad est, determinando un notevole infittimento delle isobare sullo Ionio che dalla mattinata di venerdì agevolerà l’attivazione di intensi venti di scirocco su tutta l’area ionica, con una componente prevalentemente sud-orientale.
Questi venti, molto forti, spireranno con forza su un ampio tratto di mare, che dal golfo della Sirte si estende fino alle coste della Sicilia orientale e della Calabria ionica, sollevando un ingente moto ondoso, con marosi alti anche più di 4-5 metri in mare aperto. Nel corso della tarda serata/notte, fra venerdì 31 e sabato 1 Febbraio, queste ondate sollevate dai forti venti di burrasca in mare aperto, rischiano di dirigersi verso il litorale ionico messinese, sfociando in ondate rifratte da E-SE che raggiungeranno il tratto di costa fra Giardini Naxos e Galati, con “Run-Up” alti anche più di 3.0-3.5 metri. Si tratta, per l’appunto, di onde lunghe insidiose, poiché rompendosi su tratti di costa già seriamente vulnerati dall’erosione, rischiano di causare danni anche ingenti ad abitazione, proprietà e attività commerciali. In questo caso, nella prima mattinata di sabato, un moto ondoso piuttosto intenso potrebbe flagellare il litorale di Galati e di Tremestieri, determinando effetti particolarmente significativi sui manufatti già in parte compromessi dalla mareggiata dell’1 Dicembre. Per fortuna il grosso della burrasca, sabato, rimarrà relegato in mare aperto, sullo Ionio greco. Ma sul litorale ionico messinese irromperanno ondate rifratte ben formate, con altezze superiori ai 3.0 metri. Lo stesso approdo di Tremestieri, già temporaneamente chiuso, rimane a rischio di un nuovo insabbiamento per l’irruenza del moto ondoso e delle forti correnti marine, tipiche dell’area, che intrappoleranno importanti quantitativi di sabbia all’interno del bacino. Il moto ondoso solo dal pomeriggio di sabato comincerà a scadere, con una prolungata onda lunga da SE che nella mattinata di domenica si estinguerà definitivamente.
(Daniele Ingemi)
Cioè vuol dire che il porto “di emergenza” di tremestieri sarà invaso ancora di più dalla sabbia !!!!!
Cioè l’Autorità Portuale impiegherà ancora tempi biblici per la pulizia dei fondali !!!
Cioè ci dobbiamo sopportare per molto tempo ancora i TIR in città !!!!
Visto che nessuno si interessa VERAMENTE, pregheremo il Buon Dio ad intervenire .