Margherita. Nuove idee per i padiglioni, Messina può rinascere

Margherita. Nuove idee per i padiglioni, Messina può rinascere

Marco Olivieri

Margherita. Nuove idee per i padiglioni, Messina può rinascere

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sabato 06 Luglio 2024 - 10:00

Basta piangersi addosso. Questa città ha bisogno di aprirsi e di ripensare in termini progettuali al proprio futuro

di Marco Olivieri

MESSINA – Una città che ha bisogno di aprirsi all’esterno e di confrontarsi con il proprio futuro. Questa è Messina e i progetti sull’ex “Margherita”, lontani negli anni e sempre incerti, possono essere una metafora di una realtà che ha la necessità di decollare. Di porre fine alle eterne incertezze, mentre la Regione siciliana appare spesso tiranna e lontana. Distante dalle reali necessità del territorio messinese, complici una classe politica messinese in maggioranza inadatta al ruolo e protesa solo a coltivare i propri orticelli elettorali.

Come ha rivelato Tempostretto, i fondi Fsc per lo sviluppo e la coesione prevedono il finanziamento dei padiglioni 1, 2, 3 del Margherita. Strutture destinate, salvo variazioni, alla sede del museo archeologico (padiglione 1), del museo del terremoto (padiglione 2) e della Soprintendenza per i Beni culturali e ambientali (padiglione 3). Ma non si tratta di progetti esecutivi. L’unico esecutivo, il padiglione 10, che dovrebbe diventare la sede della Biblioteca regionale di Messina “Giacomo Longo”, non rientra nei fondi Fsc.

In tutte le scelte strategiche, come emerge dalla recente polemica sulle “briciole” per la città metropolitana di Messina negli Fsc 2021-27, Palermo e Catania pesano di più in Sicilia. E, se questo è un dato di fatto, qualcosa deve cambiare in termini di capacità di fare squadra e di valorizzare le specificità del territorio. Un primo passo sarebbe quello di dare attenzione a tutte le incompiute messinesi, realtà chiuse e che potrebbero rianimarsi.

Apriamo un dibattito sulle destinazioni di due padiglioni

Noi, come giornale, intendiamo aprire un dibattito su quali realtà ospitare in due padiglioni, 1 e 2, dell’ex Cittadella della cultura. Rispetto al progetto originario, con i musei del terremoto (nel 2023 inaugurato al museo regionale) e archeologico, oggi si può pensare a nuove destinazioni. Ad esempio, potrebbe nascere una vera e propria “casa” degli artisti, con visioni e contenuti adeguati ai tempi.

Su questo andrebbe fatta una seria, e sana, pressione politica sul governo regionale.

Basta piangersi addosso, Messina deve prendere in mano il proprio destino

In generale. che fare di questa città bella e disperata? È tempo di smettersi di lamentarsi e di ragionare su Messina in termini di pensiero e azione. Basta parole prive di contenuti. E basta pensieri asfittici. Apriamo le stanze e affacciamoci sullo Stretto. Non nel cortile pieno di spazzatura e con un muro che blocca ogni orizzonte. Ma verso il mondo.

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9 commenti

  1. Si apriamo un dibattito (sarebbe ora!!!)
    Grazie alla Regione siamo ci siamo stati 90 anni per ristrutturare il Teatro, demolendo il Teatro più importante del Meridione realizzato dopo il San Carlo di Napoli, sostituendo l’interno con un progetto a dir poco ignobile!!!
    Ci siamo stati più di 30 anni per completare il Museo realizzato con un progetto veramente unico perché infausto!!
    Non parliamo del progetto della Fiera che qualcuno definisce pure “parco urbano”.
    Purtroppo, e lo dico con grande vergogna più che amarezza, non siamo in grado di aprire alcun dibattito se non quello che ancora oggi riguarda i cordoli, la pista ciclabile, l’isola pedonale, i gazebo, ecc.. ecc..
    Senza il rispetto della memoria non si può avere futuro, lo ha detto qualcuno ma lo insegna la storia, è noi Messinesi da oltre cinquanta anni abbiamo guardato solo al presente, dimenticando il passato e senza guardare al futuro!
    Ma passerà, sono sicuro che passerà…. ad maiora Messina!!!
    ci sono ecc.. ecc..

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  2. Direttore chiedo umilmente scusa,,,,,ma bastaaaaaaa ne abbiamo fin sopra i c…..capelli di questa indegna e BUDDACE classe politica Messinese, non parlo solo di quella di oggi ma soprattutto di quella che si è succeduta nel tempo…purtroppo la colpa è NOSTRA , ripeto di NOI MESSINESI…..,,,,,,basta vedere il classico simbolo VERGOGNIAMOCI………..

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  3. Francesco Cappello 6 Luglio 2024 15:58

    Uno dei grandi assenti, forse “il grande assente” nei dibattiti ultradecennali della società messinese è un termine di uso comune: privato. Sembra una parola sconosciuta per qualsiasi ipotesi di modifica della realtà messinese. Parliamo sempre di tutto purché alla fine riconduca al nostro vizio primordiale: assistenzialusmo pubblico in tutte le sue declinazioni (comunale, regionale, statale, comunitario). Mai un’ipotesi, che so, di rilancio della cantieristica e del bacino di carenaggio prospettando acquisizioni da parte di gruppi industriali internazionali. Tornando all’ex ospedale Margherita: i capitali privati potrebbero investire, anche acquisendo la struttura, per gestire attività culturali. Se la vedano loro, purché si attengano alle leggi.
    Se Messina volesse DAVVERO uscire dalla crisi che la sta spegnendo, dovrebbe istituire un gruppo di lavoro costituito da economiste/i di chiaro orientamento LIBERALDEMOCRATICO E CAPITALISTICO che giri il pianeta alla ricerca di capitali, offrendo il meglio che abbiamo (lidi Mortelle, ex Paradis, ville varie, ex Sanderson, cantieri Palumbo, approdo forte S. Salvatore, ecc.). La smettessimo di cercare elemosine pubbliche, società impigrita da decenni di elemosine.

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  4. si prospetta una ennesima incompiuta, il padiglione destinato alla Biblioteca Regionale, non ha gli spazi per ospitarla per intero, quindi non risolverebbe i problemi iniziati trent’anni fa per quella che doveva essere una ristrutturazione, rivelatasi poi una devastazione. Fallito anche il progetto presentato in pompa magna di un accorpamento con con altre biblioteche nel palazzo della facoltà di economia. Dopo anni di abbandono lo storico stabile della biblioteca regionale è stato quindi regalato all’Università.

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  5. …….LASCIATE OGNI SPERANZA O VOI CH’ENTRATE………AMATA mia Città da lontano soffro nel vederti NAUFRAGARE

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  6. Forza messina 7 Luglio 2024 05:38

    Non sono le idee a fare la differenza, ma la capacità di portarle avanti, l’idea la ritengo buona , magari come promotori proporrei l‘università, e le testate giornalistiche della città, come definisco ottima l idea del sig cappello, che potrebbe fare la differenza, ma siamo sicuri che chi ha in mano certi equilibri, lo permetta o riesca a far scappare pure dei pseudo miliardari disposti incredibilmente a investire a Messina, e poi una terra che porta in grembo incognite sarebbe appetibile?? ( ponte- burocrazia – totale assenza di infrastrutture e apatismo cronico- classe dirigente scarsa )

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  7. antonio d'angelo 7 Luglio 2024 08:13

    Ma come si fa ad abbandonare una struttura simile! Eppure mancano le aule per i diversi istituti scolastici. Anziché affittare immobili, utilizzate una struttura come questa. e poi un bel pronto soccorso non sarebbe da sottovalutare, data l’ubicazione.

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  8. ” Basta piangersi addosso, Messina deve prendere in mano il proprio destino
    In generale. che fare di questa città bella e disperata? È tempo di smettersi di lamentarsi e di ragionare su Messina in termini di pensiero e azione. Basta parole prive di contenuti. E basta pensieri asfittici. Apriamo le stanze e affacciamoci sullo Stretto. Non nel cortile pieno di spazzatura e con un muro che blocca ogni orizzonte. Ma verso il mondo ” ! Marco, immagino il Sindaco che legge queste tue parole !!! Portatelo QUI che gli do io personalmente 20 frustate simboliche! Io lo seguo nelle sue dichiarazioni !!! E’ entusiasta per come amministra Messina !!! SECONDO ME NON CE LA FA , NON CE LA PUO’ FARE …

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  9. Cogito ergo sum 8 Luglio 2024 07:40

    Se non altro, onestamente, bisogna riconoscere l’acume e l’abilità, di chi, nelle sedi giuste di potere, ha definito gli ambiti del Fsc per Messina. Molto pragmaticamente : questa vicenda, per risolversi, DEVE trovare la sua piena soluzione in ambito politico.
    Non so quando accadrà, ma non scorgo, in atto soluzioni alternative, praticabili, Pero’ ….. effettivamente, rivedere i Padiglioni del Margherita … risistemati, magari utilizzati come strutture ASP (Distretto Sanitario, Ambulatori …) non sarebbe mica male ….. in futuro ….. Ok, ok, …. vabbe’ …. sto sognando ad occhi aperti, va’ …. Ma il mio è un sogno lecito e perfettamente legale …. o no ????

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