I libri curano l'anima e sono preziosi in quarantena. Ecco l'iniziativa per quelle zone dove non ci sono librerie
Di seguito l’iniziativa di Maria Andaloro, l’ideatrice di Posto Occupato, per rendere accessibili i libri a tutti, anche dove non ci sono librerie.
A proposito di regali. La quarantena mi ha regalato il tempo per portare a termine una idea. In questo tempo immobile e considerato che nel mio paese non ci sono librerie, mai come questo periodo i libri possono essere una “compagnia” e anche una cura per l’anima, e così ho pensato di donare parte dei “miei” libri. Ma a chi, come e dove? A chi: a tutti quelli che vorranno leggerli. Come: in prestito. Dove? Eh!! Dove potevano essere disponibili a tutti al momento?
I libri curano l’anima
In farmacia! Perché, in fondo, se è vero come è vero che i libri curano l’anima e considerato che in farmacia non puoi fare a meno di andare tant’è che non hanno mai chiuso, il luogo ideale. Perfetto! A me, i “miei” libri, mi hanno certamente tenuto compagnia e, a volte, aiutata. Mentre scorro le pagine divento la penna dell’autore, la passione dei protagonisti, il senso della vita e della morte e tutto quello che c’è dentro a forma di parole, diventa tuo. Leggi e diventi all’improvviso protagonista, ti senti in quei luoghi e vivi la tensione delle storie. Il nuovo mondo, il nuovo tempo, il coraggio, il dolore, la curiosità, la paura, lo stupore, la felicità e la libertà diventano pagina dopo pagina la tua forza, la tua esperienza. Leggere è il modo più straordinario per non sentirsi soli. Sfiori le parole. Mentre arrivi in fondo alla pagina. E le parole toccano te! Ecco perché amo ancora i libri di carta. Senti altro…Leggere fa bene.
Leggere fa viaggiare…
Nei miei libri prendo appunti, sottolineo e li imbottisco di scontrini, biglietti, cartoline, pieghevoli di mostre. Dentro un libro divertente targato 2003, c’era un biglietto aereo (di quelli con tutti i foglietti di carta copiativa destinazione Roma) e parlava di … un viaggio. “l’incontro in un viaggio è diverso.””…a volte si parla con uno sconosciuto, scoprendosi in due sensi: non solo dicendo molto di noi, ma anche dicendo ciò che non sapevamo ancora, e scopriamo appunto nel momento” … esattamente ciò che accade quando ti “parla” un libro! E tu, incredibilmente, puoi trovare risposte a domande che magari non avresti mai pensato di porti.
Leggere fa bene e informa
Cosi ho pensato che se i libri ti posso portare lontano, curare l’anima, forse, possono anche informarci che, a volte, una telefonata o chattata può salvare una vita. E così che l’impegno quotidiano al contrasto alla violenza cercò spazio. La cronaca ci racconta di coronavirus h24 ma poi si aprono anche finestre veloci su altro e spesso ci raccontano di violenze di ogni genere e continuiamo a contare femminicidi. Femminicidi che sono solo l’ultimo gesto irreversibile di come la violenza si può manifestare.
La violenza sulle donne
Che nascondono ore, giorni, mesi, anni di altre forme di violenza perché la violenza sulle donne, non è un incidente, un raptus ma un enorme problema culturale! L’ultimo atto finale di un copione che nessuno ha saputo e/o potuto interrompere. Spesso ahimè, anche per mancanza/carenza di informazioni. E così ho pensato di far stampare degli adesivi per rendere i libri “funzionali” ad una campagna di sensibilizzazione ed informazione. Le App 1522, YouPol e mytutela
A Rometta libri in farmacia
I miei libri li ho salutati ad uno ad uno come si fa con gli amici. Su ogni copertina ho attaccato l’adesivo dell’iniziativa e da oggi sono disponibili presso la farmacia di Rometta, all’esterno. Funzionerà più o meno così: Fai la fila? Scegli il libro. Puoi prenderlo! Leggilo e poi riportalo è importante per consentire ad altri di leggerlo e tu potrai prenderne un altro… Semplice. Quando finirà il periodo di quarantena questi libri, che da adesso saranno di tutti, potranno unirsi alla biblioteca del comune.
Appello agli editori
Questo post funge anche da appello agli editori ai quali scriverò una lettera a parte. Perché, secondo me, in fase di stampa dei libri potrebbero/dovrebbero anche loro prevedere già alla diffusione di questi numeri e le app così importanti. Vitali. Tutti e tutte così avremmo la possibilità di sapere che esistono e la loro importanza! E così, in caso di necessità, direttamente chiamare o indirettamente segnalare.
E grazie alla disponibilità della dottoressa Antonia e alle sue pazienti colleghe che mi sopportano
Stupenda iniziati, ma ho un dubbio…Stanno pensando di eliminare i titoli di viaggio cartacei, perchè possono trasportare il virus, ed in una farmacia creano una postazione di booksharing?