Dopo 11 giorni di Mare Nostrum, la Nave Libra ormeggia a Messina

Dopo 11 giorni di Mare Nostrum, la Nave Libra ormeggia a Messina

Dopo 11 giorni di Mare Nostrum, la Nave Libra ormeggia a Messina

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martedì 09 Settembre 2014 - 18:34

Nave Libra ha un equipaggio di 64 uomini, di cui 3 Ufficiali, che aumenta fino a 81 durante l’attività operativa in mare. Il nominativo internazionale è “I A T B” ed il motto, ispirato alle “virtù” delle unità da pattugliamento e dei loro equipaggi, è: “Patiens Vigil Audax”.

Dallo scorso sabato, il pattugliatore d’altura Libra, al termine di 11 giorni di intensa attività in operazione Mare Nostrum, ha ormeggiato a Messina, sancendo così di fatto l’inizio della presenza nella propria nuova sede di assegnazione. Difatti dal 15 agosto Nave Libra, dopo 15 anni trascorsi nella base militare di Augusta, ritorna ad essere assegnata a Messina. La storica base navale messinese vedrà così nuovamente la presenza di una unità della marina militare.
Il Libra fa parte della Prima Squadriglia Pattugliatori e dipende dal Comando delle Forze da Pattugliamento di stanza ad Augusta Comforpat. I compiti principali dell’unità sono il pattugliamento delle coste nazionali, la vigilanza sull’attività di pesca, il controllo dei flussi migratori, la ricerca e soccorso per la salvaguardia della vita umana in mare e le operazioni antinquinamento. L’attività operativa primaria è da sempre quella della Vigilanza Pesca con l’Operazione “Constant Vigilance”, per la protezione degli interessi economici nazionali e la tutela della normativa internazionale sulla pesca. Tale missione viene svolta principalmente nello Stretto di Sicilia.
Negli ultimi anni, a tale compito si sono affiancati con sempre maggior rilievo quelli di controllo dei flussi migratori, salvaguardia della vita umana in mare e di controllo del traffico mercantile nell’ambito della lotta alle attività illecite e al terrorismo internazionale, compiti da ottobre 2013 sono stati svolti nell’ambito dell’Operazione Mare Nostrum, cui il Libra ha preso parte contribuendo a trarre in salvo oltre 800 migranti.
Nave Libra ha un equipaggio di 64 uomini, di cui 3 Ufficiali, che aumenta fino a 81 durante l’attività operativa in mare. Il nominativo internazionale è “I A T B” ed il motto, ispirato alle “virtù” delle unità da pattugliamento e dei loro equipaggi, è: “Patiens Vigil Audax”.
Il pattugliatore d’altura Libra, seconda unità della classe “Cassiopea” o “Costellazioni 1^ serie”, è stato varato il 27 luglio 1988 presso i cantieri navali del Muggiano a La Spezia e consegnato alla Marina Militare il 28 novembre del 1989 Le quattro navi gemelle della Classe – Cassiopea, Libra, Spica e Vega – sono state realizzate nel contesto della Legge nr.979 del 31 dicembre 1982, meglio
nota come “legge sulla difesa del mare”. Esse sono infatti equipaggiate con specifiche attrezzature per la bonifica dell’inquinamento marino.

14 commenti

  1. Se tornano le navi della Marina, allora mi auguro che riprenda e si sviluppi l’attività lavorativa dell’Arsenale, con il relativo indotto. Ovvero : lavoro che crea altro lavoro. E sopratutto niente San Salvatore Resort per super vip ed amanti della movida messinese.
    Scampato pericolo … per ora.

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  2. Se tornano le navi della Marina, allora mi auguro che riprenda e si sviluppi l’attività lavorativa dell’Arsenale, con il relativo indotto. Ovvero : lavoro che crea altro lavoro. E sopratutto niente San Salvatore Resort per super vip ed amanti della movida messinese.
    Scampato pericolo … per ora.

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  3. Bentornati

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  5. bacino d carenaggio

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  6. bacino d carenaggio

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  7. Illusi, non torna niente!!!
    Solo che, visti i brutti momenti, la Marina non vuole correre rischi che con la manovra economica da una parte e tutti gli arrivi degli extracomunitari dall’altra, qualcuno possa avere la malaugurata idea di destinare gran parte dell’area inutilizzata ed abbandonata dell’Arsenale ad usi civili.
    Questa è solo una “barchetta da guerra”, ormai buona solo a pattugliare extracomunitari e se questi sono capaci di arrivare sin qui, allora l’Europa ha ragione che non solo Mare Nostrum, ma tutto il confine meridionale italiano è un colabrodo.

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  8. Illusi, non torna niente!!!
    Solo che, visti i brutti momenti, la Marina non vuole correre rischi che con la manovra economica da una parte e tutti gli arrivi degli extracomunitari dall’altra, qualcuno possa avere la malaugurata idea di destinare gran parte dell’area inutilizzata ed abbandonata dell’Arsenale ad usi civili.
    Questa è solo una “barchetta da guerra”, ormai buona solo a pattugliare extracomunitari e se questi sono capaci di arrivare sin qui, allora l’Europa ha ragione che non solo Mare Nostrum, ma tutto il confine meridionale italiano è un colabrodo.

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  9. CastorinaCarmelo 10 Settembre 2014 10:52

    Onore al merito di chi sta in mare occupandosi della salvaguardia delle nostre coste e salva la vita a tanta gente “disperata”… che arriva nel nostro Paese in cerca di speranza. Diversa cosa è avere nel nostro porto di Messina che è strategico nel Mediterraneo una forza armata disponibile per ogni evenienza bellica e non,visto la sismicità dei nostri territori ai quali ben poca attenzione è rivolta dagli organi preposti.

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  10. CastorinaCarmelo 10 Settembre 2014 10:52

    Onore al merito di chi sta in mare occupandosi della salvaguardia delle nostre coste e salva la vita a tanta gente “disperata”… che arriva nel nostro Paese in cerca di speranza. Diversa cosa è avere nel nostro porto di Messina che è strategico nel Mediterraneo una forza armata disponibile per ogni evenienza bellica e non,visto la sismicità dei nostri territori ai quali ben poca attenzione è rivolta dagli organi preposti.

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  11. Le “barchette da guerra” come le chiama lei,sono quattro e le altre stanno per arrivare. da quando sono state varate non hanno MAI fatto un’operazione bellica, ne direttamente ne in supporto logistico. Sono navi che hanno capacità mediche (1 sala operatoria e posti letto per degenti in caso di sinistro in mare), capacità antinquinamento, capacità di evacuazione mezzi e persone in caso di calamità e non ultimo un equipaggio di 80 persone che prenderà casa a messina, iscriverà i propri figli a scuola a messina e consumerà a messina,scusi se è poco.

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  12. Le “barchette da guerra” come le chiama lei,sono quattro e le altre stanno per arrivare. da quando sono state varate non hanno MAI fatto un’operazione bellica, ne direttamente ne in supporto logistico. Sono navi che hanno capacità mediche (1 sala operatoria e posti letto per degenti in caso di sinistro in mare), capacità antinquinamento, capacità di evacuazione mezzi e persone in caso di calamità e non ultimo un equipaggio di 80 persone che prenderà casa a messina, iscriverà i propri figli a scuola a messina e consumerà a messina,scusi se è poco.

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  13. Il San Salvatore non si tocca.

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  14. Il San Salvatore non si tocca.

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