Per il Comune di Messina inizia a suonare il De Profundis

Per il Comune di Messina inizia a suonare il De Profundis

Danila La Torre

Per il Comune di Messina inizia a suonare il De Profundis

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lunedì 05 Novembre 2012 - 16:31

Accordo tra Croce e i sindacati sul pagamento di una mensilità per tutti i lavoratori con i fondi statali, non ancora disponibili. Poi sarà buio pesto. Il giorno della verità sui conti di palazzo Zanca si avvicina

Un solo stipendio per tutti i lavoratori iscritti sul libro paga del Comune. Senza eccezioni o specificità in base alle singole vertenze in atto. Il commissario Luigi Croce ed i tre segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Lillo Oceano, Tonino Genovese e Costantino Amato hanno trovato un accordo, che è condiviso da tutti ma non è quello che i rappresentanti sindacali avevano auspicato prima di varcare la porta della stanza di Croce. «La situazione era e resta drammatica», hanno commentato Oceano, Genovese e Costantino al termine dell’incontro a Palazzo Zanca con il commissario, spiegando che « i 18 milioni di euro trasferiti dal Governo non sono ancora disponibili e che, comunque, serviranno solo a dare una boccata d’ossigeno». Con i fondi in arrivo da Roma, l’attesa dovrebbe essere ancora di due o tre giorni – hanno aggiunto i tre segretari sindacali – si dovranno sanare alcune irregolarità contributive; coprire spese di gestione dell’ente; e con quel che rimane saldare un’unica mensilità, destinata in egual misura ai dipendenti comunali, ai lavoratori Atm e Messinambiente.

Un solo stipendio per tutti e, poi, di nuovo buio pesto. Quel che più preoccupa i sindacati, infatti, è che – una volta prosciugate le risorse in arrivo dal Governo – sino a fine anno il Comune potrà fare “affidamento” soltanto sulle entrate tributarie locali, Imu e Tarsu in primis. Per la quarta rata dei trasferimenti regionali e statali non se ne parlerà prima di febbraio. E, in questa situazione di incertezza, la tensione resta alta, come non fanno fatica ad ammettere Oceano, Genovese e Costantino: «Ristorare i lavoratori con una mensilità non risolve nulla, ma acuisce il malcontento», hanno detto all’unisono. I sindacati confermano, quindi, la mobilitazione di sabato e invitano a partecipare tutta la cittadinanza, perché la crisi del Comune e dell’impiego pubblico è la crisi dell’intera citta.

I tre rappresentanti sindacali torneranno ad incontrare Croce la prossima settimana, dopo la manifestazione di sabato ma soprattutto dopo l’attesa riunione di venerdì prossimo a Palermo con la Corte dei Conti, dalla quale dipende il futuro dell’ente. Dopo le cifre uscite nei giorni scorsi – l’allora candidato alla presidenza Crocetta, oggi presidente, aveva riferito di 200 milioni di euro di debiti – i sindacalisti si astengono dal riportare numeri, ma non risparmiano il loro commento: se le operazioni di accertamento della reale massa debitoria sono così lunghe e complesse, è evidente che la cifra è molto più alta di quella ad oggi certificata.

Sul tema abbiamo ascoltato anche il ragioniere generale del Comune, Ferdinando Coglitore, che sulla relazione da presentare all’organo d controllo non si sbottona ma ribadisce che i debiti si aggirano intorno a 60 milioni di euro . Senza contare – come lui stesso ammette, seppur sfuggente – quelli delle partecipate. E allora di che parliamo? Fortunatamente, però, la verità sui conti di Palazzo Zanca è vicina perché alla Corte dei Conti bisognerà dire tutto, in maniera dettagliata e senza infingimenti.

La sensazione è che per il Comune suonerà presto il De Profundis. (Danila La Torre)

13 commenti

  1. Ipse dixit.

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  2. Ma che relazione ha fatto se non si conosce l’esatto ammontare della massa debitoria? Su queste cose non c’è privacy perchè sono atti pubblici e sopratutto sono soldi dei cittadini. Spero vivamente che la corte dei conti colpisca tutti i responsabili a cominciare dalla gestione Bonsignore.

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  3. A VIDU NIRA !!!!

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  4. una domanda: ma Buzzanca sapeva questi dati? e se li sapeva,come ha potuto dichiarare che aveva portato a termine il programma al 99%? forse si riferiva che lo sfacelo era al 99%

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  5. C’è una delibera “verità” della Giunta BUZZANCA,istruita dal ragioniere generale dott.Ferdinando COGLITORE,come coordinatore dell’Area Economico Finanziaria,su proposta dell’assessore Orazio MILORO,amministratore che accettò remissivamente un ruolo subalterno alla Burocrazia comunale,con risultati disastrosi oramai sotto gli occhi di tutti.La delibera è la n.112 del 21 febbraio scorso,ha per oggetto le Modifiche al Piano Esecutivo di Gestione 2012, meglio conosciuto come PEG,l’intento fu la salvaguardia degli equilibri di bilancio,parole oggi beffarde a qualche mese di distanza.Queste modifiche riguardono solo una parte della SPESA CORRENTE 143.085.284(è rimasta senza risposta la domanda,perchè non si trattò quella complessiva?),si propose una riduzione del 6,5%, portandola a 133.832.902. Se la analizziamo voce per voce l’ 86,79%% fu destinata al PERSONALE (61.877.996 il 46,29%), all’ATOME3 (38.312.677, il 28,6%), all’ATM (16.000.000, l’ 11,9%), completo l’analisi del restante (misero) 13,21%. Una destinazione consistente fu per la SPESA LEGALE a vario titolo pari a 4.291.000, il 3,2%,sapete come la penso,Palazzo Zanca il paridiso in terra per gli avvocati,esterni ma anche interni. Nel dettaglio, per onorario e competenze avvocati del collegio di difesa 1.350.000; rimborso spese di giudizio e patrocinio dipendenti e amministratori 181.000; spese per liti,danni,transazioni,,arbitraggi,risarcimenti,consulenze tecniche legali 2.250.000; risarcimento danni da occupazioni acquisitiva in esecuzione di sentenze 440.000. Quanto ebbero a cuore i SERVIZI SOCIALI lo dimostrano i 746.027 previsti, un miserissimo 0,55%, a conoscenza dei Consiglieri Comunali,di maggioranza e opposizione,pronti a stracciarsi le vesti per gli operatori delle Cooperative Sociali. Per il CANONE GESTIONE E MANUTENZIONE PUBBLICA ILLUMINAZIONE di una città al buio e il paradosso di consumi elettrici elevati, 2.200.000, l’1,64%. C’è un’altro mistero, la riduzione per spese a vario titolo che riguardono i MUTUI contratti dal Comune,si passò dalla prev.iniziale di 8.012.267, il 5,6% a quella definitiva di 7.028.124, il 5,2%,se ci dicono come fanno ci sarà utile per i nostri mutui. Per AFFIDAMENTO SERVIZI RETE CIVICA ALLA FELUCA non ci furono riduzioni di spesa perchè le due previsioni coincisero,pari a 559.387, lo 0,41%,poi sapete come è finita per la Feluca. Per la SPESA ILLUMINAZIONE,ACQUA E FORZA MOTRICE PER GLI UFFICI COMUNALI 1.320.000, lo 0,99%, nemmeno la Casa Bianca sperpera così tanto.In totale queste voci incisero per il 98,78%, il rimanente 1,22% fu distribuito in voci diverse, alcune curiose e incomprensibili,come COMPENSO SPETTANTE ALLA DITTA AGGIUDICATARIA DELL’APPALTO NELLA MISURA PREVISTA DAL COMBINATO DISPOSTO ART 20 E 22 SPECIALE DI APPALTO 200.000, non fu dato sapere il nome della ditta e l’oggetto dell’appalto, misteri di palazzo Zanca. “Delibera verità” sulle capacità di chi predice invece di prevedere. Il nostro dialetto aiuta sempre ad essere sintetici, ANNATI A VINNIRI CARRUBI

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  6. Ma perché questi conti non sono stati fatti nel 2007 quando il giornalista Lucio D’Amico dimostrandosi lungimirante sui danni che offuscano la contabilità del Comune chiese chiarezza al commissario Gaspare Sinatra a fare chiarezza sui conti del Comune. Sinatra lasciò Messina ma la chiarezza non venne., Ed inoltre l’ex sindaaco Buzzanca non portò a termine l’opèrazione verità sui conti del Comune promessa ai cittadini messinesi. Oggi è difficile fare i conti data la complessa problematica di Messina Ambiente e dell’Atm. Il ragioniere generale del Comune ga addosso una grave responsabilità e, pertanto, occorre giustificare il ritardo per l’ultimazione della relazione.

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  7. se è per questo dovevano saperlo anche quelli prima di lui..compreso il signore che gli ha messo la ciliegina sulla torta…

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  8. MA PICCHI’ VI BILIATI SEMPRI NUI AVEMU A PAGARI.PI DARI A MANCIARI A STI QUATTRU ++++++ E NON BASTA I VUTASTI DONNAVOTA.PUVIRAZZI.

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  9. Ma uno straccio di programma per uscire dai debiti nessuno lo propone?
    E’ possibile che un’intera comunità si rassegni al fallimento senza muovere un dito?
    E’ possibile che nemmeno davanti al baratro si possa “licenziare” una classe dirigente cittadina meno che mediocre, sperando che gli stessi che ci hanno trascinato fin qui, ci risollevino, ma non vi sembra ridicolo?
    E’ possibile che questa città non abbia nessuna voce autorevole che si alzi adesso, davanti a tanto scempio?
    Ho letto da poco che da uno studio, pare che due giovani su tre vogliano lasciare la nostra città, qualcuno ha scritto: Sono indignato, si ma per quello che vuole restare!

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  10. Ma questi debiti chi li ha fatti? Perchè li ha fatti?
    Da cosa sono stati determinati?
    Chi non ha rendicontanto con realtà la situazione economico-finanziaria è andato in galera, o quanto meno in esilio, oppure continua a percepire il suo lauto stipendio od onorario?
    Chi ha pensato bene (soltanto per i partiti) di istituire società partecipate per curare i servizi sociali essenziali della città è stato fucilato?
    Gli amministratori di queste società danno conto a qualcuno del loro operato?
    Chi elargisce stipendi e salari a 50 persone circa per fare muovere un mezzo pubblico per 15 ore nei giorni feriali non si vergogna di vivere oppure continua a ridere alle nostre spalle?
    I vari Presidenti, Consiglieri e Direttori Generali che si sono succeduti nell’ultimo trentennio hanno mai rinunciato ad una lira (prima) e ad un euro (poi)? Hanno mai rinunciato ai loro incarichi per manifesta incapacità?
    I sigg. magistrati tanto attenti alle riunioni di Arcore si sono mai chiesti cosa avviene nei conti della comunità?
    Gli elettori che hanno votato Buzzy ed Amata stiano tranquilli perchè loro si occuperanno ancora di qualcosa di pubblico interesse e quindi potranno avere occasione di non deludere le attese dei loro elettori, ma dovranno continuare a vergognarsi per tutto il resto della loro vita.

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  11. Ci salverà Ruggeri !

    Quando il gioco si fà duro…i duri entrano in gioco.

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  12. Sentiamo appelli all’unità politica per evitare il dissesto.. ma perchè forse senza dissesto i problemi si risolvono meglio? Qualche pannicello caldo ci farà uscire definitavemte dalla crisi o rischiamo di trascinarci nel caos per anni? Ho invece l’impressione che in realtà si dica al commissario Croce di “non scoprire le malefatte”, così nessuno sarà responsabile del disastro e si potranno rimbalzare le responsabilità…. Evitiamo, se possibile, di trascinarci all’infinito in questa situazione e per farlo -ed avere un progetto di rilancio- cè solo da dichiarare il dissesto.

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  13. Ma chi Ruggeri detto prezzemolino?

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