Massaro: "Aggressione a controllore Atm è la punta dell'iceberg"

Massaro: “Aggressione a controllore Atm è la punta dell’iceberg”

Redazione

Massaro: “Aggressione a controllore Atm è la punta dell’iceberg”

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venerdì 02 Aprile 2021 - 16:18

Il segretario generale Orsa: "Opportuno ricollocare il personale nel servizio di verifica, in modo da rafforzare le squadre di controllo e limitare l’isolamento"

MESSINA – “L’aggressione a mano armata subita ieri dal controllore Atm che nell’espletamento delle sue funzioni ha intimato il rispetto delle regole a due utenti, è solo uno dei tanti episodi che giornalmente mettono a rischio l’incolumità dei lavoratori a diretto contatto col pubblico, soprattutto nella fase di emergenza pandemica”. Lo rimarca il segretario generale del sindacato Orsa, Mariano Massaro. “La solidarietà di rito e la pacca sulla spalla al malcapitato di turno – prosegue – non risolvono il problema della sicurezza che Orsa denuncia da sempre. Autisti, verificatori, assistenti alla clientela, si trovano giornalmente ad affrontare una parte consistente di utenza incivile che, percependo l’estremo isolamento dei lavoratori all’interno dei mezzi pubblici, tentano con allarmante costanza di violare le regole anti-contagio e viaggiare gratis con l’uso della forza. L’episodio in esame non è un caso isolato – ribadisce – è solo quello giunto agli onori della cronaca. Giornalmente i dipendenti Atm denunciano al sindacato casi analoghi ma le interlocuzioni con l’azienda non hanno prodotto soluzioni credibili. E’ dimostrato che il ricorso alle forze dell’ordine in presenza di trasgressori “esagitati” non è risolutivo, la parte di utenza avvezza alla minaccia e alla violenza sa bene che spesso non ci sono pattuglie disponibili e nelle rare volte che le forze dell’ordine intervengono, per forza di cose, arrivano in ritardo”. Ad avviso di Massaro “bisogna investire subito sulla sicurezza anche per educare i cittadini al rispetto delle regole: è prioritario evitare con ogni strumento che questa categoria di lavoratori resti isolata all’interno dei mezzi pubblici; è necessaria una fase di “task force” coordinata, seriamente, con le forze dell’ordine atta a garantire la sicurezza dei lavoratori e la certezza di conseguenze penali per chi si permette di minacciarli, o peggio, di usare violenza nei loro confronti”.

Intanto, come soluzione transitoria, nell’attesa di una migliore organizzazione del servizio, “Atm dovrebbe approfittare della contingente fase di sospensione della tariffa parcheggio nelle strisce blu, prorogata fino al prossimo 30 giugno. E invece di ricorrere in modo massiccio all’annunciata cassa integrazione – conclude Massaro – sarebbe opportuno ricollocare il personale nel servizio di verifica, in modo da rafforzare numericamente le squadre di controllo e limitare l’isolamento dei lavoratori durante l’espletamento delle loro funzioni”.

Un commento

  1. Una Idea valida il ricollocamento di quei lavoratori ed alle fermate più congestionate, in supporto, anche i percettori del reddito di cittadinanza che nulla dovrebbero fare tranne che ricordare agli utenti che prima di salire sul bus o tram, devono avere mascherina e biglietto

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