Presentati gli studi su ''Conservazione e restauro del patrimonio culturale'', incentrati in particolar modo sul recupero della Cittadella fortificata della zona falcata. Dieci studenti hanno ricostruito le principali vicende storiche, analizzandone lo stato di fatto, definendone le emergenze, identificando le principali questioni urbane ed indicando, infine, le possibili soluzioni operative e progettuali
Quattro progetti di giovani specialisti provenienti da diversi paesi del mondo. Hanno concluso l’esperienza del master Emdireb (Master europeo in diagnosi e recupero delle costruzioni) con il terzo modulo specialistico in Conservazione e restauro del patrimonio culturale, svolto alla facoltà di Architettura dell'Università Mediterranea di Reggio Calabria. Il master, che è legato al programma Erasmus Mundus, finanziato direttamente dalla Commissione Europea e organizzato dal Consorzio costituito dall’Università spagnola di Sevilla (capogruppo), dalla Mediterranea di Reggio Calabria e dal Politecnico polacco di Lublin, si è realizzato nell'arco di cinque anni consecutivi, perseguendo lo scopo fondamentale del programma europeo di internazionalizzazione culturale.
All'incontro hanno partecipato il sindaco, Renato Accorinti, il Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali, arch. Rocco Scimone, il coordinatore italiano del master, prof. Massimo Lo Curzio il direttore della Biblioteca Regionale, Sergio Todesco, il comandante del distaccamento Marina militare, c.v. Santo Giacomo Legrottaglie, ed il comandante della Capitaneria di Porto e dell'Autorità marittima dello Stretto, c.v. Nino Samiani.
Il tema, per la chiusura ufficiale, è stato quello del recupero della Cittadella di Messina, suggerito dal Soprintendente ai Beni Culturali e Ambientali Scimone e condiviso dal sindaco Accorinti, in considerazione della necessità di riflessioni operative e di nuova progettualità per il recupero di questa parte di territorio cittadino, avvilito da anni di incuria e abbandono.
Yadira Ofarril Rodriguez (Cuba), Emilio Gaston Polo Friz (Argentina), Paula Patricia Almonacid Marquez (Colombia), Jorge Alfredo Gaitan Barrios (Guatemala), Florencia Mariana Mantero (Argentina), Francesca Carditello (Italia), Andrea Guerra Miguez (Spagna), Isabel Vera Franco (Spagna), Christian Maxwell Dunn (Usa) e Veronica Torres de Sande (Spagna) sono i dieci studenti del Master, otto architetti e due ingegneri, divisi in quattro gruppi operativi diretti dal coordinatore italiano del master Lo Curzio, che hanno illustrato i lavori con proiezioni power point, ricostruendo le principali vicende storiche relative alla Cittadella ed alla zona Falcata, analizzandone lo stato di fatto, definendone le emergenze, identificando le principali questioni urbane ed indicando, infine, le possibili soluzioni operative e progettuali.
"Obiettivo di questa Amministrazione – ha sottolineato Accorinti – è quello di realizzare concretamente i progetti finalizzati al recupero ed alla valorizzazione dei beni cittadini. Coniugare il mondo del lavoro a quello della formazione può creare le giuste condizioni, affinché giovani provenienti da tutte le parti del mondo si confrontino, lavorando in sinergia per contribuire attraverso soluzioni funzionali alla rigenerazione delle città in generale e nella fattispecie alla riqualificazione della Real Cittadella, confermandone la potenziale valenza turistica ed economica".