La replica di MessinAccomuna all'articolo di Tempostretto che ripercorreva le tappe del Masterplan attraverso i link del 2015-2016
Di seguito la replica dell’amministrazione Accorinti all’articolo di Tempostretto sul Masterplan.
Accade a Messina che il sindaco, infastidito non poco da una nota di “messinAccomuna” su impianti sportivi e spettacoli (persi), al suo ritorno sulla scena cittadina intervenga coi suoi usuali modi cortesi, concilianti, educati, e reagisca in più interventi coinvolgendo messinAccomuna, i consiglieri PD che hanno osato chiedergli conto per un’assenza inaudita per qualsiasi Sindaco del globo, il Presidente del Consiglio e tra poco il capo dell’ONU. messinAccomuna risponde “a puntate”, una delle quali riservata alla “versione di Barney” del Masterplan.
Apriti cielo: Carlotta Previti si sente in dovere di (ab)usare dell’ufficio-stampa del Comune per inondare di parole e numeri con argomenti che, tolta la schiuma (salvo il dato del Centro Studi “Pio La Torre”), confermano il contenuto della “seconda puntata” di messinAccomuna (che la Previti si ostina, consapevolmente o no, a chiamare CMDB). Un coerente post di messinAccomuna evidenzia questo punto. Accade che al post risponda un “navigante” che, usando espressioni un po’ triviali così diffuse sui social, rievoca un episodio di partito giunto a fine percorso, proponendolo come unico rilevante fatto politico di una vicenda ben più lunga, complessa, istituzionalmente e politicamente impegnativa. Costui “sfida” i protagonisti di quella vicenda, chiamandoli direttamente in causa nella conversazione pubblica. Uno di questi interviene con una più puntuale (pur sintetica) ricostruzione dei fatti. Si chiude così uno tra i miliardi di “duetti” che le pagine politiche, sociali, di costume di FB riportano quotidianamente.
Accade però che questo fioretto verbale, però, sembri impensierire in maniera speciale Tempostretto, che si sente stranamente (ripetiamo, il primo a stupirsene è lo stesso giornale) in dovere di proporre la sua “rilettura della storia”. E lo fa, naturalmente, dal suo legittimo punto di vista che, notoriamente, è di fiera opposizione ad Accorinti. Nulla di male, ma attingere lì per sapere come siano andate “oggettivamente” le cose è un po’ come chiedere a uno juventino raccontare il “triplete” dell’Inter: ci sono ragioni del cuore che con la ragione non comanda, direbbe Blaise Pascal!
Grazie per l’attenzione …accad(d)e a Messina, in attesa della “terza puntata”.
Mi piace questo siparietto, però a don Chisciotte lo avevate avvisato della vostra iniziativa di dire come stavano le cose? Lui non risponde alle domande vuole fare solo comizi. Spero di leggere altri commenti, salvo la levata di scudi dai sui tirapiedi.