Il giovane era in confusione e si è avvalso della facoltà di non rispondere. I difensori puntano alla perizia psichiatrica
Messina – E’ tornato davanti al giudice Giosuè Fogliani, in carcere per l’uccisione della madre Caterina Pappalardo, trucidata a coltellate martedì scorso nell’abitazione di famiglia in via Cesare Battisti Il ventiseienne è comparso per l’interrogatorio di garanzia in sede di convalida dell’arresto per omicidio volontario, ma il confronto è durato poco. Accompagnato dall’avvocato Daniele Straface, al quale si è aggiunto oggi l’avvocato Oleg Traclò, Giosuè è apparso in stato confusionale ed è tornato in cella nel carcere di Gazzi poco dopo. Tecnicamente si è perciò avvalso della facoltà di non rispondere.
La confessione choc
Martedì sera invece il giovane aveva parlato per tre ore, rispondendo a tutte le domande del pubblico ministero titolare del caso, il sostituto procuratore Trifirò, confessando di aver ucciso la madre col coltello di tipo militare trovato dalla Polizia nell’appartamento al terzo piano del condominio di centro città.
Autopsia per chiarire i dettagli del martirio della madre
Adesso la magistratura valuterà quale accusa formalizzare nei confronti del ragazzo, analizzando se ci sono i presupposti per la premeditazione. In giornata dovrebbe anche essere effettuata l’autopsia sul corpo della sessantaduenne, straziata con almeno 15 coltellate. L’esame è affidato alla professoressa Elvira Ventura Spagnolo, chiamata a stabilire l’esatta dinamica della morte della donna che, si sospetta, potrebbe essere stata prima stordita con uno spray urticante, poi uccisa da un fendente fatale e infine martirizzata dal ragazzo, che si è accanito sulla madre anche dopo che lei era a terra senza vita. I difensori sono invece a lavoro per accelerare la richiesta di perizia psichiatrica.