Il sodalizio politico guarda soprattutto alle prossime elezioni amministrative. Anche l’ex assessore Pippo Isgrò si è avvicinato al deputato Beppe Picciolo, abbandonando il centro-destra ed approdando nel centro sinistra
Sicilia Futura e reset si sono ufficialmente uniti in “matrimonio”. Dopo un anno di collaborazione su alcuni temi riguardanti la città, il partito guidato a Messina dal deputato regionale Beppe Picciolo ed il movimento fondato da Alessandro Tinaglia hanno voluto “formalizzare” la nascita del sodalizio politico, che avviene nel bel mezzo della campagna elettorale per le regionali del prossimo 5 novembre ma guarda soprattutto alle prossime amministrative , in programma nel 2018.
Alle ultime elezioni cittadine, quelle del 2013, reset si propose come movimento civico , lontano dai partiti e dai politici , ma oggi ha deciso di cambiare pelle perché – come ha spiegato Tinaglia nella conferenza stampa che si è tenuta questa mattina a Palazzo Zanca , « fare fuori i partiti fu il più grande errore».
«Cacciavamo i politici che si avvicinavano al nostro movimento, ma oggi non lo rifarei. In politica contano i fatti e abbiamo intrapreso questo percorso con Sicilia Futura perché qui c’è una visione di città ed una progettazione. Picciolo è l’unico che si è occupato delle cose importanti della città ed insieme lavoreremo per migliorare Messina», ha detto Tinaglia con al fianco il parlamentare regionale di Sicilia Futura. Ed anche Picciolo non ha nascosto la sua soddisfazione per questa unione, che – come detto – guarda soprattutto alle amministrative del prossimo anno: «Abbiamo l’ambizione di presentare 3 liste. Vogliamo mettere insieme il mondo della politica, dell’associazionismo e del sociale. Stiamo avviando oggi un percorso che speriamo non abbia fine».
Su una eventuale candidatura bis a sindaco di Tinaglia ( che cinque anni fa si fermò all’1,87 % delle preferenze ) è lui stesso a precisare : «non sono interessato alla candidatura ma al progetto».
E cosa prevede questo progetto comune? I punti più importanti sono stati elencati in un documento condiviso.
«Intercettare le merci che, dal Canale di Suez, oggi circumnavigano l'Europa fino a Rotterdam significa – si legge – creare le condizioni per ridare centralità ed immense opportunità di sviluppo economico, sociale e culturale alla Sicilia ed all'intero Meridione. Per tale ragione è necessario tramutare la nostra Isola nel più grande “hub” del Mediterraneo facendo di Augusta un vero Porto “Core” collegato al continente ed all’Europa tramite l’alta capacità ed il Ponte sullo Stretto». Tinaglia ha ricordato che nel 2013 era contrario alla realizzazione della mega opera e ha specificato di aver cambiato idea.
Sicilia futura e Reset puntano inoltre al mantenimento dell'Autorità Portuale, alla nascita delle Z.E.S. ed al recupero del Waterfront. Per quest'ultimo – si legge ancora nel documento – è stato avviato, di concerto con l’Assessore Croce, una verifica per finanziare con il “Masterplan” il progetto di riqualificazione e liberazione dell’affaccio a mare che, oltre alla realizzazione di una piccola "rambla" che colleghi Viale Vittorio Emanuele con Piazza Cairoli, prevede l’interramento di buona parte della viabilità che va dalla Dogana all’Annunziata al fine di costruire un unicum attraverso la riqualificazione prevista dal “Patto per la Falce” e quella ancora possibile grazie ad una rivisitazione dell’attuale “PIAU”.
Parole chiave del progetto condiviso sono inoltre “Tradizione ed innovazione” attraverso la valorizzazione della Messinesità avvalendosi delle competenze dell’Università e dei CNR (Me_Lab) ; ed ancora “sburocratizzazione” della macchina amministrativa Regionale e Comunale per sostenere Imprenditori e Professionisti, senza dimenticare l’erogazione di Servizi Essenziali di Qualità e l’assistenza ai Giovani, agli Anziani ed ai più Deboli.
Per Beppe Picciolo ed Alessandro Tinaglia si tratta di un «vero e proprio Piano Strategico che miri alla costruzione di una nuova comunità».
Negli ultimi mesi, al leader di Sicilia Futura si è avvicinato anche l’ex assessore comunale Pippo Isgrò, presente oggi in conferenza stampa. Dopo una vita passata nel centro –destra , l’ex esponente della giunta Buzzanca ha deciso approdare nel centro-sinistra: «Sono qui perché il centro-destra non è più compatibile con la mia idea di crescita per Messina» .
Danila La Torre
Tinaglia ha capito che Reset stava naufragando e ha trovato una scialuppa di salvataggio….un motivo in più per non votare chi gliel’ha offerta.
Non credevo si potesse arrivare a tanto per la brama di potere. Dopo l’1,87%, che tradotto significa che non lo hanno votato nemmeno tutti i parenti, questo tizio sarebbe dovuto scomparire dalla scena politica messinese; invece, dopo 4 anni trascorsi a vomitare il proprio livore contro Accorinti, reo di avergli chiuso la porta in faccia, adesso sconfessa ignominiosamente se stesso, pur di ritentare la scalata a quel potere che, ahilui, potrà continuare a vedere solo in tv.
Guardavo con curiosità e una certa simpatia tinaglia ma vederlo unirsi ana persona come picciolo è quanto di più sbagliato potesse fare. E’ vero quello che hanno scritto altri, tinaglia stava naufragando e si è aggrappato alla scialuppa di picciolo…. Che delusione! Caro tinaglia, la “simpatica curiosità” ha lasciato posto a sentimenti non proprio positivi. Anche tu in cerca di una poltrona? Mi pare evidente! Rimani sotto l’ala di picciolo, scarso lui, scarso tu!